Grave episodio di razzismo in una gara di calcio

Durante Atalanta-Fiorentina, dalla curva della squadra di casa un coro offensivo nei confronti di Rocco Commisso, presidente della squadra ospite. Non gli perdonano, evidentemente, le origini calabresi e l’aver fatto fortuna negli Stati Uniti. Il successo con una catena di tv via-cavo e l’orgoglio di sentirsi italiano. Duro comunicato della società viola: «Negli Stati Uniti, da italiani emigranti, abbiamo combattuto il razzismo e tenuto alto l’onore del nostro Paese: ora gli organi preposti prendano misure severe»

stadium-2791693_960_720Il razzismo su qualsiasi latitudine è inaccettabile. Quando poi è fra connazionali e per giunta declinato su un campo di calcio, l’episodio di intolleranza è ancora più esecrabile. E’ successo nella gara Atalanta-Fiorentina, gara vinta di stretta misura dai padroni di casa. Durante la gara dalla curva della Dea si è alzato un coro contro Rocco Commisso, calabrese, a dodici anni emigrato negli Stati Uniti dove ha fatto fortuna con una enorme catena di tv via-cavo, patron della squadra viola: «Commisso terùn». Commisso terrone. Cori stupidi contro il presidente della squadra ospite, etichettato come «terrone», qualcosa che nella testa dei bergamaschi una volta pronunciato deve dare un senso di liberazione. Bello, secondo loro, dare del «terùn» a un meridionale. Deve essere una grande soddisfazione, specie se si è in tanti e l’oggetto del pesante sfottò non può difendersi da un’accusa che, poi, dovrebbe inorgoglire chi è del Sud, specie chi ha fatto onore al nostro Paese, tutto.

Ma tant’è, si dice, ecco che la tifoseria bergamasca, una delle più passionali in Italia, esce fuori dal seminato. Quel tifo che ha spinto la squadra allenata da Gasperini ad un meritato primo posto, ad un certo punto sbarella. Molla la squadra che sta vincendo e dedica le sue attenzioni al presidente Commisso. Ci sarà anche del livore, magari anche contro un’altra delle tifoserie italiane “calde”, quella viola, ma crediamo non sia il momento storico per rovesciare all’interno di un perimetro di gioco una cattiveria gratuita che con il calcio e, in buona sostanza, con lo sport non ha nulla a che fare. Il momento storico è quello di un Paese che avverte la crisi della guerra fra Russia e Ucraina. Un malessere che si sta abbattendo sull’Italia con bollette che fanno chiudere centinaia di aziende e attività e mettendo per strada decine di migliaia di famiglie che di punto in bianco si trovano senza uno stipendio.

NO AL POPULISMO, PERO’…

Non vogliamo fare populismo, ma se anche nel calcio si ponesse un freno, la partita nascesse al primo e finisse all’ultimo minuto con applausi per vincitori e vinti, di questi tempi ripetiamo, sarebbe un bel passo avanti.

I tifosi dell’Atalanta e quelli della Fiorentina – questi ultimi prepareranno una risposta nella gara di ritorno, perché nel calcio la storia è infinita… – diranno che ci sono altre tifoserie che ne combinano di tutti i colori e via con mille esempi: a difendere quelle gemellate ed a scagliarsi quelle contro cui esiste una vecchia ruggine.

Così i tifosi dell’Atalanta hanno pensato bene di scagliarsi contro il patron della Fiorentina Rocco Commisso, presente al Gewiss Stadium per seguire la sua squadra nella trasferta di Bergamo. Non un coro isolato, come riporta calciomercato.com, uno dei siti più autorevoli e più seguito da tifosi e sportivi di calcio. Insomma, dalla curva si è levato più di una volta il coro «Commisso terùn», ponendo l’accento, come fosse un’onta, le origini calabresi dell’imprenditore italiano trasferitosi con la famiglia negli Stati Uniti.

san-siro-1940307_960_720CONTRO LE DISUGUAGLIANZE

Uno dei tanti episodi, commenta calciomercato.com, a sottolineare la lunga rivalità tra le due squadre. Una rivalità che negli anni si è fatta più accesa a causa di scontri verbali tra l’allenatore atalantino Gian Piero Gasperini e i tifosi della Fiorentina.

L’episodio maturato nello stadio dell’Atalanta ha di fatto innescato le polemiche della dirigenza viola che ha preso le difese del suo numero uno. Una nota sul sito ufficiale del club a firma del direttore generale Joe Barone, conferma la posizione della squadra gigliata che si stringe attorno a Commisso. «Abbiamo assistito ad un episodio vergognoso, non da parte di un singolo individuo ma di tutta una curva – è il commento – nei confronti di chi ha combattuto il razzismo in America ed oggi, qui in Italia, subiamo una situazione inaccettabile; non solo deve intervenire la Lega ma anche il CONI ed il Governo. Siamo disgustati e ci aspettiamo che gli organi preposti prendano misure severe: l’attenzione sul tema del razzismo deve essere a livello mondiale, non si può più fare finta di nulla».