Belgio, una festa di Natale in una Casa di cura si trasforma in tragedia
Il bollettino, in via di aggiornamento, indica centoventuno hanno contratto il virus e diciotto anziani morti. Non sono state rispettate le misure per contrastarne la diffusione. Critica la posizione del sindaco di Mol, meno accusatoria quella di un virologo di fama internazionale. Squadra di medici inviata dal governo belga nella struttura per contenere la sciagura
Centoventuno contagiati e diciotto anziani morti. Così un’iniziativa per rallegrare una casa di cura a Mol, in Belgio, in occasione delle feste si è trasformata in tragedia. Dopo la visita a inizio dicembre di un “Babbo Natale”, diciotto anziani sono morti di coronavirus, oltre cento i contagiati. L’allarme scatta quando l’uomo travestito da Santa Claus risulta positivo tre giorni dopo la visita.
La notizia, intanto riportata anche da Cnn e dal Daily Mail, ha sconvolto non solo lo staff della Casa di cura, ma anche il volontario che voleva donare un po’ di allegria a quegli anziani. Invece, l’uomo si è ritrovato al centro di questa triste vicenda. ”È stato fatto con le migliori intenzioni – ha dichiarato il sindaco delle città belga – ma è andato tutto storto; ora serve un grande sforzo mentale per l’uomo che ha indossato i panni di Babbo Natale, così come per gli organizzatori e lo staff della casa di riposo”. Anche se restano dubbi sul fatto che una sola persona possa aver contagiato un numero così elevato, in molti sono rimasti scettici e critici riguardo l’iniziativa della casa di cura, evidentemente presa, forse, un po’ troppo alla leggera nella fase riservata ai controlli sanitari.
Dunque, doveva essere un pomeriggio di festa, ma è diventato un incubo. Sono circa 33mila gli abitanti di Mol, cittadina belga che ospita la casa di riposo per anziani dove è scoppiato il contagio ed erano presenti centottanta ospiti. Si è registrata una certa leggerezza, nessuno, infatti, sembra abbia sottoposto il “Babbo Natale” al tampone per il Covid-19, prima che, tre giorni dopo la sorpresa nella Casa di cura, l’uomo risultasse positivo.
TROPPO TARDI, CONTAGIO INEVITABILE
Troppo tardi per evitare la tragedia. Nella struttura si è diffuso un focolaio che ha registrato centoventuno persone contagiate (fra queste, trentasei operatori) e ha portato alla morte di diciotto anziani (gli ultimi cinque decessi fra la vigilia e il giorno di Natale). Numero che potrebbe aumentare nelle prossime ore visto che altre persone sono ancora ricoverate in gravissime condizioni.
Intanto, sulla vicenda vengono espressi dubbi da uno dei più celebrati virologi belgi. «Anche per un super-diffusore, sono troppe le infezioni verificatesi contemporaneamente», ha dichiarato Marc Van Ranst, professore alla Katholieke Universiteit Leuven e al Rega Institute for Medical Research.
Ad aggravare la situazione, quanto è stato mostrato nelle foto dell’evento pubblicate sui social network dai presenti. Non tutti gli anziani indossavano la mascherina, e il “Babbo Natale” e i suoi aiutanti spesso non rispettavano il distanziamento sociale, cosa che avrebbe favorito ulteriormente il contagio. Le autorità locali hanno intanto indagato i dirigenti della casa di riposo, che si sono detti sconvolti per quanto accaduto. «Un’organizzazione totalmente irresponsabile», è, invece, la dichiarazione del sindaco di Mol. Una squadra di medici è stata inviata dal governo belga nella struttura per provare a contenere il contagio e l’emergenza.