Francia, alle Politiche sconfitta la Destra

Risultato inatteso. La coalizione che aveva goduto del favore degli elettori alle ultime Europee, nelle consultazioni politiche di domenica, scivola al terzo posto. Vince il Nuovo Fronte Popolare. Gioiscono in piazza, i calciatori che si erano spesi per convincere i connazionali a «pensarci bene», esultano. Fra questi, Mbappé, Thuram, Koundé e Tchouameni

  

Dalla Francia arriva un risultato che non t’aspetti. In piazza, ad ascoltare gli ultimi risultati a conferma di proiezioni che avevano dell’incredibile, scendono decine di migliaia di francesi. Al risultato definitivo la folla esplode di gioia, insieme ai fuochi d’artificio che qualcuno aveva preparato nel caso fosse successo l’imponderabile. Come in Italia, anche in Francia c’è qualcosa che somiglia al nostro scaramantico “Non succede, ma se succede…”. E, alla fine, è successo. Qualcuno, a destra, ce l’ha un po’ anche con i calciatori che dal ritiro europeo con la Nazionale (sono in semifinale, incontreranno la Spagna…) hanno fatto quello che in politica e comunicazione si chiama “endorsement”: promuovere, schierarsi, tifare, e quant’altro, per qualcuno, che sia una squadra di calcio da inconraggiare, o un politico da sostenere.

 

 

NE AVEVAMO SCRITTO…

Ne abbiamo scritto la scorsa settimana, a proposito delle dichiarazioni, principalmente giunte in Conferenza stampa dal capitano, Kylian Mbappè (famiglia originaria del Camerun), proseguendo con Marcus Thuram (il padre, campione con la Juventus e con la Nazionale frances, è nato nell’isola di Guadalupa). «Occhio alla destra – il loro messaggio – se vincessero, saremmo nei guai: siamo una società multietnica, nessuno potrà mai dividerci». Questo in sostanza l’appello ripreso da altri calciatori transalpini lo stesso giorno dal ritiro della squadra allenata da Dechamps. Lo stesso tecnico non aveva assunto una posizione chiara, riguardo ai suoi calciatori, liberi di dire ciò che gli pareva con la massima educazione. Da che parte stesse, sta, Didier? Facile da interpretare: basti pensare che in una delle prime gare nell’Europeo la Nazionale transalpina nelle battute finali di una partita ha schierato ben nove “neri” e soli due bianchi. Risposta eloquente.

 

BUONE NOTIZIE, VINCONO I “POPOLARI”

Insomma, questa la notizia: la coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare vince a sorpresa le elezioni legislative in Francia. Il raggruppamento centrista di Macron arriva secondo, mentre dalla maggioranza relativa RN (Rassemblement National), la Destra francese, scivola al terzo posto.

Nel giro di pochi giorni, le urne domenica sera hanno dato torto alla politica dell’estrema destra francese, appunto il Rassemblement National, che non è riuscito a concedere il bis del primo turno, non riuscendo ad ottenere il numero di seggi nelle elezioni legislative del Paese.

Niente paura, dicono a Destra. Faranno outing per capire come mai una vittoria quasi in pugno si è trasformata in una debacle. Jordan Bardella, leader della Destra estrema, la prende sportivamente. Come insegnano i politici italiani, anche per i transalpini la sconfitta rappresenta una vittoria propedeutica per le Presidenziali che si svolgeranno fra tre anni.

 

 

E I CALCIATORI, CHE DICONO?

E i calciatori della Nazionale francese? Festeggiano il risultato delle elezioni e, allo stesso tempo, celebrano la sconfitta dell’estrema destra: “É la vittoria del popolo”. Non più due, Mbappé e Marcus Thuram (l’attaccante dell’Inter, l’altro, il fratello minore giocherà nella Juventus), bensì quattro calciatori della Francia impegnati a Euro 2024 hanno espresso, senza troppi giri di parole, la propria gioia per la sconfitta del Rassemblement National alle Politiche.

Altri due compagni di squadra, il difensore del Barcellona Jules Koundé (padre originario del Benin), e Aurelien Tchouameni (origini camerunesi), centrocampista dela Real Madrid, su “X” hanno twittato: «Il sollievo, come la preoccupazione delle ultime settimane, è immenso: congratulazioni a tutti i francesi mobilitatisi affinché questo bellissimo Paese, che è la Francia, non sia governato dall’estrema destra».