“Costruiamo Insieme” lancia la corsa all’ultimo “like”

Terzo anno consecutivo, la cooperativa di Palazzo Cavallotti, coinvolge operatori e ospiti. Alberi alti tre metri ai quali appendere serie luminose, palline, fili dorati e fantasia. Dopo banda musicale, pettole e altre sorprese, il presidente, Nicole Sansonetti, promuove una nuova iniziativa fra gli ospiti dei Centri di accoglienza.

“Palazzo Cavallotti”, “106”, “316”. Nei Centri di accoglienza straordinaria si festeggia il Natale con la gara “L’Albero più bello”. Serie luminose, palline, fili dorati e idee, tante, di tutti i colori e di tutte le nazionalità ospiti nei centri a cura della cooperativa “Costruiamo Insieme”. Tutto per ricoprire alberi verdi, enormi, alti tre metri.

E’ una gara a colori. Non esistono barriere. Partecipano tutti, dai ragazzi di fede cristiana a quelli di fede musulmana. «Ognuno prega come crede – dicono i ragazzi che si sfidano all’ultimo addobbo – e vive in perfetta armonia con gli altri fratelli, nel massimo rispetto di usi e costumi».

Sarmad, pakistano, è informato. «L’albero non è un simbolo di fede cristiana – dice – ma qui il Natale si vive così, nel massimo rispetto, e se dei nostri fratelli vivono meglio il Natale fra luminarie e alberi illuminati, anche per me e i miei connazionali, musulmani come me, va bene». L’aria di festa genera buonumore, scalda i cuori e mette in campo una sana competizione giocata all’ultimo tocco di classe. GARA LIKE 3 - 1PALLINE, FILI DORATI E…FANTASIA

E, in effetti, operatori e “ospiti” dei tre Centri, mostrano grande fantasia. La direzione fa partire le tre strutture iscritte dallo stesso punto di partenza. Un albero alto tre metri. Le squadre si dispongono intorno agli alberi, con strumenti a disposizione e buona volontà. Sgabelli, sedie e scale. Termine di consegna, 22 novembre, giorno di Santa Cecilia.

Gli operatori hanno dato la sveglia ai ragazzi. A Taranto, il Natale comincia con largo anticipo. Il presidente della cooperativa, Nicole Sansonetti, per il terzo anno consecutivo ha accontentato quei ragazzi che chiedono insistentemente consigli utili per guadagnarsi amicizia, stima, affetto e rispetto ai tarantini. Così, non solo alberi da arricchire con la fantasia, ma anche la banda musicale, “regalo” apprezzatissimo dall’intero vicinato. O le pettole, pallottoline fritte realizzate con farina e lievito, offerte dai ragazzi ospiti ai passanti e a quanti, per tradizione, seguono le bande musicali nell’intero percorso cittadino.

Ma adesso, di mezzo, non c’è solo il Natale già bene avviato e vissuto dai ragazzi di “Costruiamo Insieme”, con la partecipazione all’accensione delle luminarie proprio il giorno di Santa Cecilia. C’è anche una gara giocata all’ultimo “like” cliccato sui social per manifestare le preferenza per l’albero realizzato a “Palazzo Cavallotti” o “316”, la struttura di via Principe Amedeo, due passi dal mercato Fadini, piuttosto che “106”, il Centro all’ingresso della Statale per Reggio Calabria.GARA LIKE 4 - 1DOPO LE LUMINARIE, LA GARA…

Sere fa il primo passo verso il Natale tarantino e, in qualche modo, il Natale italiano. L’accensione delle luminarie in piazza Immacolata e nelle adiacenti vie Di Palma e D’Aquino. Con il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci e l’assessore Fabiano Marti, che hanno ospitato il presidente della Regione, Michele Emiliano, alla presenza di migliaia di tarantini. Clic, accensione e delegazione dei ragazzi di “Costruiamo Insieme”, letteralmente fulminata. Per dire come fossero rimasti abbagliati da luci e colori delle opere realizzate da veri artigiani delle illuminazioni.

Ed ecco il risvolto della gara. Adesso è gara aperta. Ogni ragazzo, più o meno esercitato al linguaggio social, condivide la propria “opera” con i compagni del Centro di accoglienza, ma anche con gli amici che ha all’esterno delle strutture cittadini che li ospitano. «E’ cominciata la celebrazione – dice Brou, maliano – la città illuminata mi aveva emozionato, in tv e su internet avevo visto servizi video e fotografici da tutto il mondo, tanto che adesso starci dentro ti fa sentire al centro della festa, ma adesso la corsa al migliore albero mi ha messo addosso una gran voglia di vincere, anche se da queste parti mi dicono che l’importante sia partecipare: rispetto questo punto di vista, ma io voglio vincere!».

La gara ha avuto inizio. Sul sito e sui social di “Costruiamo”, tutti i link su cui cliccare le preferenze. Come sempre, vinca il migliore e, se proprio, non ce ne fosse uno, vinca la voglia di stare insieme e celebrare con un ideale abbraccio un Natale lontano da casa, ma in grande armonia con i nuovi amici.