Intervista a Loredana Capone, assessore regionale all’Industria turistica e culturale.
«Non c’è altra regione come la nostra: guardi l’alba sull’Adriatico e il tramonto sullo Jonio. E’ stata dura ma ci stiamo riprendendo. Una mano agli operatori. Il presidente Emiliano e quel documento coraggioso che ha contenuto i contagi. Vacanze nella mia terra, che sa stupirmi continuamente».
La Puglia, la regione più bella d’Italia. Non solo, lo dicono gli americani. La nostra penisola è la più bella del mondo, potrebbe vivere di bellezze naturali, cultura e gastronomia. Insomma, Puglia, come te non c’è nessuna. Così a chi faceva di turismo e cultura il suo principale sostegno, ha risentito della crisi provocata dal lockdown. Come sentiremo, anche grazie a documenti coraggiosi e ordinanze regionali, il contagio da Covid è stato contenuto. Loredana Capone, assessore regionale con delega all’Industria turistica e culturale. Assessore, entriamo subito in partita. Emergenza-Covid, ormai alle nostra spalle o viaggia ancora accanto a noi?
«Il Covid sarà alle nostre spalle potremo dirlo solo quando avremo trovato un rimedio, un vaccino, dunque quando sarà superato il problema; al momento ci sono regioni italiane che, purtroppo, registrano ancora contagi e decessi; non possiamo e non dobbiamo perdere di vista cautela, accortezze e responsabilità, pertanto facciamo attenzione, riapriamo le attività nel rispetto delle misure necessarie ancora esistenti in materia di sicurezza sanitaria».
Volessimo fare un riassunto delle puntate, prima e durante il Covid, in termini economici. In che condizioni era la Puglia, poi gli aiuti, infine l’idea di ripresa.
«Sviluppo eccellente, in particolare nel turismo e nel settore culturale; lo stesso la disponibilità dei turisti stranieri nello scegliere la nostra regione, confermando che la Puglia è la regione più ambita d’Italia, specie negli ultimi anni con l’incremento del turismo straniero in percentuali a due cifre; a detta degli stessi operatori, nel periodo precedente al Covid, le nostre strutture ricettive avevano prenotazioni superiori al 20% rispetto allo scorso anno; purtroppo, inatteso, sull’industria del turismo si è abbattuto il lockdown, il momento di chiusura: chiusi aeroporti nazionali e internazionali, porti, abbiamo avuto un abbattimento gravissimo nelle prenotazioni; oggi stiamo incoraggiando la ripresa con un sistema di aiuti a sostegno delle imprese, manifestando in concreto vicinanza a quanti hanno subito gravi danni economici senza contare che, chissà per quanto ancora, dovremo subirne gli effetti».
Stato e Regione hanno messo in campo misure straordinarie, per evitare danni più gravi.
«La sola Puglia ha attivato un sostegno di 850milioni di euro a favore delle imprese e di quanti si trovano in uno stato di disagio. Per cultura e turismo un Piano straordinario ci sta aiutando ad uscire fuori da un percorso insidioso. Ora prevediamo una grande attività di promozione mediante tv e stampa; ci stiamo attivando anche perché ci sia un sollecito ripristino dei voli…».
Assessore, si è fatto un’idea sulla cancellazione del volo diretto Milano-Brindisi?
«Il problema è con Alitalia, che ci aveva garantito due voli, uno per Roma e uno per Milano, con possibilità di incrementarne il numero: questo, purtroppo, non è accaduto, sappiamo di voli cancellati, nonostante la Puglia meriti un’attenzione maggiore da parte della compagnia di bandiera; per avere movimentazione nei nostri aeroporti abbiamo sostenuto fortemente anche le compagnie low-cost, ma se Roma e Milano non rivestono il ruolo di scambio con i voli che giungono da ogni parte, vorrà dire che torneremo a farci sentire, del resto non abbiamo l’alta velocità».Cosa ha imparato da un’esperienza della quale avrebbe fatto pure a meno? Un documento che più di altri l’ha resa orgogliosa.
«Orgogliosa di aver dedicato tre mesi al rapporto con i cittadini; ascoltare la gente e portare ad essa una parola di conforto in un momento così delicato credo sia stato fondamentale; se c’è un documento che sancisce l’amore per la nostra comunità e, nello stesso tempo, un’accortezza amministrativa, è stato quello del presidente Michele Emiliano, quando appena prima del lockdownha disposto la quarantena per quanti, a migliaia, arrivavano in Puglia: questo ha evitato ulteriori focolai, ha limitato i danni. Altro motivo di orgoglio: la ripartenza, avendo la possibilità di arrivare per primi a riaprire le attività, sia pure con un tentativo di uniformarci a livello nazionale, ma fornendo al nostro Paese un nostro contributo con il professor Pier Luigi Lopalco. Abbiamo bisogno dell’economia, della ripartenza: non possiamo morire di fame, come ha detto qualcuno; da qui l’invito a chi ha ripreso a lavorare, massima prudenza e osservare le cautele del caso».
Industria turistica e culturale, ruolo strategico per l’economia regionale. Spiagge e lidi, strutture ricettive, un compito non semplice sul come ridistribuire occasioni economiche per il rilancio di un settore fondamentale per la Puglia.
«E’ il momento di ricominciare a lavorare. La riapertura degli stabilimenti balneari aiuta a comprendere che la gente ha bisogno di tornare a godere della bellezza del nostro mare, definito insieme con quello della Sardegna il più bello d’Italia: ci rendiamo conto che gli operatori stanno facendo sacrifici enormi, perché si sono ridotti i guadagni e aumentati i costi; per questo motivo le misure messe in campo ci stanno dando modo di stare accanto alle imprese che danno anche lavoro: da soli non si può stare, c’è bisogno di vicinanza, della solidarietà delle persone, delle istituzioni: una simile calamità si può affrontare solo se si sta tutti uniti».
La Regione si è già spesa per una campagna a sostegno della ripresa. Dovesse pensare a uno spot, una frase che riassuma il rilancio della Puglia, fra arte e bellezza, mare e gastronomia, manufatti e masserie.
«Venite in Puglia, lo spettacolo è ovunque! E’ il nostro claim, la richiesta: lo spettacolo trovi nella bellezza del paesaggio, nell’area della Murgia, nei trulli della Valle d’Itria, con i suoi paesaggi straordinari; nel Salento, macchie di boschi, chiese, muretti a secco, il Gargano e la foresta umbra; in terra di Bari, da Polignano a Monopoli; nella Bat, da Trani a Barletta, proseguendo con la bontà dei nostri prodotti, la nostra cucina: vini rosati, mozzarelle, prodotti da forno; non è un caso che quanti visitano la Puglia, tornano, o prendono addirittura casa».
Con tutta la privacy di questo mondo, assessore, dove trascorrerà qualche giorno di vacanza? Non dica in Sardegna o Caraibi…
«Nemmeno per sogno, le mie vacanze sempre in Puglia, qui scopro sempre luoghi nuovi; per quanto l’abbia girata in lungo e largo, non c’è momento in cui non mi stupisca. Credo abbia ragione quell’autore che ha detto “il vero viaggio è quello in cui guardi con occhi nuovi”. La Puglia ha una bellezza che mi entusiasma ogni giorno che passa: non ho mai smesso di stupirmi, da noi è una meraviglia anche la luce; solo qui puoi godere l’alba sull’Adriatico e il tramonto sullo Jonio; poi a seconda del vento puoi scegliere la spiaggia sulla quale stenderti al sole; costa alta e costa bassa, sabbia bianca, meravigliosa, e calcarea: la Puglia è così, una bellezza infinita».
Infine, misure per i locali da ballo, artisti, complessi musicali e orchestre, è stato un bell’esempio per aiutare le eccellenze che hanno segnato il passo in modo inatteso.
«Stiamo ricominciando con le attività musicali, l’Orchestra della Magna Grecia ha intonato la ripresa in modo straordinario; in cantiere il Festival del libro possibile, il Festival del cinema; ora le riaperture, con prudenza: vogliamo che tutte le nostre attività riprendano in modo ragionato, perché le eccellenze di Puglia hanno il compito di restare nel cuore dei cittadini pugliesi e dei turisti».