Monopoli, Ceglie Messapica, Alberobello, Trani e Castel del Monte

Da visitare, di corsa, prima che arrivi il caldo canicolare. Ogni comune, il suo attrattore. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Le cattedrali, i castelli, le barche, gli angoli da scoprire. La star è Castel del Monte, nel cuore della Murgia. Non sottovaluteremmo, però, Monopoli, considerato crocevia di civiltà; Ceglie Messapica per la sua storia; Alberobello, fiaba in pietra nel cuore della Valle d’Itria; Trani, pietra bianca, mare e memoria nel cuore dell’Adriatico

 

Il calore delle Puglia, nel senso di accoglienza, ma anche come temperatura, è proverbiale. Allora, se non adesso, quando? Quando visitare questa regione incantevole in quei posti che hai sentito nominare, ma non avevi avuto il tempo di visitare, almeno con il pensiero. Con l’occhio, guardando tutto quello che internet, fra siti e Youtube, ma anche Facebook piuttosto che Instagram, ti propone non appena clicchi la parola magica: “Puglia”.

Dunque, la Puglia, il caldo, il calore. Prima che il caldo prenda il sopravvento e, allora, impedisca di visitare un luogo, una cittadina come si conviene, come un turista che fa turismo ragionato compie. E, allora, ecco svelata questa breve, ma doverosa introduzione. Il sito paesionline.it, in un ampio servizio a firma di Sonia Surico, ha compiuto una sua ricerca e ai suoi numerosissimi lettori e follower, stavolta ha suggerito una meta, anzi cinque, sulle quali fiondarsi da…ieri. Dunque, prima dell’estate, alle porte, è il caso, come suggerisce il sito dalla parte dei turisti prendere carta e penna, o affidarsi alla stampante, e scrivere: Monopoli, Ceglie Messapica, Alberobello, Trani e Castel del Monte.  

 

 

LE STELLE DA SCOPRIRE…

Monopoli, considerato crocevia di civiltà e meraviglia sul mare; Ceglie Messapica per la sua storia, come da origina del nome, da storia messapica, medioevo e barocco nel cuore della Valle d’Itria; Alberobello, ritenuta, a ragione, la fiaba in pietra nel cuore della Valle d’Itria; Trani, pietra bianca, mare e memoria nel cuore dell’Adriatico; infine, Castel del Monte, l’enigma di pietra nel cuore della Murgia.

«La Puglia – leggiamo su paesionline – è un mosaico di paesaggi sorprendenti, sapori autentici e borghi che sembrano sospesi nel tempo». Basta allontanarsi di pochi chilometri dalle città più conosciute per ritrovarsi immersi in uliveti secolari, coste selvagge o piccoli centri che custodiscono storie millenarie. «Che tu stia cercando una giornata di relax tra mare e natura, un viaggio tra le pietre bianche della tradizione o un assaggio della vera cucina pugliese, qui troverai l’ispirazione giusta». Ecco che si parte, alla scoperta di cinque gite fuori porta perfette per respirare l’anima autentica del “Tacco dello stivale”.

Monopoli, uno dei principali attrattori della Puglia. Pezzo di punta di questa cittadina che poi cittadina non è, in quanto il suo status è da città, non fosse che è troppo vicina a Bari.  Bello il porto antico, che scivola tra le mura del centro storico. I moli, le barche di pescatori. Poi il Castello di Carlo V, baluardo in pietra a difesa della città. Poi la Cattedrale, sorta in epoca medievale. Mare ed entroterra delle meraviglie, come a dire che ce n’è per tutti i gusti: calette tra le rocce, spiagge sabbiose, masserie storiche, uliveti, mandorli in fiore, frutteti e orti.

 

 

QUELLE DA RILANCIARE

Ceglie Messapica, Murgia meridionale, borgo antico della Puglia. Il centro storico si snoda fra vicoli in pietra chiara, archi e cortili che conducono fino al Castello Ducale, che nei secoli ha ospitato Normanni, Svevi e Aragonesi. A brevissima distanza, la Chiesa Collegiata del XVI, stile rinascimentale, poi la Chiesa di San Domenico, barocca, realizzata seguendo i canoni della scuola del Bernini.

Fra Bari, Brindisi e Taranto, un posto di grande suggestione, conosciuto in tutto il mondo per le sue costruzioni in pietra, calce e con un tetto a forma di cono: Alberobello.  Millecinquecento trulli, dal ’96 del secolo scorso, indiscusso Patrimonio dell’Umanità: un riconoscimento che ne celebra il valore storico e culturale. Costruiti a secco, potevano essere facilmente smontati: un escamotage studiato dalla popolazione che in questo modo riusciva ad evitare tasse previste sui nuovi insediamenti imposte dal Regno di Napoli.

 

 

CATTEDRALI, MUSEI, UN ENIGMA

Trani, una città mozzafiato. La bellezza della Cattedrale di San Nicola Pellegrino, una delle più alte espressioni del romanico pugliese. Di fronte alla cattedrale, ecco il Castello Svevo, costruito da Federico II di Svevia. Barche, pescherecci e locali affacciati sull’acqua, si possono ammirare la facciata severa di Palazzo Caccetta. Piazza Duomo, il “salotto” che accoglie la cattedrale, ospita due musei: quello della Macchina per scrivere (Palazzo Lodispoto) dedicato ad Adriano Olivetti, e il Museo Diocesano che conserva opere d’arte sacra.

A pochi chilometri da Andria, si erge uno dei monumenti più misteriosi e affascinanti d’Europa: Castel del Monte. «Con la sua forma perfetta e geometrica, questo castello del XIII secolo è molto più di un’opera architettonica medievale: è un enigma in pietra, carico di simbolismi e interrogativi ancora irrisolti», scrive Sonia Surico (paesionline). Una struttura ottagonale, rigorosa e armoniosa, otto torri, anche queste di forma ottagonale. Anche questo straordinario manufatto è legato a Federico II di Svevia, imperatore-filosofo del Sacro Romano Impero. «Castel del Monte – conclude il reportage – è un’opera unica nel panorama dell’architettura medievale europea; la sua pietra calcarea, che cambia colore con la luce del giorno, e la posizione dominante sulla valle sottostante ne fanno un luogo dal forte impatto visivo ed emotivo».