Domenica 1 gennaio, Teatro comunale Fusco di Taranto

Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano. Applausi e bis. Prove straordinarie di Sara Rossini (soprano) e Nico Franchini (tenore). Musiche di Strauss, Rossini e Puccini, la cornice musicale al primo brindisi dell’anno. Apertura con l’Inno di Mameli, la chiusura con la Marcia di Radetzky

FB_IMG_1672581241114Nei quartieri limitrofi qualche botto di troppo. In alcune zone vola giù dai balconi qualsiasi cosa: lavatrici, frigoriferi, perfino tazze del water (immancabili, conservate con cura per il lancio dell’ultimo dell’anno). Da qualche altra parte, ma non parliamo solo del Borgo, del centro cittadino, dove la gente normalmente si fionda nella tarda mattinata di Capodanno. Chi compie lo struscio fra via Di Palma e via D’Aquino, indossa l’abito della festa, la sciarpa o il cappello trovato sotto l’albero. Anche un salutare pizzico di vanità ogni tanto fa bene. In una strada centrale, adiacente, si indossa addirittura l’abito importante, possibilmente corredato da una sciarpa, un foulard, una cravatta, un papillon di colore rosso. E’ il primo giorno dell’anno e sono in molti ad aver accettato l’invito al Teatro comunale Fusco di Taranto.

Inno di Mameli all’inizio, Marcia di Radetzky alla fine. Il pubblico in piedi, applaude. Un’ora e mezza di Concerto di Capodanno. Protagoniste, fra le altre, le musiche di Strauss, Rossini, Puccini, Verdi, Donizetti, Gounod, Gastaldon e Lara, eseguite dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano, interpreti il soprano Sara Rossini e il tenore Nico Franchini.

FB_IMG_1672581230655BENVENUTO 2023

Si festeggia il 2023, pensando positivo, con il desiderio di una città che si abbraccia e abbraccia iniziative come il Concerto di Capodanno e che indossa e mostra il suo abito della festa in una tradizione, quella del Concerto di Capodanno, che parte ormai da lontano.

Quel “Concerto” che sta diventando un appuntamento fisso, tant’è il fatto che in tanti rispondano all’invito vuol dire che piace. L’obiettivo era quello di fare di questo appuntamento una festa elegante, perché talvolta occorre condire le cose anche con un tocco di sobrietà.

Applausi a scena aperta all’Orchestra della Magna Grecia, al soprano Sara Rossini e al tenore Nico Franchini. Una Sara Rossini, brillante come il suo partner, Nico Franchini. La Rossini, allieva dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e protagonista nei maggiori teatri lirici italiani e internazionali, vanta fra le sue interpretazioni: Lauretta in “Gianni Schicchi”, Sophie in “Werther”, Contessa ne “Le Nozze di Figaro”, Fiordiligi in “Così fan tutte” e, alla Scala, Gretel in “Hänsel und Gretel”.

FB_IMG_1672581236997DA MAMELI A RADETZKY

Nico Franchini, tenore, ha preso parte a Masterclass con artisti di levatura internazionale e partecipato in veste di solista a numerosi concerti in Italia e all’estero. Interpreta Rodolfo (“La bohème”), Nemorino (“L’elisir d’amore”), il Conte Ivrea (“Il giorno di regno”), Cornelia (ruolo entravesti, ne “Il trionfo dell’onore”), Don Luigino (“Il viaggio a Reims”), l’Abate poeta (“Andrea Chenier”), Conte d’Almaviva (“Barbiere di Siviglia”).

Fra i brani eseguiti nel Concerto di Capodanno, oltre ai già menzionati Inno di Mameli e la Marcia di Radetzky: Oh mio babbino caro (Gianni Schicchi, Puccini), Questa o quella (Rigoletto, Verdi), Overture (Nabucco, Verdi), Una furtiva lagrima, Esulti pur la barbara, Caro Elisir sei mio! (Elisir d’amore, Donizetti), Kleine Chronik: Polka (Op.128, Strauss), Ohne Sorge! (Op. 271, Strauss), Aria dei gioielli (Faust, Gounod), Musica proibita (Gastaldon), Granada (Lara).