Mario Draghi interviene a Montecitorio
«Vanno trattati bene, non è pensabile violare i diritti umani», dice il premier. «Non si può sbagliare sull’accoglienza, altrimenti può diventare un peso: se si fa bene questa gente diventa un valore aggiunto».
«I migranti vanno trattati bene, non bisogna violare i diritti umani: non si può sbagliare sull’accoglienza, se questa si fa bene questi migranti diventano delle risorse». Di questo e altro ha parlato alla Camera il presidente del Consiglio Mario Draghi. E’ intervenuto con una serie di ragionamenti circostanziati, non solo sull’accoglienza, ma anche su altri temi.
Quello dell’accoglienza, come si sa, è un argomento che a noi di Costruiamo Insieme, sta particolarmente a cuore. Quando ne parla il presidente del Consiglio, che invita a riflettere sulla necessità di fare bene accoglienza e che i ragazzi che arrivano in Europa vanno aiutati ad inserirsi perché possono rappresentare una risorsa importante per tutti, allora non possiamo che condividere il suo pensiero.
Un pensiero che proprio ieri nelle pagine di politica ha riportato con la solita puntualità, il Corriere della Sera. “Dal ruolo strategico dell’Ue al caro bollette, dai vaccini al Pnrr – scrive il quotidiano italiano più letto – Mario Draghi interviene alla Camera e nel suo discorso in vista del Consiglio Ue traccia un bilancio della situazione a 360 gradi”.
In particolare il “CorSera” pone l’accento sull’intervento di Draghi a proposito dei migranti, quando ne contesta l’utilizzo come, parole del premier, «strumento di pressione politica internazionale» e la sistematica violazione dei diritti umani che sta avvenendo al confine tra Polonia e Bielorussia.
«I migranti vanno trattati bene – dice infatti Mario Draghi – non è pensabile violare i diritti umani: non si può sbagliare sull’accoglienza; se si sbaglia sull’accoglienza la migrazione diventa un peso maggiore, se si fa bene questi migranti diventano delle risorse».
Draghi ha poi escluso che in sede di Unione europea il tema immigrazione «possa avere come unico punto quello delle migrazioni secondarie», ovvero limitazioni al trattato di Schengen con controlli alle frontiere per impedire il passaggio degli irregolari da uno stato all’altro».
L’Italia, ha assicurato il premier, solleverà la questione chiedendo una «gestione condivisa, solidale, umana e sicura» con la promozione di corridoi umanitari dai Paesi terzi verso gli Stati Ue. «Non è sufficiente che sia solo l’Italia ad attuarli — il pensiero del premier — in quanto serve un chiaro impegno europeo; dobbiamo rafforzare i canali legali di migrazione, allo stesso tempo, serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri».
Fra gli altri temi affrontati nell’intervento a Montecitorio, Draghi è intervenuto anche sulla politica espansiva. «La Commissione europea prevede che l’Italia crescerà del 6,2% quest’anno, un tasso superiore a quello dell’Unione europea, pari al 5%. Permangono però elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all’aumento dei prezzi dell’energia. A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti».