Amministrative, vince il centrosinistra
Ricompattata, la coalizione di centrodestra resta distante del 10%. Il nuovo “primo cittadino” ha incassato l’appoggio esterno dei Cinquestelle, che restano all’opposizione, la scorsa settimana. E’ dal ’93 che la Città dei Due mari ha ragione sulla parte avversa.«Ora lavoriamo per il bene comune, la prossima Amministrazione cittadina partirà da una nuova grammatica, privilegiando il “noi”, anziché l’“io”», ha dichiarato ieri il nuovo inquilino di Palazzo di Città
Taranto ha un nuovo sindaco: è Piero Bitetti, espressione della coalizione di centrosinistra. Ha battuto con circa il 10% di distacco, Francesco Tacente, candidato del centrodestra, che dopo il ballottaggio aveva incassato pieno sostegno da parte dell’altro candidato del centrodestra, Luca Lazzàro, terzo nella prima convocazione alle urne per eleggere l’Amministrazione cittadina. Meno convinto, tanto che resterà all’opposizione, l’appoggio del Movimento Cinquestelle che per voce di Anna Grazia Angolano, candidata-sindaca, solo metà settimana scorsa si è avvicinato al neosindaco della Città dei Due mari.
Da voci che circolavano, sembrava che il ballottaggio potesse essere più combattuto, invece Bitetti, in termini di percentuale, ha mantenuto la stessa distanza da Tacente, il suo antagonista. Non che la matematica, in politica, faccia giurisprudenza, ma patto con lo schieramento di Lazzàro al quale va riconosciuto un importante lavoro alla vigilia della prima consultazione, con una risalita non indifferente rispetto ai primi sondaggi.

INSIEME PER IL BENE COMUNE
«Ora lavoriamo per il bene comune, la prossima Amministrazione cittadina partirà da una nuova grammatica, privilegiando il “noi”, anziché l’“io”», così martedì, tardo pomeriggio, Piero Bitetti neosindaco di Taranto, rilasciando le prime dichiarazioni dal suo comitato elettorale di via Di Palma, angolo con via Duca degli Abruzzi. Lì, un’ora prima, in ordine sparso, erano arrivati per complimentarsi con lui, il presidente della Regione, Michele Emiliano; l’europarlamentare, ex sindaco di Bari, Antonio Decaro; il neopresidente della Provincia, Gianfranco Palmisano.
E’ stata una campagna elettorale senza esclusione di colpi, ma sempre giocata nella massima lealtà, tanto che il nuovo sindaco si è detto convinto che con l’opposizione si possa dialogare per il bene della città.

DAL ’93, SEMPRE CENTROSINISTRA
Taranto, in buona sostanza, ha privilegiato la continuità, confermando per la nona volta, dal 1993 a oggi, un’Amministrazione di centrosinistra. Bitetti, esponente di “Con”, ex assessore, ex presidente del Consiglio comunale, ha ottenuto oltre il 54% delle preferenze (37,39% al primo turno) ed è riuscito a costruire attorno alla sua candidatura un’area di consenso ampia, sostenuta da otto liste (Pd, Azione, Avs, Demos, Unire Taranto e civiche).
Importante, privo di formalizzazione, si diceva, è stato l’appoggio esterno del Movimento 5 Stelle, che nella prima sessione di voto, domenica 25 e lunedì 26 maggio, aveva raccolto circa l’11% con la candidata Annagrazia Angolano («Bitetti, per fermare l’avanzata della destra»).

OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA
«Il nostro impegno sarà per tutti: governare Taranto non sarà facile, ma sarà il nostro onore e la nostra missione, un appello, questo, che rivolgo ai competitor», ha ribadito Bitetti, salendo sulla stessa sedia dalla quale aveva dato il via alla sua campagna elettorale. «I cittadini ci hanno dato un ruolo – ha dichiarato alle agenzie, ai cronisti di stampa, radio e tv – la campagna elettorale ce la lasciamo alle spalle: adesso dobbiamo lavorare tutti insieme nell’interesse e per il bene comune». Questo, invece, il commento di Tacente dal suo comitato elettorale di via Giovinazzi: «Non abbiamo raggiunto il risultato sperato, ma oggi non è solo la fine di una campagna elettorale, ma l’inizio di un progetto che porteremo avanti con determinazione e con responsabilità: la nostra sarà un’opposizione responsabile e costruttiva».