Lucera, in provincia di Foggia lo “stretto” più piccolo di tutti

Oggetto di selfie da parte di turisti. Misura 45 centimetri, attraversa uno per volta. La cittadina in provincia di Foggia ha altri attrattori, ma “galeotto” fu un reportage e il gradimento dei visitatori. Dunque, la Puglia è bella per mare, sabbia, castelli e masserie, tavola e prodotti doc. Ma, come vediamo, anche per l’originalità di alcuni angoli dei suoi borghi antichi

 

Detto del mare, cristallino, baciato da decine di bandiere azzurre, simbolo di bellezza e pulizia, spiagge, sabbia, villaggi turistici, alberghi, masserie e quant’altro possa essere considerato a cinque stelle, la Puglia custodisce tante altre bellezze. “Ditecene un’altra!”, dirà qualcuno. Diciamo, allora, le città e cittadine, i borghi, le valli, i trulli, la cucina, i piatti tipici, le bontà – oltre alle bellezze appena elencate – licenziate con il marchio a denominazione di origine controllata: pasta, pane, mozzarelle, olio, vino. ma anche di città e cittadina delle più belle risorse della Puglia. Basta così?

Nemmeno per idea. Allora, a proposito di borghi e cittadine. Ognuna di queste ha una città “vecchia”, laddove l’aggettivo non sta per “superate” o da “malconce”, bensì custodisce una storia. Numerose sono state le invasioni subite nei secoli dei secoli, anche millenni volendoci allargare. La Puglia invasa, sì, ma che studiava contromisure. Castelli, fortezze, torri, bastioni e tanto altro ancora, a difesa del proprio territorio.

 

 

L’ABBIAMO PRESA LARGA…

In realtà, l’abbiamo presa larga, perché il nostro obiettivo non sono solo le cittadine, ma gli stretti: le viuzze, i violi, i vicoletti, le mura così strette da sembrare veri pertugi. Nati, sicuramente, per agevolare un sistema di difesa, ma anche – perché no – per assecondare diatribe fra vicini, dispute all’ultimo metro. Nascono così i vicoli, meglio ancora i vicoletti, stradine nelle quali diventa complicato compiere un percorso superiore alla singola unità. In due, proprio non si può. Quando se ne attraversa uno, si fa capoccella, si vede se dall’altro ingresso un altro voglia compiere il percorso inverso: “Passa prima lei, o passo prima io?”. Il solito minuetto per mettersi d’accordo e registrare un piccolo brivido, come un tempo. Quando quegli spazi venivano fatti di corsa, per evitare l’inseguimento di un nemico.

Così, stavolta scriviamo di un vicoletto. Introduzione d’obbligo, come è d’obbligo rivolgere i complimenti a Matteo Squillante (“Idealista”), giornalista che è andato a scovare di recente uno dei posti più affascinanti della Puglia, sicuramente il più originale. Dunque, detto che “ i centri storici dei borghi italiani spesso ospitano piccole vie e vicoletti, dove a volte non riescono a passare due persone alla volta, da qualche tempo alcuni comuni italiani sarebbero in gara per aggiudicarsi un titolo molto particolare: quello della strada più stretta d’Italia”.

 

 

INVECE, E’ UNO “STRETTO”

La competizione – si legge – è aperta, tuttavia è possibile dire che a Lucera si trova probabilmente il vicolo più stretto della Puglia. Questo vicoletto si trova a Lucera, cittadina in provincia di Foggia. Si chiama “vico” Ciacianella ed è situato in pieno centro storico, praticamente accanto alla cattedrale. Secondo misurazioni, vico Ciancianella misurerebbe 45 centimetri. Come a dire, che se un visitatore è “in salute”, cioè ha un’adipe da guinness, stesse lontano da quello “stretto”. Se non altro per evitare la calata di giornalisti e operatori di programmi tipo “La vita in diretta” o “Pomeriggio Cinque”. Insomma, questo vicoletto è attraversabile solo di profilo, un po’ come quattromila anni fa gli egiziani disegnavano gli esseri umani: di profilo, proprio così, né più, né meno.

Il motivo della costruzione di questa stradina così impraticabile, spiega Di Matteo nel suo puntuale reportage, è simile a quello di Ripatransone nelle Marche o la Ruetta d’Italia a Civitella del Tronto: molto probabilmente serviva a rifugiarsi in caso di attacco ostile.

Altra ipotesi. Pare che la strada sia nata a causa di una “lotta” fra i due costruttori degli antichi edifici. Nell’intento di posizionarsi sulla strada principale, i due palazzi sono finiti per schiacciare il Vico Ciacianella.

Qualunque sia la storia, resta il fatto che la stradina in questione – strano, ma vero – sia un’attrazione di questa accogliente cittadina del Foggiano. Pare che fra motori di ricerca e social circolino già centinaia e centinaia di selfie. Potenza della lirica, scriveva un poeta. Potenza di un “pezzo” unico e originale, scriviamo più modestamente noi.