Mino Borraccino, assessore regionale allo Sviluppo economico
«Dal porto di Taranto all’aereoporto di Grottaglie, punti nevralgici per far ripartire il territorio, passando attraverso altri progetti. Premiamo le aziende che investono in Puglia con piani di internalizzazione. Incoraggiamo idee ecosostenibili e l’accesso al credito con banche locali e nazionali»
Questa settimana, ospite della rubrica “Con parole mie”, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mino Borraccino, da tempo impegnato su fronti diversi che interessano non solo il nostro territorio, ma l’intera Puglia.
Intanto spieghiamo di cosa si occupa un Assessorato come il suo, molto delicato in un momento storico di profonda crisi.
«Sovrintende alla politica industriale della nostra regione, alle politiche di coesione, all’accompagnamento e agli investimenti sostenuti con le imprese pugliesi o quelle che da fuori regione si insediano in Puglia: dalle grandi imprese, le multinazionali – penso a strumenti indirizzati ai giovani, ma non solo a loro – e alle classiche start-up che si mettono in campo; a proposito di queste ultime, a breve terremo la StarCup, il riconoscimento dell’impegno alle migliori Start-up in Puglia. E questo è solo il primo degli aspetti».
La politica della Regione Puglia.
«Orienta gli investimenti su alcuni cardini che il Governo regionale ha inserito nella politica di pianificazione: la ricerca e l’innovazione, per esempio, svolte grazie agli Istituti di ricerca pubblici e alle università pugliesi; l’economia circolare, diventata sempre più pregnante, dunque gli investimenti ecosostenibili; puntiamo all’internalizzazione, grazie a una misura già varata per mettere a disposizione in queste settimane oltre 30milioni di euro con un bando “a sportello” per le imprese pugliesi attive nella nostra regione, per le Pmi che vorranno impegnarsi in piani per l’internazionalizzazione, fino a contributo massimo di 500mila euro; infine, l’accesso al credito: in un momento di grande stretta creditizia, attraverso il sistema degli istituti di credito locali, ma anche nazionali, daremo ossigeno con strumenti reali – non ultimo un finanziamento di 64milioni – perché le nostre attività possano beneficiare di importanti agevolazioni per disporre di importanti risorse economiche».Ma l’Assessorato allo Sviluppo economico si occupa anche di altro.
«Si impegna nel sostenere commercio e artigianato: i Distretti urbani del commercio, per esempio, tanto da averne finanziato sedici nei nostri comuni stanziando 3milioni e mezzo di euro; le Zes, Zone economiche speciali, in particolare quella tarantina, che vede proprio intorno a Porto di Taranto e Aeroporto di Grottaglie, punti di sviluppo nevralgici nel rilancio del territorio».
Nella sua delega anche quella per l’Energia.
«Detto che guardiamo con interesse alle ricerche sull’innovazione, fra i temi che ci stanno a cuore, la decarbonizzazione; interveniamo sugli investimenti per ciò che attiene gli impianti di energia rinnovabile, ma anche – e soprattutto – l’idrogeno, altra frontiera dell’energia completamente pulita: Regione Puglia, mi piace ricordarlo, è la prima e unica, al momento, ad aver fatto una legge ad hoc».
Porto, aeroporto, entriamo nello specifico.
«Porto di Taranto: c’è l’impegno per l’approvazione del Piano regolatore; l’accordo per la nuova gestione; la possibilità di inserire il porto all’interno della Via della seta – strategica per aziende locali, ma anche regionali – la Zes, della quale dicevo, per incoraggiare nuovi investitori che possano insediarsi in aree perimetrate in una decina di comuni della provincia ionica.
Aeroporto: in questi giorni abbiamo presentato l’avvio dei lavori per dodici milioni di euro, per la via di rullaggio e l’ampliamento del piazzale di sosta; perché Grottaglie, oltre ad essere impegnata sul fronte industriale, sia snodo anche per i voli di linea; senza contare che entro fine anno procederemo con gara e finanziamento dei lavori per 7milioni di euro disposti dall’Assessorato che rappresento per la costruzione del nuovo terminal utile – quello attuale è fuori contesto – ad ospitare i viaggiatori che vogliano servirsi del nostro aeroporto».
I finanziamenti del sistema industriale, anche questi rappresentano ossigeno per il rilancio dell’economia locale. E non solo, sia chiaro.
«Penso ai 7milioni e mezzo erogati per l’acquisto da parte dell’ASI, l’Azienda di sviluppo industriale, di un complesso-incubatore nel quartiere Paolo VI che ospita trentacinque aziende che occupano complessivamente 550 dipendenti; ancora all’ASI abbiamo riconosciuto un contributo di 2milioni e mezzo per l’acquisto di capannoni per dare organicità al Carnevale di Massafra, perché non sia solo folklore e cultura, ma offra spazio a una filiera della cartapesta e rafforzi un evento che può diventare anche veicolo di sviluppo turistico».
Un bando afferrato per i capelli.
«Per le zone ad Alto rischio ambientale: stava per scadere un importante bando di finanziamento di Invitalia: abbiamo chiesto ed ottenuto una proroga, ora 30milioni di euro saranno investiti per otto progetti a fondo perduto. E tanto altro ancora».
Un tema particolarmente a cuore ai tarantini, l’industria siderurgica. Potrebbe essere argomento per un prossimo incontro con Mino Borraccino, assessore regionale allo Sviluppo economico. Gli rinnoviamo l’invito nei nostri studi.