Bonus matrimonio, la Regione incoraggia il “wedding”

«Una piccola cifra, ma utile ad attutire le difficoltà del momento», dice il governatore Michele Emiliano. «Un settore duramente colpito dalla pandemia in tutta la sua filiera: sartorie, fiorai, fotografi, allestitori e catering». Nove su dieci le cerimonie rinviate al prossimo anno. L’intero comparto ha registrato una perdita stimata in circa ventisei miliardi di euro. Nessuna notizia, invece, per l’emendamento all’interno del Disegno di legge in tutta Italia. 

Puglia, millecinquecento euro per gli sposini, ecco il “Bonus matrimonio”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, attraverso uno dei social a lui consueti: facebook. «Questo provvedimento è indirizzato a tutte le coppie che si sono sposate in questo periodo, difficile, e che si sposeranno entro la fine dell’anno; per venire incontro a quanti sono intenzionati a compiere questo passo importante abbiamo pubblicato il bando del “Bonus matrimonio”. Si tratta di una piccola cifra, millecinquecento euro, ma utile ad attutire le difficoltà del momento. Ci auguriamo davvero che il vostro amore costruisca un Paese e un mondo più bello. Siamo con voi in questo momento complicato, ma l’allegria e la gioia che il vostro amore scatena nel vostro cuore è anche la nostra».

Emiliano lo aveva annunciato durante il lockdown nel corso delle riunioni con gli operatori del settore wedding e con i cittadini. Il bonus, si diceva, è di millecinquecento euro e, in buona sostanza, a favore delle imprese della filiera “matrimoniale” che possono avanzarne richiesta, su domanda degli sposi, per le feste di matrimonio organizzate nel periodo dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 (il provvedimento ha valore retroattivo).

Spiega il governatore della Puglia. «La misura, Puglia Wedding Travel Industry; ha come obiettivo quello di sostenere la filiera del settore wedding affinché le coppie di sposi che abbiano scelto di festeggiare il matrimonio nei mesi successivi alla fase di lockdown siano invogliate a mantenere fermo il loro proposito, confermando le feste nuziali; il wedding in questa regione rappresenta un mercato di riferimento. Questa attività, però, è stata duramente colpita dalla pandemia in tutta la sua filiera: dalle sartorie ai fiorai, ai fotografi, passando per allestitori, catering e wedding planner. Con questo programma la Regione Puglia insieme a Pugliapromozione intende dare un incoraggiamento concreto al settore, ovviamente sempre nel rispetto di tutte le misure previste per evitare contagi e il diffondersi del virus».

NEL RESTO D’ITALIA…

Tace invece l’attività per l’emendamento previsto per il Disegno di legge che intende rilanciare il settore-matrimoni praticamente spazzato via dall’emergenza Covid e aiutare i neosposi, in tutta Italia.

E’ bene ricordare che il rinvio dei matrimoni ha riguardato oltre cinquantamila coppie in tutta Italia e ha provocato una paralisi totale nell’organizzazione degli eventi del settore wedding. Circa il 90% delle cerimonie è stato rinviato al prossimo anno. Nel periodo legato ai mesi di marzo e aprile l’intero comparto ha registrato un calo del fatturato che va dall’85% al 100%: un disastro calcolato con una perdita stimata in circa ventisei miliardi di euro.

Il settore-wedding ha un valore inestimabile, pari a circa dieci miliardi di euro di fatturato, con una media di poco inferiore ai duecentomila matrimoni celebrati ogni anno: diecimila destination wedding(un’attività che porta al turismo oltre quindici miliardi di euro l’anno), più di cinquantamila imprese interessate e oltre milione di persone coinvolte. Di queste, oltre trentamila partite Iva.

ECCO I REQUISITI

Ma torniamo al “Bonus matrimonio” in Puglia. La misura voluta da Emiliano, Puglia Wedding Travel Industry, ha come obiettivo il sostegno della filiera del settore affinché le coppie di sposi che abbiano scelto di festeggiare il matrimonio nei mesi successivi alla fase di lockdown siano invogliate a mantenere fermo il loro proposito, confermando, appunto, le nozze.

Il wedding, come evidenziato, rappresenta un mercato di riferimento per la Puglia, purtroppo duramente colpito dalla pandemia in tutta la sua filiera. Come specificato all’interno del bando, i soggetti che possono farne richiesta, per conto degli sposi, sono: sale ricevimenti, strutture alberghiere, ristorazione, aziende di trasporto passeggeri, aziende produzione/vendita abiti da sposi/cerimonia, aziende produzione/vendita bomboniere, acconciatori e make-up artist, artisti e aziende servizi musicali e intrattenimento dal vivo, wedding planner

Gli operatori economici che presentano richiesta per conto degli sposi devono documentare quanto segue: possedere i requisiti morali di cui all’art.80 del Codice dei contratti pubblici (e cioè non essere esclusi dagli appalti per via delle condanne previste dal Codice degli appalti); essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio, al momento della pubblicazione dell’avviso; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, essere attivi e non essere sottoposti a procedure di liquidazione, fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali in corso o nel quinquennio antecedente la data di presentazione della domanda; operare nel pieno rispetto delle norme vigenti, con particolare riguardo a quelle in materia igienico-sanitaria, lavoristica e contributiva, della prevenzione di infortuni/contagi/malattie, della tutela ambientale, nonché nel rispetto delle prescrizioni imposte da altre Autorità competenti e nei limiti delle autorizzazioni/licenze di cui siano titolari.