Il sindaco Rinaldo Melucci “obbligato” a nuove restrizioni
«Con questo numero di contagi il sistema rischia il collasso», dichiara il primo cittadino. «Troppi i cittadini che sottovalutano un momento così delicato. Il monitoraggio di certe aree pubbliche e commerciali nell’ultimo fine-settimana, sta speditamente spingendo la città verso la “Zona rossa”, con gravi danni economici e, purtroppo, altri decessi».
«Così non va, sono troppi i cittadini che sottovalutano il momento così delicato che stiamo attraversando», ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci a margine di un confronto con la Prefettura su quanto attiene ordine e sicurezza pubblici, in particolare sull’aggiornamento dei dati sull’emergenza epidemiologica provocata dal Covid-19. «La situazione, le fotografie di certe aree pubbliche e commerciali – ha proseguito il primo cittadino – nell’ultimo fine-settimana stanno speditamente spingendo la città in “Zona rossa”, con ulteriori danni economici e, soprattutto, con altri decessi».
Il tavolo con la Prefettura è stato, inoltre, allargato a tutti i sindaci della provincia ionica, per dibattere eventuali provvedimenti restrittivi e, per quanto fattibile, armonizzati tra i singoli comuni, proprio sulla scorta della criticità che sta assumendo la curva dei contagi.
SISTEMA SANITARIO, CONFRONTO
Il primo cittadino, inoltre, ha guidato una nuova seduta della conferenza degli amministratori e del sistema sanitario del territorio, che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del responsabile della task force regionale, Pier Luigi Lopalco. Fra i temi, il monitoraggio del riordino dei posti-letto nella provincia ionica, del personale e degli equipaggiamenti funzionali al trattamento del Covid-19, e una riflessione su tracciamento e una maggiore disponibilità di test e tamponi.
«Abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile – ha proseguito il sindaco Melucci nel suo intervento – per evitare o, quanto meno, ritardare uno scenario che va aggravandosi, pertanto ci vediamo costretti redigere una nuova ordinanza coinvolgendo le associazioni di categoria, in quanto anche in questo doloroso provvedimento serve la collaborazione di tutti». «Per l’organizzazione più strettamente sanitaria – ha concluso il primo cittadino – siamo tornati a chiedere alla ASL approfondimenti su alcune notizie di stampa non proprio rassicuranti; abbiamo nuovamente sollecitato il coinvolgimento delle strutture private, per non gravare sui pazienti di altre patologie, infine abbiamo spinto per l’istituzione almeno di un drive-through nel capoluogo, con il contributo delle forze armate fornendo la piena disponibilità dell’area di Cimino».