L’Isis rivendica l’attentato, Mosca accusa l’Ucraina
Sarebbero 137 i morti accertati e in via di identificazione. Mentre 180 sarebbero i feriti. Tratti in arresto i presunti attentatori, qualcuno ammette di aver sparato e ucciso per soldi. Si scatenano le Tv di Stato con una “non stop” senza precedenti. Tutti solidarizzano con le famiglie delle vittime e invocano giustizia. Nel resto d’Europa alzano il livello d’allerta
In Russia, dopo il giorno del lutto nazionale a causa dell’attentato al Crocus City Hall di Mosca, le autorità sanitarie della regione portano a conoscenza che nell’attacco di venerdì sera sono state uccise 137 persone, mentre i feriti sono 180. Nelle ultime ore c’era stata un po’ di confusione, anche perché il Paese vive momenti altamente drammatici, dalle tensioni del voto all’attentato, appunto, rivendicato dall’Isis, che ha scatenato un effetto domino – vero o presunto – fra autori e mandanti, fra Isis e Ucraina.
Sarebbero già state rese note le identità di sessantotto corpi delle vittime. Lo ha annunciato il Ministero russo per le Emergenze. Dal suo canto, Channel One, tv russa, ha trasmesso un video dell’interrogatorio dei quattro presunti attentatori arrestati (arresto è stato convalidato).
Dramma su dramma. La domanda posta a percussione agli arrestati: “Cosa facevi al Crocus, perché hai sparato?”, a uno dei giovani stesi a terra. “Sparavo alla gente per soldi”, la risposta in un russo approssimativo. E mentre proseguono gli interrogatori e le ipotesi, fra mandanti ed esecutori, l’Isis mette in circolazione nuovi filmati della strage. Ovviamente anche il resto dell’Europa alza l’allerta sul terrorismo.
L’ISIS RIVENDICA…
Mentre in seguito all’attacco a Mosca rivendicato dall’Isis, in Francia alzano lo stato d’allerta al massimo livello, in Italia al Viminale si è riunito il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’intero Paese è in lutto e accanto a quanti hanno perso i loro cari in questa tragedia disumana. Lo ha annunciato il canale televisivo pubblico Rossia 24, che ha trasmesso le immagini di un enorme pannello con la scritta “Crocus City Hall. 22/03/2024. Siamo in lutto”. Nella capitale e in altre città, i cartelloni elettronici hanno mostrato l’immagine di un’unica candela accesa, con la scritta “Skorbim”: “Piangiamo”.
Dal suo canto, Vladimir Putin, come riportano le agenzie internazionali e l’italiana Ansa, non si ferma alla rivendicazione dell’Isis, agita lo spettro di una responsabilità di Kiev, confermando la personale tesi secondo la quale “sta dietro al barbaro atto terroristico sarà punito”. Senza giri di parole, Putin indica il sospettato numero uno: l’Ucraina. Secondo il presidente, informato dai suoi Servizi segreti, i quattro esecutori materiali dell’attacco volevano rifugiarsi grazie a un passaggio oltre confine. Ricostruzione “assolutamente insostenibile”, ribatte il Governo ucraino.
…MOSCA ACCUSA
Cominciano a circolare particolari in attesa di conferma, perché queste sono le fonti russe: gli attentatori, secondo le autorità, sarebbero tutti stranieri; viaggiavano a bordo di una Renault, bloccata dopo un inseguimento. L’Occidente condanna all’unanimità l’attacco terroristico di Mosca e allo stesso tempo manifesta preoccupazione per l’incubo Isis, esprimendo massima solidarietà a vittime e familiari.
Dagli Stati Uniti ai vertici dell’Unione europea, capitali europee comprese, da Roma arrivano le ferme condanne del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che hanno espresso massimo sdegno per la strage di civili che ricorda molto da vicino quella compiute negli anni passati dagli uomini dello Stato islamico, a cominciare da quella del Bataclan avvenuta a Parigi nove anni fa.