Fra referendum, migranti e green pass

Provocatoriamente torniamo su un tema dibattuto in questi giorni. Tutto parte da Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea. Un accordo sul nuovo Patto europeo su migrazione e asilo avverrà sicuramente dopo le elezioni presidenziali in Francia. All’esame temi come gli immigrati, le ONG, l’accoglienza, la distribuzione, rimpatrio. La coppia di influencer, Chiara Ferragni e Fedez, che si pronunciarono a favore dell’accoglienza intanto debuttano con una serie televisiva…

 

Scegliamo i migranti, facciamo un referendum e, se proprio non abbiamo niente di meglio da fare, parliamo anche dei Ferragnez, i coniugi più famosi dei social, vale a dire Chiara Ferragni e Fedez.

Partiamo dal referendum e la scelta che propende sull’accoglienza, cioè la scelta dei migranti. Una delle ultime notizie riguarderebbe una sorta di pari e dispari su un tema sul quale ci siamo spesi abbondantemente, a favore dei migranti. Non lo diciamo solo noi, lo ricorda la Costituzione, che è bene ripassare ogni tanto. Ripassare, qualcosa che fa bene alla memoria e, sicuramente, al cuore: affrontare un tema così delicato, da spettatori privilegiati (possiamo dirlo?) è più comodo. Pensate le motivazioni che spingono i ragazzi nordafricani a compiere un viaggio, una fuga da guerre e persecuzioni politiche, etniche. Sono sufficienti questi tre motivi ad accogliere gente più sfortunata di noi a braccia aperte.

Dunque, quale sarebbe la notizia che in questi giorni rimbalza da un media all’atro. Il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, ha affermato che un accordo sul nuovo Patto europeo su migrazione e asilo avverrà sicuramente dopo le elezioni presidenziali in Francia (aprile 2022). Saranno presi in esame temi come, appunto, gli immigrati, le ONG, l’accoglienza, la distribuzione, rimpatrio, le quote e altro ancora. Il diritto di asilo, non lo scopriamo certamente oggi, è tra i diritti fondamentali dell’uomo ed è riconosciuto dall’Articolo 10 (terzo comma) della Costituzione.

 

RIPASSIAMO LA COSTITUZIONE…

Attenzione però, spesso le due definizioni vengono usate come sinonimi, l’istituto del diritto di asilo non coincide con quello del riconoscimento dello status di rifugiato. Quest’ultimo non è sufficiente, per ottenere accoglienza in altro Paese. Nonostante nel Paese di origine siano generalmente represse le libertà fondamentali, occorre che il singolo richiedente abbia subito specifici atti di persecuzione. Il riconoscimento dello status di rifugiato è entrato nel nostro ordinamento con l’adesione alla Convenzione di Ginevra ed è regolato essenzialmente da fonti di rango UE. Il rifugiato è dunque un cittadino straniero il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinione politica, si trova fuori dal territorio del Paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di tale Paese.

 

CHIARA E LIMPIDA

L’argomento, come si evince da definizioni di carattere legislativo meritano un maggiore approfondimento. E non è detto che non lo si faccia. Potremmo parlare, ora, di un altro argomento, anche questo referendum, che martella nella testa degli italiani, principalmente i “no vax”. Quanti cioè non credono nei benefici del vaccino, nonostante i decessi per covid – per fortuna aggiungiamo noi… – siano scesi in modo esponenziale. Ma anche questo merita maggiori approfondimento.

Ci restano i Ferragnez, che in passato si sono espressi benevolmente sull’accoglienza, attirandosi le ire di quanti si opponevano strenuamente per…partito preso. Non ci interessano gli argomenti a causa dei quali sono bersaglio (più per invidia nei loro confronti, ci viene da pensare…). A noi, il fatto che due ragazzi diventati fra gli influencer più amati al mondo si esprimano in modo favorevole su un tema così importante, sensibilizzando sull’argomento molti giovani, basta e avanza. E, al contrario di qualche giornale che svolta a destra, a noi che i due stiano per cominciare una serie tv, interessa. Hai visto mai che i due, stavolta, invece di trattare l’accoglienza di sguincio, fra una battuta e l’altra, lancino segnali di distensione nei confronti dei nostri ragazzi? Dunque, viva la Ferragni, viva Fedez.