“Il mio viaggio tra desideri e obiettivi”

«Viandante non c’è un cammino. Il cammino si fa camminando». C’è tanto Antonio Machado nella storia e nella vita di Raffaella. Ha 32 anni e un sorriso fresco e contagioso. Si è laureata in scienze della comunicazione e aveva tracciato un percorso per il suo futuro senza contare che la vita, come scrive Baricco «fa la sua strada e tu la tua». E così anche la sua vita ha percorso la sua strada. «Sono stata in amministrazione due anni – raccontando puntando quegli occhioni grandi e scuri -, ma poi l’azienda per cui lavoravo non navigava in buone acque e così quell’esperienza è finita.
Nel frattempo la vita curvava la traiettoria dei progetti miscelando sogni, aspettative e desideri seminascosti. «Il mondo dell’accoglienza e dell’integrazione mi ha sempre affascinato. Ho sempre amato i bambini e in generale il mondo del sociale e così ho deciso di guardare anche in quel settore». In quel mondo il suo progetto e quello deciso autonomamente dalla vita di Raffaella si incontrano: le due traiettoria si uniscono in un cammino che piano si è costruito con il susseguirsi dei passi.
«Quando ho iniziato a lavorare per Costruiamo Insieme ho avuto il timore di non essere all’altezza, ma quella tensione si è sciolta quasi subito: ho scoperto che le competenze che avevo acquisito erano perfettamente in linea con alcuni obiettivi della cooperativa. E poi lo staff… è una gioia lavorare con questi ragazzi». Il suo racconto mette di buon umore: è una storia di «resilienza» quotidiana. «Nel mio piccolo cerco di fare la mia parte per migliorare le cose – continua a raccontare Raffaella – perché ogni storia, qui, è unica. Ogni ospite ha una passato difficile e a volte ha bisogno anche solo di qualcuno che lo ascolti. Mi hanno insegnato a non dare nulla per scontato: per ciascuno di loro un semplice documento è fondamentale».
Il viaggio della sua vita, ora ha una destinazione nuova: «inizialmente sognavo di scrivere, oggi tra le altre cose insegno a questi ragazzi a scrivere in italiano: è stata una felice deviazione al mio percorso che ogni mi cattura. Ho voglia di fare sempre meglio anche perché scoprire le loro storie ti spinge a non tirarti indietro e a dare il tuo contributo. E con una squadra come quella di Costruiamo Insieme è anche divertente».