Mostra di Venezia, visibilità alla Città dei Due mari

Dal 2 al 12 settembre, la trentacinquesima edizione della “SIC (Settimana internazionale della critica”). Sette i lungometraggi in concorso. Proiezioni anche nel capoluogo ionico in una sorta di “seconda visione”. «“Capitale di Mare” il nostro brand, per promuovere come si conviene una città che merita vetrine importanti», il parere del sindaco, Rinaldo Melucci. Intanto, parte anche la candidatura a Capitale della cultura per il 2022.

Trentacinquesima edizione della “SIC – Settimana internazionale della critica”, in programma dal 2 al 12 settembre a Venezia, Taranto c’è. La manifestazione promossa dal Sindacato nazionale dei Critici cinematografici italiani è un comparto autonomo, parallelo alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica della Biennale di Venezia. Saranno sette i lungometraggi in concorso in una vetrina qualificata che non mancherà di dare grande visibilità alla città di Taranto. Come accaduto lo scorso anno, anche stavolta la Città dei Due mari terrà le proiezioni delle opere in concorso, rivestendo il ruolo di succursale della “SIC”.

Fra i promotori della partecipazione di Taranto alla “Settimana Internazionale della critica”, il sindaco Rinaldo Melucci che non nasconde somma soddisfazione nell’aver aggiunto un ulteriore tassello alla crescita culturale della città. Lo fa con l’autorevolezza di chi sa di aver portato a casa un altro risultato incoraggiante. I Giochi del Mediterraneo, per dirne uno. Senza contare che nelle scorse ore, Taranto si è candidata anche a capitale della cultura.

«Partecipare con il nostro marchio “Taranto Capitale di Mare” in uno delle più importanti rassegne cinematografiche del mondo – ha dichiarato Melucci – è la dimostrazione di come, ancora una volta, l’Amministrazione stia portando avanti progetti concreti che hanno come unico scopo la promozione della citta di Taranto». Altro obiettivo: portare bellezze e accoglienza di una città in una ribalta internazionale. «Dare slancio al settore turistico e produttivo – ha ripreso il primo cittadino – per consolidare il nascente indotto tarantino delle produzioni cinematografiche, che quest’anno si è arricchito con la scommessa del “cineporto”, e siamo solo all’inizio».

NON SOLO VENEZIA…

Non solo Venezia negli obiettivi dell’Amministrazione comunale di Taranto. «La cultura cambia il clima», per esempio, è lo slogan con il quale  la città avanza la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022. Il dossier, presentato in questi giorni, è il risultato di una condivisione che coinvolge ben dodici comuni della Grecìa Salentina in un percorso che trova punti di contatto nella storia, nelle tradizioni e nello stile di vita di queste due aree. La partecipazione al bando del Mibact, il Ministero dei Beni culturali, era stata già avanzata a marzo, prima che il confinamento facesse slittare ogni attività.

«In questo dossier – interviene non senza una punta di orgoglio il sindaco, Rinaldo Melucci – è possibile recepire un’anima; altri hanno dato mandato della stesura del programma ad agenzie specializzate, alla ricerca di una vetrina che aiuti la ripartenza. Per Taranto è, piuttosto,  la partita della vita: certifica un movimento che questa città ha già avviato e che vede nella cultura e negli eventi driver fondamentali per la trasformazione della propria immagine». Il riferimento è all’industria e, naturalmente, al dopo-siderurgico.

…CAPITALE DELLA CULTURA

In rappresentanza dei comuni della Grecìa Salentina, in corsa autonomamente per la propria candidatura prima di scegliere di schierarsi con il progetto di Taranto, il sindaco di Castrignano de’ Greci, Roberto Casaluci, insieme con Massimo Manera, sindaco di Sternatia e presidente della fondazione “Notte della Taranta”. «E’ da tanto tempo che i nostri dodici comuni lavorano sinergicamente sui temi della cultura – ha affermato Casaluci – così abbiamo pensato di allargare questo approccio rinunciando alla nostra candidatura, abbracciando la visione di Taranto e la nostra storia comune, puntando sulla contemporaneità dell’elemento ambientale».

In perfetta sintonia il presidente Michele Emiliano, che ha auspicato al dossier di farsi strada. «Se Taranto e i comuni della Grecìa – ha dichiarato il presidente della Regione – diventeranno Capitale italiana della Cultura 2022, lo diventerà la Puglia intera». Il dossier in questione è stato suddiviso in «ecosistemi», mutuando il filo conduttore dell’intera strategia politica condensata nel piano di transizione «Ecosistema Taranto». Centinaia sono gli eventi che abbracciano storia, tradizioni, arte, enogastronomia, natura, declinati secondo il tema del cambiamento.