Ieri, a Roma e altre cinque città manifestazione Lgbt

Settecentomila a sfilare nella capitale, secondo gli organizzatori. Solidarietà di Cinquestelle e PD, ma anche dal Campidoglio. “Ma attenzione, non possiamo prenderci il lusso di spegnere solo le candeline”, avvisa il movimento.

E’ andata. Il Gay Pride che ha avuto luogo ieri, sabato 8 giugno, a Roma, è andata in archivio. Con tutta una serie di interventi, a favore, contro. A volte con un chiaro disegno politico. Ma gli organizzatori, i partecipanti all’Orgoglio Gay non sono ingenui. Per gli organizzatori in piazza i partecipanti hanno superato quota settecentomila.

Roma ha fatto da attrattore principale, ma il gay pride si è svolto in altre quattro città. Ma non è finita. Annunciate altre manifestazioni per la prossima settimana. Cortei in contemporanea con Roma, l’orgoglio gay ieri è sceso in piazza anche a Trieste, Pavia, Ancona e Messina.

A Trieste, madrina la cantante Elisa. A Pavia, ritrovo in corso Cavour, davanti alla scuola Carducci, uniti nello slogan “Tutt*insieme favolosamente”: con l’asterisco voluto per evitare discriminazioni di genere. Ancona il centro di “Marche pride”. Cinquanta associazioni hanno solidarizzato con l’iniziativa (Regione Marche ha dato il patrocinio). Prima volta a Messina: “Pride dello Stretto”, finale di un mese di attività sui temi dei diritti civili.

In occasione del venticinquesimo anno il Gay Pride è tornato a sfilare per le vie del centro di Roma. Raduno in piazza della Repubblica per migliaia di persone che hanno seguito i carri con le dance hall delle varie associazioni che hanno organizzato la manifestazione.  Molte mani colorate di rosso alzate al cielo “contro omofobia e transfobia”. E poi, in coro, “Bella Ciao”.

«TEMPI “SCURI”, DOBBIAMO LOTTARE»

«E’ un Pride speciale – ha spiegato Sebastiano Secci, presidente del Circolo “Mario Meli” –  a 50 anni da Stonewall, la scintilla della rivoluzione del movimento, a 25 anni dal primo grande Pride moderno e unitario a Roma. Non possiamo prenderci il lusso di spegnere solo le candeline, ma dobbiamo continuare a lottare in prima linea perché i tempi che abbiamo davanti sono sempre più scuri: il movimento Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trasgender, ndc) è sempre più bersaglio di odio e violenza. I nostri figli e le nostre figlie vengono dichiarati inesistenti e dunque c’è ancora tanto da fare».

Quindi guardando alla compagine di governo Secci aggiunge «che prendere di mira una minoranza è un’arma di distrazione di massa per distrarre dai reali problemi del Paese. L’anno scorso un ministro della Lega ha detto che le famiglie arcobaleno non esistono, il vicepremier dei 5 Stelle ha detto che la famiglia è fatta solo da un padre e una madre. Se già un governo nega la nostra esistenza e quella dei nostri figli, che sono la parte più debole, vuol dire che c’è tanto da fare».

Tra i politici, in rappresentazione del Campidoglio il vice sindaco di Roma Luca Bergamo. «C’è bisogno di progredire nel riconoscimento dei diritti delle persone – ha dichiarato – senza discriminazioni: sono testimonianze e prese di posizione che vanno assunte anche quando i diritti si realizzano».

«Al Roma Pride – ha detto invece Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa – siamo in tanti a ribadire che la lotta per l’affermazione dei diritti civili e contro ogni discriminazione, la lotta per la libertà sessuale e la vita familiare, è necessaria nel nostro Paese. I diritti sono conquiste e non vanno mai date per scontate».

MOVIMENTO CINQUE STELLE, FELICI DI ESSERCI

Ieri, in tarda mattinata anche il messaggio della vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle al senato, Alessandra Maiorino. «Felice di esserci – ha dichiarato – a titolo personale, ma anche come rappresentante delle istituzioni, impegnata nella battaglia in difesa dei diritti civili. Il mio disegno di legge sul contrasto alla omotransfobia è stato depositato con ben 38 firme di senatrici e senatori del M5S».

«Una città intera che si colora d’arcobaleno per il 25esimo Pride – ha detto Marco Furfaro, coordinatore nazionale di Futura e membro della Direzione Pd – è un momento unico e straordinario di libertà, di felicità e di contrasto ad ogni discriminazione e pregiudizio. Una marea umana si ribella agli stereotipi con il sorriso: esserci ora, con un governo che prova a minare i diritti degli altri ogni giorno di più è necessario ed indispensabile».

Molti i social che hanno rilanciato l’iniziativa di google maps. In occasione del corteo, il colore che ha evidenziato il percorso seguito dalla manifestazione è stato sostituito da una linea arcobaleno, in linea con la giornata.