Un primato del quale la Città dei Due mari avrebbe fatto volentieri a meno
Puglia, prima per ondate di calore. “Caronte” si fa sentire con la medesima forza anche nel Lazio. Comunicato diramato dalla Protezione civile. Evitare di esporsi al sole, usare cappello, bere spesso, evitare attività fisica intensa nelle ore più insidiose della giornata
Taranto, con temperature superiori ai 40 gradi è una delle città più “bollenti” d’Italia. Certo, non è uno di quei primati di cui andar fieri, ma questo dice la colonnina di mercurio che in questi giorni sta facendo registrare temperature mai viste, meglio, mai avvertite. E’ un’estate rovente quella che si avverte lungo tutta la Penisola, ma con particolare interesse in Puglia: temperature elevate e clima afoso e umido la stanno facendo da padrona in questi ultimi giorni.
L’ondata di fuoco abbattutasi sull’Italia e in particolare sulla Puglia sarebbe causata dall’anticiclone Caronte. Molto attenta nella sua attività, la Protezione Civile della Regione Puglia comunica costantemente lo stato di allerta a causa delle ondate di calore, caratterizzate da tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione: Queste condizioni meteorologiche possono costituire serio pericolo per la popolazione, avverte la Protezione Civile pugliese, specificando che il rischio maggiore riguarda anziani e bambini. Nei giorni scorsi, è bene ricordarlo, due anziani hanno perso la vita per un malore dovuto al caldo mentre si trovavano sulle nostre spiagge.
PROTEZIONE CIVILE…
Sempre in uno dei comunicati diramati dalla Protezione Civile, si ricorda che «è bene evitare di esporsi al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00) e preferibile trascorrere le ore più calde in un luogo climatizzato, indossando indumenti leggeri». Altrettanto importante è «usare cappello e occhiali da sole, bere spesso, evitare attività fisica intensa nelle ore più calde della giornata, non mettersi in viaggio nella fascia 11.00-18.00 se l’auto non dispone di climatizzatore e assolutamente non lasciare anziani, bambini, persone non autosufficienti o animali in macchina, nemmeno per pochi minuti».
La grande afa si sta facendo sentire soprattutto in Puglia. Ed è proprio Taranto, sino ad ora, con un termometro che sfiora i 40 gradi, la città che registra la temperatura più calda della Puglia. A seguire: Bari con 34 gradi, Foggia e Lecce con 33 gradi e Brindisi con 32. Le temperature sono state registrate alle ore 11.00 dal Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare di Gioia del Colle. Secondo gli esperti dell’Aeronautica Militare, oggi l’aria sarebbe più fresca rispetto alla giornata di ieri, con temperature in diminuzione, grazie anche ai venti, che da moderati si stanno rinforzando.
La tempesta di calore, detta “hot storm”, riporta l’agenzia Adnkronos, si candida a diventare un’ondata storica: fino a mercoledì 19 luglio il caldo aumenterà e, con l’elevatissimo tasso di umidità, si raggiungeranno temperature eccezionali.
Ma, attenzione, se di giorno il clima è rovente, di notte non ci saranno affatto miglioramenti: l’afa, infatti, peggiorerà la situazione, le temperature non scenderanno mai sotto i 20-24°C e nelle città più grandi le temperature potrebbero non scendere sotto i 30 gradi fino a quasi mezzanotte.
E BOLLINO ROSSO
Attenti al bollino rosso. Questo segnala l’allerta caldo più alta tra i 3 livelli con rischi per la salute non solo di anziani, bambini e fragili. Di giorno e all’ombra si potranno toccare i 38-39 gradi in Valle Padana come nel Centro Italia. Il Lazio toccherà punte di 42-43 gradi, con particolare riferimento alla capitale. Il caldo interesserà anche le isole e, si diceva, la Puglia, dove le temperature potrebbero sfiorare anche i 45 gradi. In Sardegna picchi fino a 47 gradi, mentre in Sicilia si registreranno temperature fino ai 45 gradi.
A proposito della Sicilia, i 48,8 gradi registrati nell’isola nell’agosto di due anni fa, rappresentano finora un record, quello europeo, del quale avremmo volentieri fatto a meno. Lo segnala l’Organizzazione meteorologica mondiale, che ipotizza come “a partire dai prossimi giorni questo record possa essere battuto con l’intensificarsi dell’ondata di caldo”.
L’anticiclone africano, intanto, infiamma buona parte dell’Europa. La Grecia fa i conti con temperature altissime e con il rischio incendi, che spaventa anche la Croazia. La Spagna convive con la terza ondata di calore: il Servizio meteorologico nazionale ha dichiarato lo stato dall’allarme. La seconda ondata di caldo, con temperature fino a 45 gradi, si era conclusa giovedì scorso, mentre la terza dovrebbe durare fino a oggi. A Madrid si sono registrati 39 gradi all’ombra e le temperature record – che nei giorni scorsi avevano interessato in particolare Andalusia ed alcune zone della Catalogna e dell’Andalusia – si estenderanno fino a Maiorca. Leggiamo, ancora, che il termometro schizza in alto anche fuori dall’Europa: la Cina registra la temperatura di 52,2 gradi nello Xinjiang; negli Stati Uniti, in California, nella Valle della Morte si sono sfiorati nella giornata di domenica scorsa ben 52 gradi.
Consigli per tutti. Non uscite di casa, se non strettamente necessario. Quello che stiamo avvertendo in questi giorni è un caldo che non perdona.