Coronavirus, la regione prosegue nei test

Sale a trentasette il numero delle vittime nelle nostre province. A Taranto in funzione il laboratorio per la diagnosi del Covid-19. Prudenza su farmaci risolutivi promossi da videomaker su internet. Non solo mascherine, anche le sciarpe vanno bene. Anche all’estero attivano contromisure. Attenzione sui prodotti sanificanti non autorizzati. 

Altri sei sono stati i decessi legati all’epidemia di coronavirus registrati in Puglia. Salgono così a trentasette i morti nella nostra regione. A darne notizia, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Prosegue l’attività sanitaria. Effettuati 601 test: positive 120 persone, 37 nella provincia di Bari; 10 nella Bat; 2 nel Brindisino, 14 nel Foggiano, 29 in provincia di Lecce; 5 nel Tarantino. Due sono i pazienti provenienti da fuori regione e 21 ancora da attribuire. Dei sei decessi, quattro sono avvenuti in provincia di Foggia, uno nel Leccese e un altro in provincia di Brindisi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 6.761 test, i casi positivi in Puglia sono 906, la provincia di Bari la più colpita con 268 casi, seguita da quella di Foggia con 226.

Intanto è entrato in funzione anche a Taranto il laboratorio di biologia molecolare per la diagnosi del Coronavirus. Con una nota, lo ha annunciato il consigliere regionale Michele Mazzarano. In virtù di ciò, i tamponi faringei eseguiti dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Taranto non saranno più spediti a Foggia per essere esaminati.

Quello di Taranto è il settimo laboratorio dedicato al Covid-19 in Puglia. Si aggiunge a quelli di ospedali Riuniti di Foggia, istituto zooprofilattico di Foggia, Policlinico di Bari, e quelli di Brindisi, Bat e Lecce. E in attesa che parta l’istituto zooprofillatico di Putignano. L’auspicio, a questo proposito, è l’attivazione in Puglia del test rapido dei tamponi, supportato da sistemi di innovazione tecnologica, per eseguirne un numero sempre maggiore.

Si registra, intanto, un sottile miglioramento nelle cifre riguardanti il coronavirus, ma non è il caso di lasciarsi andare a facili entusiasmi, in un momento in cui è necessario proseguire, secondo quanto indicato dal Governo, gli inviti rivolti ai cittadini residenti sul territorio italiano. A proposito di inviti e istituzioni, interviene anche il Presidente della Repubblica. Restare uniti anche di fronte all’emergenza sanitaria: è l’appello lanciato da Sergio Mattarella in occasione della commemorazione delle Fosse Ardeatine. «I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti» sono state le sue parole.

AVIGAN, ANDIAMOCI PIANO

Nelle ultime ore circolava un video che indicava l’Avigan come medicinale per curare il coronavirus. Preoccupati, invece, per il test in Italia, sono proprio i produttori del farmaco. «Siamo molto sorpresi della possibilità che il nostro farmaco possa essere testato in Italia nella attuale pandemia da coronavirus». Lo ha dichiarato Chiaki Hasegawa, a capo delle pubbliche relazioni del colosso farmaceutico giapponese, in una intervista rilasciata alla DIRE. Anzi, aggiunge il portavoce della Casa farmaceutica, a proposito dell’Avigan, «il fatto che strutture italiane possano considerare di avviare sperimentazioni estese o un possibile utilizzo ci preoccupa molto: i test di cui si parla riguardano la versione cinese di questo farmaco e non ci sono ancora sufficienti sperimentazioni su pazienti non giapponesi».

Il gruppo FS italiane in collaborazione con al Protezione Civile offre ai medici volontari selezionati per la task force «Medici per il Covid» a supporto delle strutture sanitarie del Nord, la possibilità di raggiungere gratuitamente le regioni maggiormente colpite dall’epidemia a bordo dei treni di Trenitalia

SCIARPE E FOULARD

Sciarpe e foulard possono bastare. Le mascherine non sono necessarie se si mantiene la distanza di sicurezza di almeno un metro. Devono usarle le persone che hanno sintomi respiratori, come tosse, raffreddore o altre cose. Ma per proteggere gli altri. Se uno vuole proteggersi perché durante il percorso non riesce a mantenere sempre la distanza, la mascherina è la soluzione, ma in carenza di mascherine si possono usare anche altri sistemi come sciarpe o foulard. Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, intervenuto in una trasmissione radiofonica.

Ma della serie “non si può mai stare tranquilli”, ecco una news che fa riflettere. Segnalare l’episodio lo stesso Comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, che a Sant’Antimo ha sequestrato una fabbrica di detersivi e saponi e oltre 400 litri di igienizzante per mani prodotto senza alcuna autorizzazione ministeriale. In particolare, i militari del gruppo di Frattamaggiore, a seguito di specifiche analisi di rischio effettuate anche attraverso le piattaforme di vendita on line, hanno individuato e perquisito l’azienda in questione, e sequestrato circa 300 litri di igienizzante sfuso, 792 flaconi da 150 ml di igienizzante pronti per l’immissione in vendita e più di 100.000 etichette ingannevoli.

E DALL’ESTERO…

Una delle ultime notizie dall’estero, arriva dalla Spagna. I casi confermati di coronavirus hanno superato quota 35.000, mentre i decessi sono oltre 2.200: è quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dal quotidiano El Pais. In particolare, i contagi nel Paese sono ora 35.068 e i decessi 2.229. Le persone guarite sono 3.355.

Infine, le Borse europee che aprono in forte rialzo (Milano +2,5%). Dopo il rimbalzo dei listini asiatici, con Tokyo che ha chiuso a +7,13%. Londra avanza del 4,11% a 5.196 punti, a Milano l’indice Ftse Mib guadagna il 2,58%. Francoforte sale del 5,3% a 9.226 punti, Madrid del 3,5% e Parigi del 4,38%. I mercati azionari si sono galvanizzati dopo il Qe illimitato lanciato dalla Fed, che ieri non è bastato a Wall Street ma che è stato invece ben accolto oggi in Asia e in Europa.