Lunedì 12, arriva Giuseppe Conte con sette ministri
Il premier inaugura la nuova sede universitaria del capoluogo jonico. Presenti Speranza, Provenzano, Manfredi, Guerini, Patuanelli, Costa e De Micheli, e Turco, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Sopralluogo nell’area del cantiere in cui sorgerà il nuovo ospedale San Cataldo. Sottoscrizione di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), sull’insediamento del gruppo Ferretti (area dell’ex Yard Belleli) e tra Marina Militare ed Autorità di sistema portuale del Mar Jonio. La sede, ex Banca d’Italia, accoglierà i primi 60 studenti iscritti
Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri, lunedì 12 ottobre sarà a Taranto insieme a 7 ministri, per l’inaugurazione del corso di Laurea in Medicina nell’ex sede della Banca d’Italia. Fra gli altri impegni tarantini, un sopralluogo nell’area del cantiere in cui sorgerà il nuovo ospedale San Cataldo, e la sottoscrizione in Prefettura di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per Taranto.
Gli Stati generali per l’istituzione di una Università autonoma nel capoluogo jonico si erano tenuti nei giorni scorsi in Prefettura, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mario Turco, del Prefetto di Taranto, Demetrio Martino, e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Presenti, nell’occasione, anche Loreto Gesualdo, presidente della Scuola di Medicina; Cosimo Tortorella, coordinatore della stessa Scuola; Stefano Rossi, direttore della Asl di Taranto, Stefano Rossi; Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto; Luigi Sportelli, presidente della Camera di Commercio di Taranto; Giovanni Gugliotti, presidente della Provincia; Elio Sannicandro, responsabile di Asset-Puglia. Sono intervenuti in videoconferenza, il presidente “Anvur”, Antonio Uricchio, il rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini, e del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino.
L’incontro fra gli Stati generali per l’istituzione di una Università autonoma nel capoluogo jonico si sono svolti in Prefettura, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mario Turco, del Prefetto di Taranto, Demetrio Martino e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; oltre che del presidente della Scuola di Medicina, Loreto Gesualdo, del coordinatore della stessa Scuola, Cosimo Tortorella, del direttore della Asl di Taranto, Stefano Rossi, del sindaco Rinaldo Melucci, del presidente della Camera di Commercio di Taranto, Luigi Sportelli, del presidente della Provincia Giovanni Gugliotti e del responsabile di Asset-Puglia Elio Sannicandro. In video conferenza: il presidente “Anvur”, Antonio Uricchio, il rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini, e del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino.
MOMENTO STORICO
E’ un momento molto importante, a livello istituzionale come per la Città dei Due mari, non solo per la facoltà di Medicina di Taranto, una realtà insieme al corso di studio e agli studenti già sono iscritti, ma per l’idea più ampia e complessiva di una vera e propria Università di Taranto. Un salto di qualità che la Regione Puglia sta seguendo con massima attenzione e che costituisce un punto di arrivo importante per una città che, attraverso la formazione di eccellenza, può riprendere il suo ruolo di città guida del Mediterraneo e soprattutto uscire dalla monocultura dell’acciaio, che deve avere proprio nella facoltà universitaria di Taranto una concreta alternativa.
Da sottolineare il grande risultato raggiunto nella strutturazione in tempi record (meno di tre mesi dalla acquisizione dell’immobile da parte della Regione) della nuova prestigiosa sede del corso nella ex sede della Banca d’Italia. Il progetto, è stato detto nel corso dell’incontro, mira a rendere questo investimento fondamentale per questa città e il suo territorio, in vista di una sede Universitaria autonoma.
Per raggiungere questo traguardo sarà necessario investire su sostenibilità e caratterizzazione della cosiddetta “offerta”, così da non creare concorrenza tra le realtà della stessa regione che nel caso della provincia esporta 12 mila studenti (che si recano in altre sedi, evidentemente lontane).
Come è possibile raggiungere questo risultato di lungo periodo. Creando un tavolo tecnico sotto la regia del governo che ne individui il percorso. Questo l’impegno da parte del Governo, cui ha risposto la regione attraverso le parole del suo presidente che ha spiegato che insieme la Regione è pronta a fare la sua parte, così come è disponibile a qualsiasi investimento che consenta la creazione di una quarta Università in Puglia.
SESSANTA ISCRITTI
Si è parlato anche di un cronoprogramma per raggiungere questo traguardo. Ciò potrebbe essere possibile con la creazione di un percorso condiviso con tutte le università pugliesi che abbia l’obiettivo della sostenibilità. Dunque l’avvio di tavolo tecnico per la costituzione del piano scientifico e per la individuazione delle risorse necessarie per i primi tre anni.
A conclusione dell’incontro, l’intervento del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. «Sono grato a nome di tutti i tarantini – ha dichiarato il primo cittadino – della sintonia e degli sforzi che tutte le Istituzioni stanno assicurando per la crescita della nostra università. Adesso siamo disponibili ad un tavolo tecnico per ricercare sostenibilità e vocazioni del progetto per la sede di Taranto, ma sul linguaggio e gli obiettivi ultimi non ci possono più essere equivoci e l’Amministrazione comunale intende assumere l’autonomia della nostra università come uno dei temi fondamentali per il futuro della comunità ionica. È ormai una battaglia di civiltà e dignità per Taranto».
Nella sede della ex Banca d’Italia il corso accoglierà i primi 60 studenti iscritti, la struttura è stata trasformata in un modello all’avanguardia con laboratori e tecnologie di ultima generazione in campo medico.