Shia LaBeouf, a Giovinazzo gira un film su “Padre Pio”
Terra irresistibile, per gli attori e i registi. In queste settimane le ultime riprese del nuovo film di Abel Ferrara. Il frate di Pietrelcina esercita sempre grande fascino. L’attore di “Indiana Jones”, “Transformers” e “Wall Street” seduto in un bar del paese, vestito da “cappuccino”. Poi nel day-off, shopping e pranzo in giro.
San Giovanni Rotondo, ma in buona sostanza, la storia di San Pio da Pietrelcina, è un forte attrattore. Attira il turismo religioso, ma anche i tanti strumenti di comunicazione, dalla radio alla tv (basti pensare a due fiction in quasi-contemporanea fra Rai e Mediaset, con Castellitto e Placido), fino al cinema. Un tempo “Padre Pio”, oggi santo, raccoglie decine se non centinaia di storie intorno a sé.
Ultima della serie, un film di Abel Ferrara, protagonista del Frate, Shia LaBeouf, già interprete in Indiana Jones, Transformers e Wall Street. Ed è stato proprio LaBoeuf, “pescato” da Antonella Gaeta, puntuale nel fare cronaca con Repubblica, nell’edizione di Bari. Dove può stare a suo agio un cappuccino se non al bar? Perché è lì che l’attore di Hollywood è andato per mischairsi fra la gente, vedere di nascosto l’effetto che fa, vestito così, come fosse un frate. Pare sia andata non bene, di più. Nessuno, pare, lo abbia riconosciuto, anche se vedere un frate comodamente seduto al bar, gambe accavallate, a sorseggiare la sua colazione, qualche sospetto lo ha pure provocato.
Missione perfettamente riuscita. LaBbeouf ha dato una grande prova delle sue capacità attoriali, mescolandosi bene fra la gente che era in un bar di Giovinazzo dove stanno realizzando le riprese di un film su San Pio di Pietrelcina, ai tempi della sua giovinezza. Ferrara è un regista serio, sicuramente avrà pensato, curato insieme ad autori una sceneggiatura particolare, un racconto singolare su vocazione e primi miracoli del santo. Magari la storia potrebbe anche proseguire fino in fondo, fino all’incontro con il cardinale Wojtila, diventato papa Giovanni Paolo II. “Tu diventerai papa”, gli disse in quell’incontro Padre Pio, “ma vedo anche sangue e violenza su di te…”.
“CAPPUCCINO” AL BAR…
Adesso questo “cappuccino” diventa anche un attrattore per la Puglia, non solo Giovinazzo. Sono innumerevoli le star del cinema ad avere scelto questa regione per prendere casa, stare sereni fra il verde e una cucina che non si batte.Shia LaBeouf farà pubblicità al Tacco d’Italia, sicuri. E’ un attore amatissimo, stimatissimo dai colleghi. Da queste parti c’erano già stati Richard Gere per “Re David” e Mel Gibson per “The Passion”, la Basilicata a due passi, lo shopping, i ristoranti e i day-off (riposo) in Puglia. Ma non solo la tavola, come abbiamo visto. Anche un break al bar vuole il suo rituale. Ecco, dunque l’ultimo “Padre Pio” al tavolino.
Ma quella del cinema “sotto casa”, ricorda Repubblica, è “un’esperienza già toccata nel 2003 a Matera, quando Mel Gibson vi girò The passion of the Christ”. Protagonista l’affascinante Jim Caviezel, che girava nelle vie della Città dei Sassi “vestito” da Gesù. Non siamo a quei livelli mistici – raccontano, alludendo all’ultimo episodio “cinematografico” – ma qualcosa di simile è capitato a Giovinazzo, quando nel pomeriggio un curioso frate cappuccino si è seduto con un “confratello” a fare colazione nella piazza principale del paese.
Shia LaBeouf sta girando a Monte Sant’Angelo, sul Gargano, un film sul giovane Padre Pio. Durante una pausa dal lavoro ha visitato la Puglia, ha girato in lungo e largo. Sapori e profumi, la tavola e il buon vino. “La Puglia ha un altro sapore…”, pare abbia detto l’attore. Non facciamo fatica a credergli: la Puglia, lo dicono gli stessi quotidiani americani che l’hanno eletta “la regione più bella del mondo”, è proprio bella. “It’s beautiful!”.