Massimo Lopez sui social promuove a pieni voti la Città dei Due mari
«Bella la Puglia, ma del capoluogo ionico si parla sempre colpevolmente sempre poco, invece…». Bellezze esposte a vista: Lungomare, Castello aragonese, Colonne doriche, Ponte girevole, ipogei, i Delfini a portata d’imbarcazione, il Museo archeologico nazionale e gli Ori di Taranto. Lo spettacolo “Dove eravamo rimasti” con il collega Tullio Solenghi, il ricordo di Anna Marchesini
Adesso un po’ meno. Ma c’è stato un periodo, piuttosto lungo, in cui Massimo Lopez, uno degli artefici del successo di uno dei gruppi comici italiani più amati, Lopez-Solenghi-Marchesini, in estate eleggeva a “buen retiro” proprio la costa tarantina. Da Lido Silvana a San Pietro in Bevagna era un continuo avvistarlo, per giorni. Lui ci scherzava sopra, quando un giornalista di una tv piuttosto che della carta stampata, gli chiedeva di rilasciare un’intervista, anche una sola battuta. E Massimo, persona educata, gentile, provava a declinare. Concedeva le riprese, purché non insistite, poi riprendeva il relax in salsa tarantina. Non è pertanto una considerazione che ci spiazza quella che l’attore, nei giorni scorsi a Taranto, insieme a Tullio Solenghi, per una delle repliche del fortunatissimo “Dove eravamo rimasti”, rilascia ad uno dei tanti social in circolazione.
Infatti, sul suo profilo Instagram l’artista di origine marchigiana, ma romano a tutti gli effetti, si dice entusiasta dell’accoglienza riservata a lui e a Tullio Solenghi a Bari, Foggia, Lecce e Taranto. Lopez rivolgendosi ai suoi follower pone l’accento proprio sul capoluogo ionico, dopo una breve premessa: «Devo dirvi una cosa: quest’ultimo giro teatrale della Puglia è stato fantastico: accoglienza meravigliosa ovunque, a Bari, Foggia, Lecce, a Taranto: città una più bella dell’altra, ma a Taranto abbiamo ricevuto un affetto davvero speciale dal pubblico; di questa città, e non lo dico per piaggeria, si parla sempre troppo poco». Parola di Massimo Lopez, che chiosa: «Quindi questa Puglia bisogna frequentarla un po’ di più».
TARANTO, LA PUGLIA…
Ovviamente, non solo i pugliesi, o i tarantini, beneficiati da tanto affetto inatteso, sottoscrivono, invadono il suo profilo condividendo le bellezze del luogo, di una città, Taranto, di cui per tanti anni, anche a sproposito, si è parlato solo di un’industria inquinata e inquinante. Quando le bellezze della Città dei due mari, sono esposte a vista: il Lungomare, il Castello aragonese, le Colonne doriche, il Ponte girevole, gli ipogei, i Delfini a portata d’imbarcazione, il Museo archeologico nazionale che custodisce gli Ori di Taranto, i tesori della Magna Grecia. Il MArTa (acronimo di Museo archeologico di Taranto) è uno dei musei più visitati e attivi con numerose iniziative a settimana mai registrate in altri siti custodi della storia del nostro Paese.
Ma torniamo per qualche istante e Lopez e Solenghi, i due attori che hanno ripreso un repertorio infinito, a suon di sketch, brani musicali e contributi video. Perfino una lectio magistralis, trovandosi in una città che sprizza cultura millenaria, con un Lopez “strappa-applausi” che per qualche minuto veste i panni del critico Vittorio Sgarbi, a seguire un omaggio all’avanspettacolo, un divertente confronto tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Bergoglio, e un momento musicale toccante, dedicato ad una indimenticabile e sfortunata Anna Marchesini.
…SPETTACOLO INFINITO
«Filo conduttore dello spettacolo – hanno spiegato i due comici – è una chiacchierata tra amici, una sorta di famiglia allargata che collega i vari momenti di spettacolo». “Dove eravate rimasti”, domanda. «A casa, come tutti, per tanto di quel tempo a causa della pandemia: starcene lì, avevre una sensazione di impotenza ci ha fatto venire prima una voglia di reagire, poi una grande voglia di ricominciare: “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show”, il nostro spettacolo precedente, era andato così bene che volevamo tornare con uno show che avesse uno stile simile sotto certi aspetti, ma con contenuti nuovi, così ci siamo messi al lavoro».
Massimo Lopez e Tullio Solenghi, lo spettacolo in due battute. «Personaggi nuovi, il duetto Mattarella-Bergoglio, la lectio magistralis di Sgarbi, un omaggio all’avanspettacolo, la rivisitazione delle favole con il “politicamente corretto” o “scorretto” cui ci siamo abituati ma che riusciamo a ribaltare scatenando risate e complicità del pubblico, e poi un atto dovuto, fatto con cuore e grande emozione: un momento musicale dedicato alla nostra indimenticabile Anna Marchesini: divertimento ed emozione insieme, e questo il pubblico lo ha avvertito in pieno: ce ne siamo accorti e ce ne accorgiamo ogni sera, dalle risate, dagli applausi, ma anche dai silenzi che raccontano la grande emozione».