Brenda Lodigiani, comica-rivelazione di “Gialappa’s Show”

Rivelazione della trasmissione di Tv8, ha scritto “Accendi il mio fuoco”. Protagonista è Kelly, nella quale si riconosce. «Ma è troppo bionda per confondersi con i cugini sinti e troppo sinti per essere inclusa dai bambini “fighi” della sua cittadina di provincia». Sognare non costa nulla. «Se il mio libro diventasse un film, vorrei che dietro la macchina da presa ci fosse Paola Cortellesi, il mio mito»

 

«Orgogliosa delle mie origini sinti: per me era una meraviglia andare nel campo, c’erano tanti bambini. Lì potevo fare quello che volevo». Lei è Brenda Lodigiani, una delle ultime “creature” del pianeta-Gialappa’s.

Molti l’hanno conosciuta, cominciando ad apprezzarne i tempi comici, nelle vesti dell’androide “Ester Ascione”, personaggio di punta (e di fantasia) del programma “Gialappa’s Show”, in onda il lunedì in prima serata su Tv8. Non solo l’androide, ma anche Annalisa e Orietta Berti, altri due personaggi di richiamo del programma delle meraviglie condotto dai “gialappi” Marco Santin e Giorgio Gherarducci e dall’insostituibile – parole dei due inventori con Carlo Taranto, di una serie di programmi dall’alto indice di scorrettezza – Mago Forest.

Brenda, non solo una delle stelle del programma comico del lunedì sera. Non solo comica, ma anche autrice di un titolo, “Accendi il mio fuoco”, appena pubblicato Sperling & Kupfer. «Non volevo per forza scrivere qualcosa di divertente», ha rivelato al Corriere della sera, in una interessante intervista.

 

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BRENDA-KELLY, AUTOBIOGRAFIA

Sono diversi i richiami autobiografici riportati nel libro, nel quale svela le sue origini, si diceva, che sono sinti. «La protagonista del mio romanzo è Kelly; anche lei, come me, prova quella sensazione di voler appartenere a un gruppo non sentendosi sufficientemente in sintonia per farlo».

«Le mie origini non sono mai state un peso o un tabù, ma ho tenuto sempre un secondo binario in cui correva questa altra vita», puntualizza Brenda. «Kelly è troppo bionda per confondersi con i cugini sinti e troppo sinti per essere inclusa dai bambini “fighi” della sua cittadina di provincia». «Ho vissuto con la sensazione di essere sdoppiata: da una parte c’era la vita al campo, dai cugini; dall’altra quella “normale”, di provincia. Ero un po’ “sfigatella”: non avevo vestiti di marca, non c’erano soldi».

Brenda non ha sentito, però, il peso della diversità. Troppo giovane per avvertirla, anche se col passare del tempo ha preso coscienza del suo status fino a scrivere un bel libro. Quasi si fosse posta su un lettino di un analista. Chi ha, invece, avvertito questa diversità, è stata la mamma. «Mia nonna, che viveva nelle carovane – racconta – aveva abbandonato mia madre ad una famiglia di Gagi, vale a dire non nomadi. Nel tempo, con mille fatiche, mamma ha riallacciato i rapporti».

 

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«PENSO POSITIVO…»

Pensa positivo, l’artista-scrittrice. «Ho potuto godere della parte più bella e spensierata di questa avventura: per me era una meraviglia andare nel campo, c’erano tanti bambini: lì potevo fare quello che volevo». Non solo comica, scrittrice. Fra i suoi sogni anche la voglia di diventare una ballerina. «Non ero la più brava ma sono molto competitiva e non ho mollato, a diciotto anni mi hanno chiamata a Disney Channel».

Dopo questa esperienza, la carriera brillante, nel 2009, “Scorie”. «Quando vinse Sanremo Arisa mi chiesero di imitarla: inizialmente mi pareva una follia, invece…». Nello studio della Gialappa’s incontra Paola Cortellesi, il suo mito. «Se ho cominciato a fare questo lavoro è grazie a lei. La guardavo in tv e l’ammiravo, era la giusta chiave di lettura, la sintesi di quello che avrei potuto fare: insomma, da grande voglio fare la “Cortellesi”». Ed è in quella direzione che sta andando. «Il primo sogno l’ho realizzato, provo con il secondo: se “Accendi il mio fuoco” diventasse un film, mi piacerebbe che dietro la macchina da presa ci fosse proprio Paola».