Pasqua alle Canarie, gli italiani hanno scelto
In questi giorni, vacanze nell’arcipelago spagnolo, però fra tre mesi sarà la nostra regione il massimo attrattore turistico. Bene anche Sicilia e Sardegna. C’è la “green card”, il lasciapassare che scagiona dal Covid. Prudenza e fiducia. Garavaglia, ministro del Turismo: «Da aprile in poi iniziamo ad aprire tutto». Draghi, capo del Governo: «Sono d’accordo: se potessi, in vacanza ci andrei volentieri».
Se il principale attrattore a Pasqua risulterà il viaggio alle Canarie, per l’estate preparatevi a trascorrere nella massima tranquillità in Puglia, Sicilia o Sardegna. Volendo fare il classico capello in quattro, non ce ne vogliano, altre penisole o regioni al Sud che esercitano lo stesso grande fascino, la Puglia è l’unica “non isola” che gli studiosi e agenti di viaggio sente di consigliare per i mesi più caldi.
Dunque, in questi giorni tutti alle Canarie, salvo poi programmare l’estate in Puglia, Sicilia e Sardegna. Queste, infatti, sono le ultime tendenze di chi sta prenotando i viaggi. «Le prenotazioni per l’estate “da” e “verso” l’Italia finalmente cominciano ad esserci – dice Gianni Rebecchi, presidente nazionale di Assoviaggi-Confesercenti, Associazione italiana agenzie di viaggi e turismo – e le richieste sono prevalentemente per le nostre destinazioni estive Puglia, Sicilia e Sardegna».
Ruolo fondamentale in questa scelta, naturalmente lo giocano i vaccini. «Dovesse andare avanti, come auspichiamo, la campagna di vaccinazione – riprende Rebecchi – probabilmente si accelera anche un percorso di tipo psicologico per le persone che cominciano a guardare le potenziali mete per l’estate». «Il ministero dell’Interno – prosegue il presidente nazionale di Assoviaggi-Confesercenti – si è anche espresso favorevolmente rispetto al fatto che ci si possa muovere e raggiungere l’aeroporto quando si ha motivo giustificato; fino al penultimo Dpcm non era chiaro se chi abita in “regione rossa” per turismo potesse recarsi verso l’aeroporto dal quale avrebbe poi il volo che lo conduce alla destinazione desiderata».
“LIBERA USCITA”
Questo, infatti, rappresentava l’elemento che scoraggiava un po’ tutti: l’impossibilità di uscire dal proprio comune di residenza. Ora, invece, si fa il tampone prima di partire dall’Italia e, poi, prima di tornare dimostrando così di non avere il Covid. Per questo motivo è, pertanto, importante che il “green pass” sia pienamente operativo perché se per una malaugurata sorte perdessimo anche questa estate dal punto di vista turistico, sarebbe una sconfitta il libero scambio con protocolli comuni, sanitari e sicuri».
Molte persone, si diceva, hanno deciso di passare le imminenti festività alle Canarie. «Per Pasqua cominciano le prenotazioni per le isole Canarie con i primi voli Covid free – conclude Rebecchi – e auspichiamo che questo modello venga applicato anche per le città europee ed extraeuropee: nell’ambito del protocollo di sicurezza cominciano i primi voli anche all’estero, comunque all’interno della Comunità europea; tutto procede nel senso da più parti incoraggiato perché la Commissione europea si attivi per poter dare vita al “green pass digitale”, il certificato in formato digitale o cartaceo, che consentirà ai cittadini europei di tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19». Poi, in estate, finalmente toccherà anche al resto d’Italia e, in particolare, al Sud. Puglia superstar, come sempre, da tre anni indicata dalla stampa internazionale come la regione più bella del mondo. Con lei, altre mete, Sardegna e Sicilia.
MASSIMA PRUDENZA
Prepariamoci, dunque, ad un’estate non più “rossa”, bensì tendente al “giallo”. «Sostanzialmente senza tanti problemi: non ci sono motivi che autorizzino a pensare a un’estate diversa dalla scorsa, anche se ci sono margini che lasciano ben sperare». Lo ha assicurato in una sua dichiarazione Massimo Garavaglia, ministro del Turismo. E non solo. «Con la massima sicurezza – aggiunge il rappresentante del Governo – da aprile in poi iniziamo ad aprire tutto».
Il premier Mario Draghi, prudente, si lascia però andare ad una battuta. «Sono d’accordo – dice il premier – se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri». Questo perché i dati, al momento, non autorizzerebbero a previsioni certe, nonostante il sacrificio pasquale con il “tutti dentro” (casa). Quanto al prossimo mese, l’orientamento è per la prudenza, unico sistema che possa autorizzare a pensare ad un’estate possibilmente non come quella dello scorso anno.