DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Coltiviamo integrazioni è un progetto di agricoltura sociale, di integrazione e di sviluppo sostenibile che parte dal semplice concetto di un orto da coltivare, da lavorare e far fruttare, al fine di sviluppare nuove possibilità per la persona.

L’obiettivo è quello di potenziare un processo di agricoltura biologica già in essere sviluppando un attivista di agricoltura sociale e di integrazione comune attraverso il lavoro di rifugiati e richiedenti asilo realizzando strutture idonee allo svolgimento di attività terapeutiche sia con le piante (ortoterapia) che con gli animali (Pet-Therapy). Un luogo in cui seminare e far germogliare non solo prodotti biologici ma anche una nuova rete di relazioni sociali.

DESCRIZIONE DELLO SPAZIO CHE OSPITERÀ IL PROGETTO

Punto di partenza del progetto è un, attività di coltivazione biologica già attivata nel terreno di proprietà dell’azienda agricola “Masseria Don Cataldo” di Martina Franca (Ta) :un terreno di circa 42 ettari in cui si attua da tempo il metodo della coltivazione biologica. Al fine di sviluppare tutte o alcune delle iniziative facenti parte del progetto, si prevede inoltre una nuova organizzazione sia del terreno agricolo che di quello edificabile e di conseguenza la realizzazione di strutture idonee a sostenere ciascuna delle attività.

ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE 

Martina Franca è un centro storico di grande bellezza in perfetto stile barocco, percorso da particolari strade e vicoli, situato in una zona della Puglia che si estende nel triangolo delle province di Taranto, Brindisi e Bari, nota che come Valle d’Itria e Murgia dei Trulli. Caratterizzata da un paesaggio nel quale spiccano distese di ulivi millenari, grotte carsiche e fondali marini di incredibile bellezza, il territorio comprende ad esempio Alberobello nota in tutto il mondo per la bellezza e la suggestione dei suoi trulli (patrimonio Unesco), Ostuni, Locorotondo e Cisternino, cittadine considerate tra i borghi più belli d’Italia.

CARATTERI DISTINTIVI DEL PROGETTO

L’obiettivo è quello di sviluppare tecniche di agricoltura biologica nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio, contribuendo al rilancio di prodotti orticoli locali e al miglioramento delle tecniche colturali e allo stesso tempo sviluppare terapie innovative in un luogo in armonia con la natura facilitando l’integrazione tra soggetti svantaggiati per diverse motivazioni.

Il progetto prevede lo sviluppo di attività agricole tradizionali accanto a quelle legate al soddisfacimento di bisogni come la riabilitazione, il recupero di soggetti svantaggiati attraverso l’interazione con piante e animali, l’avvicinamento al lavoro e alla didattica.

La produzione di prodotti alimentari e di servizi tradizionali si sposano perfettamente con la promozione della salute fatta attraverso azioni di riabilitazione e cura.

Attraverso tale progetto si vuole mettere in contatto due settori caratterizzati da debolezze storiche, come l’agricoltura e il sociale con la certezza che invece messe insieme, rappresentino il punto di forza del progetto stesso. Integrazione sociale e sostenibilità ambientale, rappresentano le principali tematiche attuali e l’iniziativa proposta punta a promuovere soluzioni a tali problematiche, in un’ottica di sviluppo sostenibile.

SISTEMA DI OFFERTA E ATTIVITÀ CHE VERRANNO PROPOSTE

agricoltura biologica e allevamento di animali:

Produzione e vendita diretta di prodotti ortofrutticoli e non, in loco o attraverso partecipazioni a sagre, eventi, manifestazioni.

REALIZZAZIONE ORTI IN AFFITTO:

divisione in parte del terreno in appezzamenti singoli da poter affittare o utilizzare per le terapie.

ATTIVITÀ DI AGRITURISMO

Accostare all’attività agricola quella legata al settore turistico offrendo vitto e alloggio nella propria azienda, oltre che alla vendita diretta di prodotti e lavorati propri.

FATTORIA DIDATTICA

dedicarsi al l’accoglienza dei bambini e ragazzi che sotto la guida di operatori qualificati imparano a conoscere meglio l’ambiente rurale, le piante, gli animali, e i prodotti della terra, fanno esperienza di attività agricole tipiche e di antichi mestieri.

Attuazione di percorsi guidati alla scoperta di radici rurali e delle tradizioni del mondo contadino nei suoi molteplici aspetti, conducendo gli utenti coinvolti a sperimentare tutte quelle sensazioni positive che i sensi possono registrare nel contatto diretto con la bellezza è la semplicità della natura.

ORTOTERAPIA

Sviluppare una vera e propria orticolturale, un percorso alternativo che fa parte delle cosiddette terapie occupazionali, in grado di migliorare la salute fisica e mentale: il soggetto, con l’assistenza di personale qualificato e all’interno di progetti con approccio multidisciplinare, dovrà svolgere mansioni come la semina, la raccolta dei frutti, il giardinaggio, la sistemazione dell’orto, ovvero tutte attività che stimolano l’olfatto, la vista, il tatto, l’udito e incrementano capacità e competenze.

OBIETTIVI

  • migliorare lo stato di benessere delle persone coinvolte, sia dal punto d8 vista prettamente fisico che psicologico;
  • Attenuare ansia e stress;
  • Aumentare l’autostima;
  • Conoscere la civiltà contadina e l’attività agricola di ieri e di oggi;
  • Imparare facendo: apprendere osservando, lavorando la terra, toccando e gustando.

RISULTATI

Nel pieno rispetto di quello che rappresenta l’agricoltura sociale, oltre che un’opportunità di lavoro per persone a bassa contrattualità, si vuole creare uno spazio in cui educazione, formazione e aggregazione sociale siano concetti a vantaggio, soprattutto, di soggetti maggiormente vulnerabili.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI 

Durante l’intero ciclo di progetto sarà predisposta un’azione di monitoraggio continuo, un’attività di raccolta sistematica di informazioni e dati sulla realizzazione delle attività progettuali da proporre ad analisi, per osservare e verificare l’avanzamento delle strategie e delle azioni realizza5e, l’efficacia e l’efficienza dei processi e dei servizi offerti e, definire, laddove necessario, eventuali sistemi di regolazione e/o meccanismi correttivi e di miglioramento.

Per quanto concerne le modalità di monitoraggio, sono tre le fasi fondamentali:

  • ex ante: in sede di progettazione degli interventi, infatti, per ogni destinatario verranno identificati degli obiettivi intermedi a cui verranno assegnati degli specifici indicatori di realizzazione;
  • In itinere: sulla base degli obiettivi intermedi individuati in fase di programmazione esecutiva, mensilmente verrà effettuato il monitoraggio degli interventi attraverso la verifica della griglia di indicatori di risultato. Tale attività consente di intervenire a correzione in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi intermedi;
  • Ex post: al termine degli interventi previsti il monitoraggio è utile alla valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi, sia in riferimento al singolo destinatario che all’intervento progettuale nella sua globalità.