Da lunedì 11 gennaio, lo distribuiranno milleduecento farmacie

Cosa sono e come funzionano questi minuscoli strumenti per combattere il Covid-19. Assegnati ai nuclei familiari con un membro affetto da patologie respiratorie. Insieme, Società italiana di pneumologia e Federfarma.

 

A partire da lunedì 11 gennaio, trentamila “saturimetri” saranno distribuiti gratuitamente nelle farmacie ai nuclei familiari al cui interno vi sia un membro affetto da patologie respiratorie. Lo ha annunciato all’agenzia giornalistica Ansa, Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts). L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Federfarma e coinvolge 1.200 farmacie in tutta Italia. L’obiettivo è anche di prevenire le complicanze gravi legate a Covid-19, particolarmente pericolose per pazienti, si diceva, affetti da problemi respiratori.

 

COS’E’ E COME FUNZIONA

Il “saturimetro” è uno strumento molto semplice da usare. Questo particolare aggeggio di minuscole dimensioni permette di valutare la saturazione di ossigeno dell’emoglobina presente nel sangue arterioso periferico (definita “SpO2”) e, contemporaneamente, consente di misurare la frequenza cardiaca del soggetto. Detto anche pulsiossimetro o ossimetro, consente in pratica di misurare e monitorare il grado di saturazione di ossigeno nel sangue anche stando a casa.

Il “saturimetro” è un dispositivo che dispone di uno schermo LED e, una volta acceso, basta inserire il dito nello strumento: il led illuminerà la parte centrale dell’unghia e dopo qualche secondo viene letta e indicata la saturazione di ossigeno e la frequenza cardiaca.

Il principio di funzionamento su cui si basa il “saturimetro” è quello della spettrofotometria. Proprio la saturazione di ossigeno nel sangue è un indice ematico che permette di stabilire il grado di funzionalità respiratoria dell’individuo.

 

SATURAZIONE E VACCINI (SECONDA DOSE)

Quanto ai valori della saturazione, quando questi sono superiori al 95% sono da considerarsi normali. Se il paziente presenta valori inferiori al 95%, si è in presenza di una condizione di ipossiemia. La situazione è definita grave quando i valori sono uguali o inferiori all’85%. In questo caso bisogna avvertire il medico. L’uso del saturimetro, nel caso di pazienti con Covid-19, è fondamentale per valutare la funzionalità respiratoria, il cui peggioramento può legarsi a gravi complicanze dell’infezione da SasrCov2.

«In Italia resta, al momento, l’indicazione di effettuare la seconda dose, ovvero il richiamo, del vaccino Pfizer-BioNTech dopo 21 giorni dall’inoculazione della prima. Ciò sulla base delle attuali indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa e degli studi disponibili», ha concluso Richeldi, parlando di vaccini.