Un esemplare, forse due, in questi giorni circolava nella provincia salentina

Avvistato da automobilisti, immortalato in pochi scatti. Postato, come consuetudine, sui social, è diventato oggetto di ragionamenti, tesi, ipotesi. Stuzzicata la fantasia dei residenti: che questi animali stiano tornando nella nostra terra? Secondo qualcuno non sarebbero scappati da parchi o da agriturismo. Vedremo…

 

Un cervo, bellissimo, pieno di fascino, come può essere un animale di classe, evocato in mille racconti e decine di film, è stato avvistato nelle campagne salentine. Pare non sia fuggito da una di quelle pigioni d’oro, tipo agriturismo, dove a volte “deportano” animali per farne bella mostra con la clientela. Perché questo, talvolta, è il voler interessare gli ospiti.

Quando vediamo una foto, uno di quei documenti che circolano sui social, ci vengono in mente altre immagini che sollecitano la nostra fantasia. Così andiamo a pescare un passaggio non molto romantico, visto dalla parte del cervo, del film “Il cacciatore”, quando Robert Deniro insegna al suo compagno di caccia, come colpire un bellissimo esemplare di cervo che è in cima a una montagna. Il cacciatore gioca, in qualche modo, con la sua vittima: in questa lotteria che vale la vita di quella fascinosa creatura, un solo proiettile; se centri il bersaglio, bene, lo porti a casa; se va male, cioè non colpisci il cervo, quel sinuoso animale è di fatto scampato al più grave pericolo, il tiro al bersaglio, al quale una creatura indifesa possa essere sottoposta.

Altra immagine. Risale al periodo del Covid. Parliamo di quattro, anche cinque anni fa. La gente rintanata in casa, dunque resa temporaneamente innocua con spazi grandi, esagerati, a disposizione degli animali che per una volta circolavano nelle strade, quasi interrogandosi su che fine avessero fatto gli uomini.

 

 

IMMAGINI E VIDEO

Di immagine, fra le tante, ce ne sarebbe una terza, ma sorvoliamo. Solo un accenno: l’uccisione di un cerbiatto-mascotte di un villaggio ucciso da due passi da un ragazzetto che aveva deciso di catturare e mostrare al papà il frutto della sua prima battuta di caccia imbracciando il fucile. Vi risparmiamo anche la difesa del genitore del piccolo, sciocco cacciatore: un cerbiatto che circolava fra i tavoli dei bar in cerca di carezze, pare che rappresentasse una minaccia. Mai sentita un cosa del genere.

E, allora, torniamo a quell’immagine “distopica”, come ha scritto fra gli altri, Repubblica nel suo inserto regionale confezionato a Bari – uscita da quello che può sembrare un film in cui gli uomini sono ormai in minoranza e gli animali stanno riconquistando la Terra. Questo sembrano rappresentare alcune fotografie – scrive l’inserto a cura della redazione barese – scattate con un cellulare nella notte: uno splendido esemplare di cervo che indugia nei pressi di un distributore di carburante e a pochi metri dal centro abitato, probabilmente una zona artigianale, di Cutrofiano.

Negli ultimi giorni sui social si moltiplicano foto e video di uno o più cervi. Testimoniano la presenza di questi affascinanti animali che si aggirano nelle campagne salentine, quasi descrivere un panorama inconsueto per chi è abituato ai paesaggi di ulivi e muretti a secco. Più di uno scatto ha documentato uno di questi esemplari a bordo strada, come accaduto l’altra sera vicino a Cutrofiano, rappresentando – non volendo – un pericolo tanto per l’animale quanto per gli automobilisti.

 

 

NON UN SOLO ESEMPLARE…

Altro esemplare di cervo, magari potrebbe essere lo stesso, che intanto circola per ritrovare la strada di casa, è stato avvistato e fotografato nelle campagne di Scorrano (pagina Facebook del Gruppo Speleologico Tricase), che entusiasticamente ha condiviso le immagini suscitando molta curiosità tra i residenti e gli appassionati della natura.

Non si tratterebbe di cervi provenienti da agriturismo o parco, ma di veri e propri esemplari selvatici, la cui presenza resta ancora un mistero. Nelle scorse settimane, un altro cervo era stato visto e fotografato nelle zone tra Ruffano e Taurisano. Il sospetto, naturalmente, è che si tratti dello stesso o degli stessi, considerando le non tanto sconfinate campagne salentine.

Dopo essere stato riconquistato prima dal cinghiale e poi dal lupo, il Salento – anche se noi ci andremmo piano, molto piano – potrebbe addirittura vedere il ritorno del cervo. Esagerato dirà qualcuno, tanto che i motivi della presenza di cervi nel Salento sono tutti da verificare e sottoporre all’attenzione di esperti.