Unico non professionista, è andato a medaglie ai Mondiali di Atletica
«Una medaglia che vale più dell’oro; sono l’unico non professionista della staffetta 4×100. I miei compagni si fanno il “mazzo”, forse io di più: mi arrangio con borse di studio e lavoretti, inoltre devo allenarmi con la loro stessa intensità». Ha fatto sci alpino, suonato la batteria, corso in go-kart e…spaventato a Marcell Jacobs: «Nella finale, non volendo, gli ho urlato, tanto ero preso dalla gara»
«E’ un argento che vale oro! Non sono un professionista e salire sul podio con i miei tre compagni della 4×100 di Budapest, equivale ad aver realizzato un sogno!».
Gli azzurri ai Mondiali di atletica in Ungheria hanno conquistato il secondo posto. Un altro successo, anche rispetto al trionfo di Tokyo. Qui, però, c’era un altro interprete, come scrive sul suo sito Eurosport: Roberto Rigali. Ventotto anni, bresciano, il suo è stato un vero e proprio debutto in una competizione di statura internazionale. Roberto, uno dei pochi della spedizione azzurra a non essere un atleta professionista.
Insomma, mettere al collo una medaglia così importante è sempre una sensazione fantastica, riuscirci, poi, in una gara mondiale e scrivere un pezzo di storia con una squadra, è davvero qualcosa di speciale. Ne sanno qualcosa gli staffettisti azzurri, che ai Mondiali di atletica leggera di Budapest, si diceva, hanno conquistato uno straordinario argento nella 4×100 dietro alla squadra U.S.A. considerata, sportivamente, “illegale”. Roberto è stato il protagonista al lancio nella gara a Budapest insieme ai tre campioni olimpici Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Lorenzo Patta.
«NON SONO PROFESSIONISTA»
Nato in Val Camonica, provincia di Brescia, nel ‘95, Roberto Rigali è alto 183 centimetri e pesa 79 chilogrammi. Non fa parte di nessun corpo militare, questa la curiosità, ed è uno dei pochissimi non professionisti della nostra atletica. Roberto inizia a praticare sport nel 2011, dopo aver abbandonato lo sci alpino a causa di una periostite. Fra i suoi primati personali: di 6’”62 nei 60 e 10”25 nei 100.
È iscritto al Corso di laurea in Scienze motorie e ha suonato la batteria. Tra le sue passioni anche i motori e il go-kart. Nel giro della Nazionale fin dagli esordi, non aveva mai avuto occasione di finire sotto i riflettori in un grande evento e il suo debutto è stato dei più dolci possibili, dimostrandosi più che performante tanto nella partenza quanto nella curva nella prima frazione.
Bella l’intervista concessa al Corriere dello Sport, il quotidiano sportivo diretto da Ivan Zazzaroni. Bravo il cronista a tracciare il profilo umano del ragazzo. «É molto più bello di come me lo sarei immaginato – spiega al giornale romano – quando ho passato il testimone a Jacobs: ho urlato così forte che Marcell si è spaventato! Per me è un argento che vale più dell’oro».
E IL SOGNO CONTINUA
«Sono uno dei pochi azzurri dell’atletica a non appartenere a un Corpo militare, così i miei ringraziamenti sinceri vanno al mio coach Alberto Barbera e alla mia società, la Bergamo Stars Atletica. Questa medaglia me la merito proprio: a differenza di tutti gli altri non sono un professionista, mi arrangio con borse di studio e lavoretti al di fuori degli allenamenti e delle gare, se loro devono farsi un mazzo così, io forse di più…».
I Mondiali di atletica 2023 sono stati trasmessi dal 19 al 27 agosto su Eurosport 1 ed Eurosport 2 e in streaming su Discovery+ con tre feed dedicati. Su Eurosport.it sono state puntualmente riportate tutte le news della manifestazione iridata, con approfondimenti, highlights e video dei momenti più emozionanti di questo sport.