Lucia Silvestri, creative director di “Bulgari”
Ci sono voluti cinque anni, un giro fra le campagne di Alberobello. Scovata la costruzione, decadente, l’intervento per restituire il manufatto a nuova vita e goderselo. «La sera qui è magico, m piace prendere un aperitivo nel cortile e guardare il cielo pieno di stelle…», ha confessato al periodico Bazaar
E anche il trullo ha la sua griffe. Con il massimo rispetto su quelle che sono le regole da rispettare e non possono derogare a piacimento. Ci pensa una griffe importante, il braccio creativo di “Bulgari”, Lucia Silvestri, a dare al trullo quello che è del trullo: una struttura povera, pensata ai suoi primordi come il deposito degli attrezzi da lavoro di contadini e agricoltori. Sia che lavorassero la propria, sia che lavorassero la terra altrui. Per poi diventare abitazioni, da monolocale a costruzioni di tre, quattro trulli insieme. La storia è lunga, meglio tenerci sulla notizia, scovata e rilanciata dalla rivista Bazaar, anche questa una griffe, sicuramente una delle più importanti in circolazione, in Italia e all’estero.
Ma il passo indietro, prima di parlare (scrivere, è meglio…) del trullo con tanto di griffe, è comunque necessario. Dunque. Fave e cicoria, frisella olio e pomodoro. Sono solo alcune delle soluzioni veloci e da qualche tempo anche costose, nonostante gli ingredienti, buonissimi non diciamo di no, non giustifichino prezzi esagerati.
Partiamo da una soluzione, più che una cucina balisare, basica direbbero quelli aggiornati e fagocitati da internet, per introdurvi a un ragionamento molto semplice: quanto piace ormai a chiunque la Puglia?
PASSO INDIETRO
Facessimo un passo indietro, fino ad arrivare ai primi innamoramenti della nostra Penisola – ci riferiamo al Tacco d’Italia – ci accorgeremmo che il fenomeno ci è letteralmente scoppiato fra le mani, senza che avessimo il tempo di accorgercene.
Bene, qualcuno se n’è accorto, voleva investire e cementificare ovunque, senza problemi e, una volta stoppato, ha avuto il barbaro coraggio di darci dell’“ignoranti”, solo perché difendevamo la natura, il numero chiuso di turisti sui quali la nostra economia si era sempre mantenuta.
La creative director di Bulgari, Lucia Silvestri – scriveva giorni fa Bazaar – trascorre molto tempo alla ricerca di gemme eccezionali; quando lo fa, non si concentra solo sul colore e sul taglio di un gioiello ma cerca anche vibrazioni positive. «Cerco pietre che mi parlino», dice la Silvestri, quando tiene in mano una gemma speciale. Perchè riesce a percepirne l’energia e, quando sei anni fa ha visitato per la prima volta la Puglia – aggiunge sempre Bazaar – ha sperimentato immediatamente le stesse sensazioni positive. «Quando sono arrivata in Puglia – dice – ho sentito un forte legame: mi sono subito rilassata e sentita a casa». Parole sue.
AMORE A PRIMA VISTA
E’ stato dopo uno dei suoi viaggi, stavolta a Sud della capitale, dove ha casa Lucia Silvestri, a spingere prima la sua curiosità, poi a lasciarsi andare ad un fascino così contagioso: quello per la Puglia, appunto, e per quanto la circonda e ha fatto diventare questa terra proverbiale: a cominciare dai trulli. «Sarebbe bello metterci mano – abbiamo pensato noi provando per un momento a sostituirci alla creative director – sempre nel rispetto della salvaguardia di queste opere secolari».
E’ qui che la donna ha conosciuto la vita in una di queste storiche case in pietra calcarea sormontate da un tetto conico, tipiche della Puglia e che sembrano uscite da una fiaba. Pensateci, sembra davvero che i trulli siano sbucati da una favola. Il resto lo ha fatto Alberobello, patrimonio mondiale dell’Unesco. E’ di tutto questo che l’elemento di punta di “Bulgari” è rimasto affascinato, per mettersi successivamente (e personalmente) alla ricerca di un trullo perché questo diventasse finalmente tutto suo.
«ECCOLO, E’ MIO!»
Infine, eccolo finalmente: costruito nel 1600, il fatiscente trullo in pietra era fatiscente. Era, insomma, in uno stato non troppo incoraggiante, tanto da rendere complicato il restauro. I trulli, infatti, spiegavamo, sono protetti da regole severe imposte dal governo, ma la casa – finalmente – è stata completata dopo una ristrutturazione durata cinque anni.
Cinque anni, alla fine dei quali Lucia Silvestri ha finalmente tirato un sospiro di soddisfazione. «La sera qui è magico, m piace prendere un aperitivo nel cortile e guardare il cielo pieno di stelle e le luci della valle sottostante: qui dormo molto bene, nessun rumore, solo qualche cinguettio di uccelli». «Non potete immaginare quanto ci sia da scoprire in questa regione», confessa a Bazaar. Confessa alcuni dei suoi luoghi preferiti per il fine settimana: Martina Franca, per la sua architettura barocca; Ostuni, conosciuta come la Città Bianca, per il suo meraviglioso mercato dell’antiquariato; i chilometri di spiagge di sabbia bianca della Puglia. Benvenuta a casa.