Ilaria Galassi, una delle colonne di “Non è la Rai”, fa la badante
«Chiuso un negozio, oggi accudisco Aurelia, novant’anni. E’ come se mi prendessi cura di mia nonna. In realtà è lei a darmi consigli, mi dice come amministrare anche i pochi soldi. Non lo faccio per danaro, ma per tenermi impegnata, nel frattempo ho spedito diversi curriculum»
Fanpage è sulla notizia. Mai cose banali, non raccoglie dichiarazioni, interviste per compiacere l’interlocutore. Sia detto per inciso, una testata giornalistica, sito che sia, fa bene ad essere un attrattore di ragazzi, gente che vuole avere informazioni, notizie su artisti e comunque di persone che gravitano nel mondo dello spettacolo, ma quando regala perle che si coniugano con il sociale, allora, non possiamo che condividerne il lavoro.
Dunque, gli altri raccontano di social, like e quant’altro; di come ci si possa fare strada su FB piuttosto che Instagram, Youtube, diventando una blogger da un milione di contatti al giorno. Su questo sito, invece, troviamo storie che hanno tutt’altro spessore, con tutto il rispetto per la signora Fedez.
L’ultima storia che ci ha colpito, ringraziamo anche Daniela Seclì per averla scovata, pettinata, proposta, lanciata, riguarda Ilaria Galassi, quarantasei anni il prossimo 10 luglio. Ex enfant-prodige di “Non è la Rai”, programma-cult, inventato da Gianni Boncompagni (Bandiera gialla, Chiamate Roma 31-31, Alto gradimento), non ha sfondato nel mondo dello spettacolo. Perché non dirlo, soprattutto perché non essere di esempio ad altre ragazze, oggi donne che inseguono il “successo”, a prescindere?
GRAZIE, ILARIA…
Ilaria, grazie. «Sono passata dai riflettori della tv da milioni di spettatori ad una casa nella quale svolgo mansione di badante; accudisco una donna di novant’anni, ma non mi sento umiliata, tutt’altro: mi sento ricca!». In estrema sintesi la storia, la sintesi che ha catturato la nostra attenzione. Ed è bene che anche quanti seguono le nostre rubriche con le quali tendiamo a raccontare il sociale, comprendano che i valori hanno ancora la loro importanza.
Così Ilaria si racconta ventisette anni dopo Non è la Rai, la trasmissione televisiva che ne fece una delle adolescenti più amate d’Italia. Dopo aver chiuso un’attività (un salone per parrucchieri, proprietà del suo compagno) a causa della crisi da pandemia, da un po’ fa la badante. Accudisce una signora di novant’anni. Con l’anziana donna ha stabilito un rapporto cordiale, che va oltre alla sola assistenza della quale la novantenne necessita.
Intano la chiusura dell’attività e il coraggio di rimboccarsi le maniche. «Costretti a chiudere per via della pandemia. Eravamo in zona Parioli. Un affitto salatissimo che dovevamo corrispondere ai proprietari dell’immobile, nonostante fossimo in pieno covid. Il e il mio compagno abbiamo compiuto una scelta dolorosa, abbiamo chiuso “Parioli” e ci siamo trasferiti nell’altra attività a Fiumicino».
Oggi Ilaria fa la badante. «Una cliente mi disse che aveva bisogno di una donna che stesse con sua madre quattro ore, dalle nove all’una: ho accettato, è quello che facevo sempre con mia nonna, ma non voglio neanche essere retribuita: mi piace farlo. In questo periodo non sto lavorando, ho mandato curriculum ovunque, ma è complicato trovare un impiego. Mi annoio senza far niente, così mi sono detta: “Ma che me frega, lo faccio”, così ho accettato di occuparmi di Ausilia, questo il nome della donna novantenne».
QUATTRO ORE AL GIORNO
Le quattro ore in cui tiene compagnia ad Ausilia. «Le do le pastiglie la mattina, altrimenti si scorda; le lavo le gambe, le si aprono spesso delle ferite, le disinfetto, metto la crema e le bende; poi, la porto in bagno, la lavo, se vuole le faccio la piega e la ceretta al viso, fa colazione, si mette seduta e chiacchieriamo di tutto e di più: mi racconta la sua storia. Faccio queste cosine per lei, la coccolo. È bella da morire. Ha 90 anni, ma non li dimostra affatto».
«Ausilia – riprende Ilaria – mi ha insegnato a risparmiare sul cibo. Non si butta niente. Bisogna sempre reinventare un pasto nuovo, quando ci sono degli avanzi. E poi fare le cose con calma. Mi dice sempre: “Non ti preoccupare, se non lo fai oggi, lo fai domani, stai tranquilla. Goditi la vita giorno per giorno”. Mi trasmette pace. Oggi la vita è frenetica, si pensa spesso ai soldi e lei mi dice: “Guarda che i soldi non c’erano neanche ai miei tempi; c’era solo lo stipendio di mio marito, che non guadagnava tantissimo, ma siamo stati bene lo stesso”. Per me è come se fosse una terapia andare da lei».
Ilaria, Ausilia, il gusto pieno della vita. «Da quando ci sono io – spiega Ilaria a Fanpage – si è ripresa: era abbattuta, ha perso una delle sorelle con cui viveva in simbiosi; ad agosto non ci sarò, perché andrò a trovare mia madre: lei è entrata nel panico, ma con lo stesso tono con cui lei mi insegna cose, l’ho rassicurata: “A settembre torno, non preoccuparti non ti mollo…».