Taranto, sfiora il sogno di Capitale della cultura
Fra le dieci finaliste la spunta Procida. «Ma nel 2022 la nostra città realizzerà i grandi eventi in progetto», promette il sindaco Rinaldo Melucci. «Non è una sconfitta, abbiamo alimentato una partecipazione che senza pandemia avrebbe riempito le piazze; lo dicono i numeri registrati sui social, percepito dai commenti delle persone». Taranto è già stata scelta per ospitare i XX Giochi del Mediterraneo nel 2026.
Taranto non ce l’ha fatta. Sarà Procida, infatti, la Capitale italiana della cultura 2022. «Arrivare fra le 10 finaliste – dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci, appena appreso l’esito finale della “corsa” – è stata una vittoria: ogni tarantino deve essere orgoglioso perché la sua città è tornata sui palcoscenici importanti».
Procida eredita il testimone da Parma che, a causa della pandemia, terrà in mano il titolo un anno in più del previsto. Lo ha deciso la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della cultura 2022, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni che ha raccomandato al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini il progetto di candidatura presentato dalla città campana scelta tra dieci finaliste su 28 che in origine si erano candidate. In gara c’erano anche Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Trapani, Verbania, Volterra (Pisa) e, si diceva, Taranto.
Procida “capitale”, dunque. Ma niente è perso, perché adesso Taranto trasformerà questa occasione in un propulsore per una trasformazione già in atto e che ha bisogno dell’entusiasmo di tutti. Parola di sindaco. «Non è una sconfitta questa – ha aggiunto il primo cittadino della Città dei Due mari – se abbiamo alimentato una partecipazione che, senza pandemia, avrebbe riempito le piazze: lo abbiamo riscontrato dai numeri registrati sui social, lo abbiamo percepito dai commenti delle persone».C’E’ IL RISCATTO
Riparte dalla proclamazione della cittadina campana il riscatto di Taranto. «Su questo entusiasmo – dice ancora Melucci – costruiremo il nostro progetto per il 2022, perché per noi sarà comunque un grande anno della cultura, un anno spartiacque durante il quale realizzeremo pezzi importanti del nostro dossier, con Regione Puglia, dando vita e corpo al protocollo d’intesa che abbiamo firmato nei giorni scorsi».
Con Procida per la prima volta un piccolo Comune diventa Capitale italiana della cultura dal 2016, quando questo riconoscimento è stato istituito (vincitori, dal 2016: Mantova, Pistoia, Palermo, Parma). Nel 2019 non fu assegnato in quanto Matera fu eletta Capitale europea della Cultura. Ora l’isola di fronte a Napoli avrà un milione di euro per realizzare quanto sognato e progettato.
…E C’E’ LA BIENNALE
Ma se il comune neoeletto si prodigherà a svolgere le attività presentate nel progetto, Taranto ha già le idee chiare sul futuro. Il progetto dell’Amministrazione tarantina era e resta un Piano A. «Lo dimostra il lavoro che abbiamo già avviato per la Biennale del Mediterraneo – spiega il sindaco di Taranto – o la collaborazione con Edoardo Tresoldi e Roberto Ferri che, oltre a essere membri del comitato scientifico, realizzeranno per la nostra città due eventi culturali di grande valore».
«Il mio compito – ha concluso Melucci – è dare alla città tutte le opportunità affinché possa emanciparsi dalla monocultura industriale; la cosa più importante di questo percorso è stata la capacità di unirci per raggiungere un obiettivo: non capitava da tanto, in riva allo Ionio, e solo questo è già un successo: è il primo passo del cammino di riscatto che ci sta trasformando in un riferimento: il “Modello Taranto” è già realtà”». Taranto, è bene ricordarlo, è già stata scelta per ospitare i XX Giochi del Mediterraneo nel 2026.