Intervista a Gianni Cataldino, assessore Polizia locale, Turismo e Commercio 

«Dalla parte di commercianti e ambulanti. Primi a rinnovare ai “balneari” concessioni in scadenza. Con la Regione, attività di marketing per rilanciare un territorio offuscato dalla grande industria. Automobilisti tarantini, riprese vecchie abitudini, tornano le sanzioni…»

Taranto e la ripresa. Fra le mille difficoltà che può presentare una ripartenza dopo un inatteso e sciagurato Covid-19 che ha inflitto il colpo di grazia a un territorio già sofferente. Ma proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, confrontandoci per la rubrica “Con parole mie” con l’assessore comunale Gianni Cataldino, fra le cui deleghe spiccano quelle a Polizia locale, turismo e commercio.

Ripresa delle attività, assessore possiamo già assegnare un voto ai tarantini?

«Non siamo ancora nelle condizioni per farlo. Come nel resto d’Italia, anche Taranto registra una certa fatica nella ripresa. Ciò detto, con l’avvio della Fase 2 si sta tornando a una normalità che però deve fare i conti con il periodo di fermo causato dal lockdown».

Esercizi e attività commerciali hanno ripreso fra incertezze. Che sensazione ha avuto in qualità di amministratore e  cittadino?

«Che ci fossero difficoltà era risaputo. I due mesi di confinamento, purtroppo, hanno messo in ginocchio diverse attività. Non è un caso che l’Amministrazione abbia cercato di agevolare il più possibile la ripresa, nonostante non disponesse di grandi strumenti in campo normativo».

Ambulanti, altro importante tassello del commercio. Il loro ringraziamento per Amministrazione, Assessorato e sindaco, Rinaldo Melucci, per aver accelerato la ripresa dei mercati rionali.

«Con il sindaco Melucci, l’Amministrazione comunale ha cercato di accompagnare dalla Fase 1, quella della rigidità imposta dal lockdown, alla Fase 2, quella della disponibilità alla riapertura, il maggior numero di attività nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Mi riferisco ai mercati rionali, da piazza Fadini alla Salinella, passando per piazza Sicilia. La seconda fase, purtroppo, presentava norme stringenti proprio per la categoria degli ambulanti. Nel rispetto delle normative esistenti, abbiamo pertanto adottato criteri che mettessero questi commercianti nella condizione di poter operare, considerando che il loro lavoro dà sostegno a numerose famiglie…».CAtAldino - 1Fra gli impegni, autorizzazioni e sopralluoghi nelle piazze.

«Con gli assessori di altri comuni della provincia ci siamo imbattuti in norme rigorose non sempre compatibili con aree e mercati di cui i nostri ambulanti dispongono. Esistono mercati più facili da controllare nel rispetto del distanziamento sociale, altri più complicati, per spazi e condizioni nelle quali operare: sono stati necessari sopralluoghi per trovare soluzioni che tenessero conto delle esigenze sì dei commercianti, ma anche della gente cui assicurare il rispetto delle norme in tema di “distanziamento”».

Gli automobilisti tarantini dopo due mesi di sosta hanno imparato qualcosa, oppure commettono i soliti peccati? Parcheggi, rispetto per la segnaletica e il lavoro degli agenti di Polizia locale.

«La Fase 2 ha rappresentato per molti automobilisti un senso di liberazione, una sorta di “Finalmente si circola!”. Purtroppo non molto è cambiato, tanto che diversi di questi continuano a non rispettare il codice della strada; gli agenti diretti dal comandante Michele Matichecchia, dopo il lavoro svolto per far rispettare ai cittadini le norme di distanziamento sociale, sono tornati al lavoro nelle strade a sanzionare automobilisti che hanno ripreso le vecchie abitudini: parcheggiare in maniera disinvolta; ci spiace sanzionare, ma pare sia questo l’unico strumento per far comprendere ad alcuni che il codice della strada passa attraverso il senso civico, il rispetto per gli altri: penso alle doppie file che “imbottigliano” automobilisti che hanno l’unica colpa di aver parcheggiato correttamente».

Quali misure adotterà il suo assessorato insieme con l’Amministrazione per incoraggiare il turismo?

«Abbiamo riavviato un confronto serrato con tutte le organizzazioni di categoria, per comprendere esigenze e misure da mettere in campo in fatto di marketing territoriale. La riapertura delle frontiere e il riavvio degli aeroporti, con rotte che poco agevolano la ripresa del turismo nel nostro territorio, ci pone di fronte a un marketing mirato per invogliare quei turisti che vorranno venire a fare visita alla nostra regione. Fra i comuni italiani, siamo stati i primi, se non fra i primi, ad aver assicurato agli operatori il proseguimento delle loro attività nonostante per tutti fosse in scadenza la concessione fino al 2020. Abbiamo così consentito ai privati di investire nel futuro e non pensare che questa fosse la loro ultima stagione. Oggi guardiamo a operatori balneari consapevoli che forse non potranno trarre benefici concreti nel breve termine, ma registreranno benefici sicuramente a partire dalla prossima stagione».

Regione sensibilizzata ad intervenire con un sostegno in termini di promozione?

«Da due, tre anni, la strategia dell’agenzia che si occupa della promozione della Regione Puglia da noi è stata sempre condivisa. Chiediamo, però, una maggiore attenzione per un territorio la cui immagine è stata offuscata dalla presenza della grande industria. E’ su questo che oggi si sta lavorando, passata questa seconda fase i risultati di ripresa torneranno ad essere evidenti».