Paolo Castronovi, vicensindaco e assessore
Lusingato dall’incarico attribuitogli dal sindaco Rinaldo Melucci, ha delega a Risorse umane e Società partecipate. Vorrebbe imprimere una svolta con nuovi piani assunzionali. «Abbattuti i paletti del dissesto, stiamo rinforzando la Polizia locale. C’è carenza di personale, ma trovate le risorse economiche proseguiremo attingendo alle graduatorie scaturite dai concorsi»
Paolo Castronovi, assessore a Risorse umane e Società partecipate, nonché vicesindaco. Al di là del ruolo istituzionale, sostituire cioè il sindaco, la nomina che gli ha riconosciuto il primo cittadino di Taranto, Rinaldo Melucci, è un’attestazione di stima.
«Detto che istituzionalmente il vicesindaco è colui che in assenza del sindaco si assume le identiche responsabilità del primo cittadino, al momento di assegnarmi l’incarico di vicesindaco, il primo cittadino si è compiaciuto per responsabilità e impegno da me profusi nell’esperienza di assessore alle Risorse umane e agli Affari generali. In particolare, mi ha riconosciuto la capacità nel mediare con associazioni di categoria e sindacati, compito sicuramente utile in questo momento alla Giunta della quale mi onoro di far parte».
Il suo vissuto, l’impegno prima di entrare in Giunta.
«Dopo aver concluso un primo ciclo di studi, ho iniziato a lavorare all’interno dello stabilimento Ilva, dove ho lavorato per undici anni; è stato in quell’ambito che ho cominciato a coltivare la passione per l’attività sindacale con una delle sigle riconducibili al Comitato aziendale europeo; ho successivamente continuato l’esperienza sindacale nel Sunir – sindacato degli inquilini – per proseguire come responsabile del personale di punti-vendita di un nota azienda presente in tutta la Puglia; lì ho fatto esperienza interfacciandomi con il personale, stavolta dalla parte datoriale; il sindacato, nel frattempo, mi aveva dato modo di fare patronato ed esperienza a difesa anche di quanti non lavorano. Grande esperienza quella nel patronato, è lì che comprendi quale sia il reale bisogno della gente: incontri il pensionato che chiede di essere seguito nelle pratiche quotidiane, ma anche chi, purtroppo, non ha risorse economiche per fare la spesa e devi impegnarti nel trovare soluzioni».Il ruolo di assessore di Paolo Castronovi.
«Con la delega alle Risorse umane ho potuto comprendere le difficoltà esistenti all’interno dell’Amministrazione causa carenza di personale: esistono norme che si incrociano, pertanto quando c’è bisogno di unità lavorative in un determinato settore c’è sempre un motivo che rimanda in avanti la necessità di completare un organico con nuove assunzioni».
Senza entrare nel merito della gestione e della delega alla Polizia locale, ruolo fra l’altro ricoperto con impegno dall’assessore Gianni Cataldino, Taranto ha grande carenza di vigili urbani.
«Ribadito che è complicato assumere in qualsiasi comparto, non solo in quello della Polizia locale, come Amministrazione abbiamo ereditato una situazione economico-finanziaria problematica a causa del dissesto; questo status ci obbligava ad attenerci a precise disposizioni nel formulare piani assunzionali; lo scorso anno, con l’uscita formale dal dissesto, questo criterio è stato in qualche modo azzerato: a proposito della Polizia locale, sono state fatte le prime assunzioni, tredici fino ad oggi, da una graduatoria scaturita da un bando di concorso indetto dalla Pubblica amministrazione; una volta trovate le risorse economiche, la Giunta delibererà per nuove assunzioni entro fine anno».Taranto, il punto di vista da cittadino e amministratore.
«Come molte altre città, anche Taranto vive le sue contraddizioni: da un lato un certo benessere, dall’altro una povertà palpabile; esempio banale, visto che me ne sono occupato in queste ore: cittadini chiedono la pulizia dei cassonetti, ne fai installare anche di nuovi, dopo mezz’ora qualcuno gli dà fuoco; Taranto, dunque, città particolare e complicata: di certezze non ne ho mai avute, ma da amministratore con questa Giunta cerco di dare delle risposte. In qualità di cittadino, osservo che il sindaco e i suoi assessori stanno svolgendo un buon lavoro; le intenzioni sono quelle di “ribaltare” la città: i risultati non possiamo vederli dall’oggi al domani, anche se già nei prossimi mesi potremo assistere ai primi risultati positivi».
Ultima domanda. Assessore alle Risorse umane e Società partecipate, la cosa a cui tiene di più di altre.
«La svolta occupazionale nel Comune di Taranto. Ho personalmente constatato le difficoltà degli impiegati a causa della carenza di personale; se riuscissi a imprimere una svolta a una domanda tanto insistente quanto legittima, per me sarebbe una grande soddisfazione».