Codacons e Antitrust non condividono l’ospitata a “Che tempo che fa”

Il presentatore, alla fine, ha invitato l’influencer. Non soddisferebbe la qualità delle domande poste ad uno dei personaggi più noti nel campo della comunicazione. Al centro del dibattito ancora il “Pandoro Balocco” e il ricavato delle vendite. E non finisce mica il cielo…

 

Chiara Ferragni, alla fine, da Fabio Fazio e “Che tempo che fa”, in programma su La7, ci è andata. A dispetto di quanti avevano avanzato ostacoli, interpellanze, o solo sollevato dubbi sull’andare in tv a raccontare la vicenda legata ai pandori venduti per beneficenza. Senza un vero contraddittorio, per giunta. Insomma, ne scaturisce ancora una polemica su quanto in queste settimane ha animato uno dei tanti dibattiti legati alla nota influencer (l’altra storia che ha avuto una simile eco, la separazione, vera o presunta da Fedez, suo marito).

L’intervista di Chiara Ferragni da Fabio Fazio, però non avrebbe convinto il Codacons. L’autodifesa tentata dall’influencer viene bocciata dall’Associazione dei consumatori. Secondo Codacons, infatti, Chiara Ferragni dovrebbe cancellare dal proprio dizionario parole come “fraintendimento” e “buona fede”. Secondo il Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’Ambiente e la Tutela dei diritti di utenti e consumatori: «Quando un pandoro viene venduto attraverso comunicati stampa che lasciano intendere ai consumatori l’esistenza di un legame tra vendite e donazioni in favore dei bambini malati di cancro, non può esserci alcun tipo di fraintendimento e nessun errore di comprensione da parte dei cittadini».

 

 

IN PUNTA DI DOMANDA

Secondo l’Associazione, Fabio Fazio «avrebbe dovuto entrare più nel dettaglio della vicenda e delle comunicazioni legate al pandoro, in modo da chiarire meglio ai telespettatori quali fossero i chiari messaggi lanciati dalla Ferragni e da Balocco che non lasciavano affatto spazio ad alcun fraintendimento». Le parole “fraintendimento” e “buona fede” – si diceva – andrebbero sostituite sostituite da parole come “dolo” e “falsi”. «Fazio non ci arriva proprio o fa finta di non arrivarci», conclude il Codacons.

Ma la trasmissione in tv, si diceva, c’è stata. E ci sono testate giornalistiche, come Il Giornale, che sottolineano il boom di ascolti registrato dalla trasmissione, aggiungendo però che l’influencer nel suo intervento televisivo non avrebbe convinto gli italiani. L’intervista trasmessa da “Che Tempo che fa”, scrive il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, ha fatto registrare il 14%, pari a quasi 3 milioni di telespettatori, ma il sentiment dell’influencer milanese resta bassissimo.

«Se l’obiettivo della Ferragni era quello di risalire un po’ la china e dare una narrazione diversa di sé, tale obiettivo non è stato raggiunto», dalle colonne del giornale spiega Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, società che ha analizzato il sentiment percepito sui social al termine dell’intervista trasmessa rilasciata a Fabio Fazio.

 

 

DUE SU TRE IN DISACCORDO?

«Permane un orientamento negativo di due su tre – prosegue Brunetti – pari al 67,2% a fronte di un 32,8% di sentiment positivo». Non ci sarebbe stata, sempre secondo il quotidiano, quell’empatia cercata nel pubblico di Fazio, dopo quella che viene definita «ondata di odio» che ha travolto la Ferragni, posta in discussione per aver eluso l’argomento principale: la vicenda legata al pandoro da acquistare (parte del ricavato sarebbe andato in beneficenza) che avrebbe macchiato la sua reputazione.

Ma torniamo alla vicenda, vista con orientamento critico, non certamente dal punto di vista della comunicazione strettamente legata alla trasmissione televisiva. Nella vicenda interviene anche l’Antitrust, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Nel provvedimento con cui sanziona lo scandalo del pandoro Balocco, scrive quanto segue. «Con riguardo al contenuto del cartiglio apposto sui Pandori griffati (che riportava: “Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”), si evidenzia che in nessuna parte del messaggio è dato rinvenire che il finanziamento si riferisce a una donazione fatta in cifra fissa e mesi prima; al contrario, la formulazione, data anche la sua collocazione sulla confezione del pandoro, lasciava intendere che il reperimento dei fondi per la donazione fosse legato alle vendite del Pandoro griffato».

 

 

MA NON FINISCE COSI’…

La storia, evidentemente, non finisce qui. Prosegue come nelle migliori telenovele. Ferragni avrà pure perso un certo appeal, forse follower, di sicuro su internet il suo nome è il più cliccato di tutti. Se la gioca alla pari con politici, campioni del tennis e del calcio, giornalisti e opinionisti dal tocco d’oro. Stando ai critici, la star cadrebbe in piedi. Quello che non è andato giù, però, è stato l’invito rivolto da Fabio Fazio in studio e la qualità delle domande. L’intervista è disponibile “on demand”, dunque a richiesta: ognuno può scaricarla, vederla, giudicarla. Avremo opinioni contrastanti, di sicuro avremo incrementato gli indici di gradimento della vicenda, tv compresa.