Buon 25 aprile!
La Resistenza contro il nazifascismo non è mai finita. Perché il nazifascismo non è mai definitivamente morto. Semplicemente ha cambiato forma. I nuovi fascisti cambiano volto e modo di vestire, ma non hanno mai smesso di predicare la loro volontà di limitare le libertà tipiche di una tirannia assolutista.
Oggi, a distanza di qualche decennio, anche la Resistenza ha cambiato forma. I nuovi partigiani hanno cambiato forma e modi di vestire, ma continuano a portare avanti ideali di libertà, autodeterminazione e solidarietà.
Sull’edizione di oggi, Repubblica racconta la storia di Livio Sandini, il 12enne torturato a Bassano del Grappa dai nazifascisti: fu calato a testa in giù in pozzo di 20 metri per rivelare il nascondiglio dei fratelli che si erano uniti ai partigiani. Livio resistette, consapevole a soli 12 anni di poter perdere la vita. Una storia fino a oggi sconosciuta, come sconosciute spesso sono le storie di tanti ragazzi che consapevoli di mettere a serio rischio la propria vita scelgono di lasciare i propri affetti e resistere alle prigionie libiche, ai trafficanti di esseri umani e alla inesorabile potenza del mare. Partono per ricostruire un futuro migliore, come i partigiani. E con loro c’è una brigata di uomini e donne che li accoglie e combatte contro i luoghi comuni e il razzismo strisciante che ancora si annida in questo Paese.
In questi mesi vi abbiamo raccontate tante storie di resistenza, oggi ve le riproponiamo tutte: scegliete la vostra.
Buon 25 aprile!