Quelle costruzioni “a cono” che tanto piacciono agli stranieri

Da investimento per le vacanze a business immobiliare. Come è cambiata la prospettiva di quella costruzione contadina. Da ripostiglio per le attrezzature ad abitazioni per evitare tasse esagerate. Non vi fidate di chi non è “mastro trullaro”. Giovani artigiani crescono…

 

L’estate sta finendo. Pare ci sia ancora un colpo di coda, non di quelli con punte di caldo insopportabili come nello scorso luglio, princìpi d’agosto, per fortuna. Dunque, ancora nessun titolo di coda e turisti ancora lì, infilati in un trullo, comprato in tempi in cui ancora si potevano investire cifre ragionevoli, oppure preso in affitto per un mese, forse due.

Il trullo, per chi ama la serenità, che poi è tutto. Se si vuole staccare dal “logorio della vita moderna”, assicurarsi una vacanza in Valle d’Itria è uno degli investimenti più intelligenti. Così, fanno bene quei siti a suggerire a quanti sono alla ricerca di un’esperienza autentica, che metta in contatto con l’anima più antica della Puglia, suggerisca il trullo. Che poi non è un solo vano. Nel tempo, da immobile piccolo, nel quale i contadini riponevano le attrezzature di campagne, si è passato a una vera e propria costruzione che fosse più accogliente, come una “seconda casa”. Poi è intervenuto l’Unesco, che ne ha salvaguardato la bellezza e l’importanza culturale, così il trullo è diventato storia. E accoglienza.

 

 

ECCO IL SUCCESSO!

Nel tempo, queste costruzioni sono state apprezzate nelle vacanze, anche per il lusso e il comfort, tanto da essere stati indicati come la casa dei vostri sogni, almeno durante le vacanze.

L’origine dei trulli, si diceva, è legata ad un passato agricolo, fino a diventare proprietà ambìte fra i turisti che vedono in quelle costruzioni “pugliesi” non solo case per le vacanze, ma anche da acquistare, come fosse un normale investimento immobiliare.

Secondo alcuni studiosi, i trulli sarebbero stati presenti già nel Millequattrocento, anche se è nel Millecinquecento che questi hanno la loro massima espansione, grazie a un editto del Regno di Napoli che imponeva tributi a ogni nuovo insediamento urbano. L’ingegno popolare, a quel punto, spinse quanti non potevano permettersi case costose a rimediare con costruzioni che si potessero abbattere con estrema facilità. Quando il delegato del re, si racconta, stava per arrivare a riscuotere le tasse, era sufficiente togliere la chiave di volta ed ecco che le case, come d’incanto, si trasformavano in ammassi di pietre.

Ma, attenzione, un trullo può subire interventi solo da un buon mastro trullaro, antico mestiere trasmesso di padre in figlio. Oggi non è molto semplice trovare un buon mastro, anche se molti giovani volenterosi stanno riscoprendo gli antichi mestieri artigiani.

 

 

“TRULLO, DOVE SEI?”

Molto ricercati da turisti provenienti da tutto il mondo in quanto proprietà dallo stile unico, oggi i trulli sono visti tanto come casa per le vacanze e tanto come investimento, il più delle volte ricercati da acquirenti esteri, che desiderano capitalizzare la crescente domanda nel turismo nella regione Puglia.

I trulli rappresentano una scelta ideale per chi desidera trascorrere le proprie vacanze in Puglia. Migliaia sono i turisti che ogni anno scelgono di vivere le proprie vacanze in una di queste case a forma di cono. Vivere un trullo è un po’ come immergersi nella storia e nelle tradizioni dei secoli passati, a stretto contatto con la natura tranquilla della campagna pugliese, ammirando il contrasto della terra rossa con gli uliveti e il cielo di un colore azzurro profondo. Diteci voi, se non è un quadro nel quale valga la pena di finire.

I trulli vengono restaurati come fossero case-vacanza di lusso: interni eleganti e moderni, circondati da lussureggianti giardini mediterranei, rilassanti piscine private e aree di intrattenimento all’aperto. Ecco gli elementi che fanno di una comune vacanza, un’esperienza unica.