Spettatori della Stagione teatrale
«Talmente su di giri che alla vigilia non ci dormiamo la notte!», dice uno dei ragazzi del Centro di accoglienza. «Esperienza unica, ecco perché facciamo così tanti selfie!». «Non finiremo mai di ringraziare la cooperativa per quest’altra occasione di integrazione offertaci».“Costruiamo”, operatori e ospiti del Centro di accoglienza insieme a teatro. Ad ogni evento teatrale all’Orfeo di Taranto, ecco il palco riservato ai ragazzi della cooperativa. Un altro salto in avanti compiuto verso l’integrazione, perché i ragazzi venuti dall’Africa non si sentano mai soli, ma prendano confidenza con il quotidiano che avvolge la società verso la quale non devono più sentirsi ospiti, ma parte della stessa.
Così presidente e direttore della cooperativa hanno voluto fare un passo avanti stringendo un accordo, compiendo dunque un investimento in termini economici, a fronte di posti a sedere ad ogni spettacolo teatrale nazionale. Pertanto, vicini ai lavori teatrali di comici come Gabriele Cirilli, Biagio Izzo, Carlo Buccirosso e Angela Finocchiaro, e di attori come Francesco Pannofino, Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini e, ancora, Vittoria Belvedere e Maria Grazia Cucinotta. Nomi importanti, all’interno del cartellone dell’associazione “Angela Casavola” con cui “Costruiamo Insieme”, si diceva, ha stretto un accordo di partenariato.E, allora, in concomitanza con rappresentazioni e commedie, scatta l’appello rituale. «La prossima settimana c’è una commedia musicale famosa, chi vuole andare a teatro?», annuncia Barbara. «Se non ci sono problemi, questa volta i ragazzi li accompagnerei volentieri io, “Grease” è una commedia musicale che non vorrei perdermi!», risponde all’invito Silvia. Sono tanti i ragazzi che si presentano. «Dividiamoci in due squadre», suggerisce Francesca, «questa volta andate voi, la prossima è la nostra».
Questa volta è toccato a Bambake, yankuba, Boubacar, Soulaymane, Ibrahim, Aboubacarr, Hossen e Bax. Lo spettacolo comincia già qualche giorno prima, quando Giancarlo prende nota. Presidente e direttore tassativi: «Fate le cose per bene: organizzatevi, siate ordinati: i nomi devono alternarsi, a teatro vogliamo che vadano tutti!».Preparativi, i ragazzi si tirano a lucido: c’è il teatro. Anche loro hanno imparato – ci hanno messo poco, a dire il vero – che da queste parti recarsi a una “prima” non è come andare al cinema: esiste un cerimoniale da rispettare. C’è il foyer, lo spazio antistante l’ingresso nel quale tutti si soffermano in attesa dell’inizio dello spettacolo o vi sostano nell’intervallo, in attesa del secondo tempo. La gente indossa l’abito e il sorriso migliore, fa pubbliche relazioni.
Al centro del foyer, il roll-up di “Costruiamo Insieme”. Alto due metri, bello a vedersi e nel dare informazioni, brevi ma che sono il succo del lavoro di decine di operatori. Al servizio del sociale, dalla parte di chi avverte disagio, con strumenti come la professionalità e la comunicazione. Ecco l’ulteriore sforzo che direttore e presidente hanno voluto compiere “gemellandosi” con l’associazione culturale della quale è responsabile Renato Forte.
E’ lo stesso direttore artistico dalle tavole del palcoscenico ad introdurre gli spettacoli in programma all’Orfeo. «Quest’anno ci siamo scelti a vicenda – dice Forte in occasione della presentazione delle opere teatrali – noi loro, loro noi, per compiere un percorso importante insieme: l’associazione “Angela Casavola” e la cooperativa sociale “Costruiamo Insieme” per l’intera stagione teatrale cammineranno tenendosi a braccetto e sostenendosi reciprocamente: abbiamo inteso riconoscere alla loro professionalità la promozione e le interviste in esclusiva ai protagonisti della Stagione teatrale programmate sui diversi canali di cui dispone: web radio, canale youtube e sito».
Non solo. «Siamo lieti, orgogliosi di ospitare come ogni sera – sottolinea il direttore artistico ad ogni occasione – una rappresentanza di ragazzi della cooperativa “Costruiamo insieme”; è bene ricordare che operatori e collaboratori si impegnano per le fasce più deboli; si attivano anche nell’assistenza di anziani e disabili, e collaborano con le istituzioni svolgendo opera di mediazione principalmente nelle relazioni con i richiedenti asilo». Come ogni sera parte l’applauso. Forte dal palcoscenico indica il palco nel quale sono accomodati i ragazzi che rispondono, spesso intimiditi da tanta attenzione, con un sorriso.
Siamo a pochi minuti dall’inizio. Se c’è una cosa che non fa difetto agli ospiti di “Costruiamo” è l’uso del cellulare. Sui social, e principalmente su whatsapp, fanno fioccare i primi scatti, dall’ingresso a teatro alla poltrona occupata, per documentare gli amici che rispondono un invidiosi («Beati voi!»), ma con spirito di rivalsa («La prossima tocca a noi!»). E’ il solito, divertente ping-pong. I ragazzi seduti sulle loro accoglienti poltroncine. Lo spettacolo sta per cominciare. Ha ragione, uno di loro, felice del contesto nel quale si trova e di assistere alla rappresentazione teatrale. Bambake, yankuba, Boubacar, Soulaymane, Ibrahim, Aboubacarr, Hossen e Bax, escono soddisfatti dal teatro. «Per noi – uno di loro ha scritto su whatsapp – lo spettacolo è cominciato giorni fa: non appena abbiamo saputo che sarebbe toccato anche a me andare a teatro, per la gioia non ci ho dormito la notte: grazie, “Costruiamo”!».