Papa Francesco ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma

Sotto osservazione da venerdì 14, reagisce, sorride, prega, domanda, fa battute. «Mantiene il suo buonumore: al mattino, quando lo salutiamo, con un “Buongiorno Santo Padre” lui risponde “Buongiorno santo figlio”», spiega alla stampa il prof. Sergio Alfieri. «Il Pontefice vuole conoscere le sue condizioni: “mi rendo conto che la situazione sia grave, ma ditemi tutto…”»  

 

«Non è fuori pericolo, Sua Santità vuole gli si dica la verità: noi possiamo solo dire, e lo abbiamo riferito allo stesso Papa Francesco, che la degenza potrebbe essere lunga». E’ uno dei concetti del prof. Sergio Alfieri, coordinatore dell’equipe medica che si occupa del Pontefice. Sono le prime dichiarazioni rilasciate dallo specialista nell’incontro con la stampa organizzato all’interno del Policlinico Gemelli di Roma, dove Papa Francesco è ricoverato dallo scorso 14 febbraio.

Qualche giornalista insiste, Alfieri risponde, perché la domanda è quella che attende per prima. «Come sta? Come un signore di ottantotto anni che ha patologie polmonari croniche». Una domanda tira l’altra, risposta breve, secca: «Non è fuori pericolo; è un papa, ma è anche un uomo».

Se non lo fa un portavoce della Santa sede o un cronista, ci pensa lo stesso professionista. Anticipa un’altra domanda, perché una di quelle spontanee riguarda l’umore del Pontefice. «Mantiene il suo buonumore: per dirne una, al mattino quando si mette in poltrona, lo salutiamo con un “Buongiorno Santo Padre” e lui, persona di grande spirito, per dire quanto sia presente, risponde “Buongiorno santo figlio”».

 

 

SE TUTTO ANDASSE PER IL MEGLIO…

Breve conversazione a parte, quello che sta a cuore a milioni di fedeli di tutto il mondo, è quanto durerà il ricovero del Papa: se tutto dovesse andare per il meglio, sicuramente per tutta la prossima settimana». Il rischio, dicono i bollettini medici, è che i germi presenti nei polmoni, nonostante le terapie che il papa sta facendo, possano passare nel sangue; al momento non sarebbe così, ma in quel caso avrebbe una sepsi e alla sua età potrebbe essere difficile uscirne: è questo il rischio che il Pontefice correrebbe.

Alla luce di queste notizie, è normale che Papa Francesco con celebrerà l’Angelus di questa mattina. «Sarà diffuso, però, il testo preparato dal Santo Padre, secondo quanto già avvenuto domenica scorsa; anche l’omelia della messa di oggi nella Basilica di San Pietro, in occasione del Giubileo dei Diaconi, è stata fornita da Papa Bergoglio. La leggerà il celebrante delegato da Francesco, l’arcivescovo Rino Fisichella».

Nelle scorse ore era stato diffuso un briefing informativo con i giornalisti accreditati alla Sala stampa con rappresentanti dell’equipe medica che ha in cura il Papa. Fra questi, lo stesso Alfieri, capo dell’equipe medica, e dal professor Luigi Carbone. «Non è attaccato a nessun macchinario; quando ha bisogno, mette i naselli per un po’ di ossigeno, ma ha respiro spontaneo e si alimenta; occorre restare concentrati per superare questa fase». La conferma su tempra e spirito.

 

 

«CONOSCE LA GRAVITA’, IL PERICOLO»

«Il Santo Padre non è persona che molla: resterà qui almeno tutta la prossima settimana: il Papa – viene ribadito – non è fuori pericolo, ma nemmeno in pericolo di vita, tanto che si è recato in cappella a pregare».

Nessun giro di parole, parlano i medici. «Il Papa – hanno dichiarato – ha sempre voluto che dicessimo la verità; la malattia cronica rimane, questo Sua Santità lo sa». Lui stesso avrebbe detto: «Mi rendo conto che la situazione è grave, a volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno». Questo l’aggiornamento fortemente desiderato da Bergoglio.  voluto fortemente dallo stesso Papa: «, ma desidera che si sappia la verità, basta con le fake news».

Continua intanto il pellegrinaggio dei fedeli al Policlinico Gemelli, per rivolgere una preghiera al Pontefice. Fedeli di ogni età, fra questi i giovani, anche studenti di Medicina che approfittando di una pausa dallo studio, osservano che in questi giorni si è registrato un certo movimento, specie in occasione del Capo del Governo, Giorgia Meloni.