Meraviglie di una città con spiagge uniche al mondo
Città vecchia e Castello aragonese, Ponte girevole e Colonne doriche, Museo archeologico e ipogei, Museo spartano e delfini a vista. Infine, a tavola: riso patate e cozze, spaghetto ai frutti di mare, oppure un tubetto fagioli e cozze. E non è finita. Se vi sentiste persi, consultate le agenzie di viaggio o i siti più attrezzati. Troverete di tutto e di più. E buona permanenza
Se dico “Taranto”. Purtroppo non è un gioco, ma una constatazione. Se non sei tarantino la prima cosa che ti viene in mente sono quei camini industriali che sfiorano i duecento metri d’altezza e sparano fumi caldi. Altra voce stonata nel dizionario dedicato alla Città dei Due mari: “Cozza tarantina”. Dicasi di mollusco contaminato da diossina. Non più tardi di qualche giorno fa si è registrato un sequestro di due tonnellate di cozze grazie all’intervento di Commissariato Borgo e Guardia costiera, insieme con personale dell’Asl. Inflitta una lezione a quanti screditano una città e quanti lavorano onestamente nel campo della mitilicoltura. Le cozze tarantine sono altre, sono quelle del Mar Piccolo, i cui semi crescono fra i citri, fonti sottomarine di acqua dolce che sbucano in mare e assegnano alla cozza tarantina un sapore non riproducibile altrove. Questa la vera cozza.
Ciò detto, se dico “Taranto”, di cosa parliamo? Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Dunque, scopriamo insieme la bellezza della Città dei Due mari (e dei tre ponti…) e le sue meraviglie tanto da farne autorevolmente una delle città italiane più belle. Taranto, città unica, spiagge a go-go e aree costiere pregiate da scoprire, assieme a monumenti unici e paesaggi naturali che lasciano i turisti senza fiato.
Poco per volta, scopriamo Taranto. Cominciamo dalla Città vecchia, gli Stretti, da via Duomo alla cattedrale di San Cataldo, con le caratteristiche case dei pescatori affacciate sul porto. Una delle prime grandi suggestioni. Forse non è un caso che da queste parti siano venuti a girare più di un film o fiction televisive. Una normale passeggiata diventa una esperienza romantica. Dunque, il Duomo di San Cataldo, la più antica cattedrale di tutta la Puglia. Sbucando dalla Città vecchia in piazza Castello, davanti al Palazzo di Città, ecco il maniero che intitola quello spiazzo con alle spalle due enormi Colonne doriche, frutto di un tempio costruito nell’epoca della Magna Grecia. Il Castello Aragonese (detto anche Castel Sant’Angelo, come quello romano, il principio è simile) collega ‘U Burghe (Borgo Antico) con il Borgo Nuovo, la Città nuova, appena superato il Ponte girevole, altra caratteristica di questa città. Mai angolo fu più fotografato per inviare a tutto il mondo “Saluti da Taranto”.
TARANTO, COME I CARAIBI…
Estate, tempo di mare. Una città immersa fra Due mari, ha una costa interminabile, superiore agli ottanta chilometri. Un suggerimento per quanti volessero fermarsi a Taranto per stendersi al sole di una nostra spiaggia o nuotare nelle sue “chiare, fresche, dolci acque”. Spiagge da sogno e angoli imperdibili. Acqua cristallina, fondali bassi, rendono la costa di Taranto e provincia meta ideale per chi ama il mare e odia lo stress. A una ventina di chilometri dalla città, Marina di Pulsano, a seguire Marina di Lizzano: uno scenario molto simile, fatto di dune, mare turchese e sabbia bianca. Non più di qualche tempo fa, un servizio fotografico realizzato da un’agenzia turistica fu “contrabbandato” come “Mare dei Caraibi”. Come a dire che le spiagge del Tarantino furono rivendute come caraibiche, attrattore di turisti destinate ad Antille e dintorni.
Qualche chilometro più avanti ed ecco Campomarino, macchia mediterranea e acqua magnifica. Ideale per nuotare, stendersi al sole, ma anche girare per botteghe di souvenir e piccoli, accoglienti locali. Ancora più “giù”, Punta Prosciutto, mentre per chi non ama molto spostarsi, a mezz’ora di motonave c’è l’Isola di San Pietro o andando verso la Basilicata, ma sempre in provincia di Taranto beninteso, Castellaneta Marina e Ginosa Marina: spiagge attrezzate, affollate per un turismo familiare.
Potremmo proseguire, ma proviamo a dare ancora qualche consiglio in tema di turismo. Se vi sentiste persi, consultate “Viagginews.com” e non vi sbagliate. Dunque, il MArTA, il Museo Archeologico Nazionale. Più di 200.000 reperti, dalla Preistoria al Medioevo raccontano non solo di Taranto e dintorni ma la storia dell’Italia intera.
CASTELLO ARAGONESE E…
Castello Aragonese e Ponte girevole. Entrambi simbolo di Taranto. Il Castello e la sua sagoma imponente, posta a protezione del Mar Piccolo, da secoli veglia sulla città difendendola dagli “attacchi”. La Cattedrale di San Cataldo. La principale chiesa di Taranto dedicata al patrono San Cataldo, di cui conserva le spoglie. È la cattedrale più antica della Puglia e si trova nel cuore della città vecchia, in Piazza Duomo.
La Città vecchia (o Borgo antico). Su quest’isola è nata Taranto più di 2700 anni fa e la storia è ancora perfettamente visibile negli ipogei, i palazzi nobiliari, le facciate delle chiese. Taranto Sotterranea. Il sottosuolo della Città vecchia è ricco di ipogei, grotte scavate nei millenni per estrarre materiale, creare luoghi di culto o di difesa, frantoi e tombe. A cinque metri sotto il livello del mare, quattro sale per circa ottocento metri quadrati interamente recuperate, ospitano l’unico museo dedicato agli spartani, fondatori di Taranto.
Le Isole Cheradi. Taranto ha 3 isolotti: San Paolo, San Pietro e San Nicolicchio (oramai scomparso). Gli antichi Greci chiamavano queste isole Elettridi perché dedicate a Elettra, la figlia del dio Poseidone e sorella di Taras, fondatore di Taranto. JDC Jonian Dolphin Conservation. Per chi volesse Se volesse trascorrere qualche ora in compagnia dei delfini, rispettandoli e contribuendo alla ricerca scientifica, a Taranto c’è il JDC Jonian Dolphin Conservation, un’associazione che si occupa di tutela del mare e dei cetacei. Partenza dal Molo Sant’Eligio (Città vecchia) per un’escursione in catamarano di circa sei ore.
“A TAVOLA!”
Volete andare via da Taranto a stomaco vuoto? Non sia mai. Provate ad immaginare. Riso patate e cozze, una variante della paella di Valencia, oppure un classico spaghetto con le cozze e altri frutti di mare, oppure un tubetto fagioli e cozze. I tarantini le cozze le gratinano, le riempiono, le fanno in “impepata” o alla “puppitegna”, solo con pomodoro, aglio e prezzemolo.
La cucina di Taranto offre innumerevoli alternative. Tra i primi: le “chiancaredde”, orecchiette tarantine fatte in casa condite con pomodoro, basilico e pecorino. Tra i “secondi”, imperdibili, le bombette di carne ripiene (prosciutto, formaggio, verdure) e un panzerotto tarantino, un calzone molto simile a quello della tradizione di Napoli. Taranto vive di mare, quindi tra i secondi abbonda il pesce in zuppa, oppure in frittura, tra cui spicca il polpo, sovrano della cucina pugliese. Tra i dolci, se capitaste a Taranto nel periodo di Natale: le pettole di Santa Lucia (paste lievitate con zucchero). Tra i vini: Primitivo e Aleatico, nelle sere d’estate consigliabile il bianco frizzante di Lizzano.