“Pluto”, da oggi le riprese del “corto” diretto dal tarantino Ivan Saudelli

Gianmarco Tognazzi fra i protagonisti. Prodotto da Clickom srl e Programma Sviluppo, vincitore del bando “Apulia Film Fund”. «Felici che finalmente il grande lavoro di preparazione fatto in questi mesi stia per confluire sul set, soddisfatto che possa prendere vita a Taranto, la mia città», dice il regista. 

Sono iniziate questa mattina le riprese del cortometraggio “Pluto”, scritto e diretto dal regista tarantino Ivan Saudelli, un’opera che vede, fra gli altri, la partecipazione di Gian Marco Tognazzi, protagonista, fra gli altri, di “Ultrà”, “Una storia semplice”, “Romanzo criminale”, “Le ultime 56 ore” e “Il Ministro”.

“Pluto”, prodotto da Clickom srl e Programma Sviluppo, è risultato vincitore del bando “Apulia Film Fund” promosso nel 2020 dalla Fondazione Apulia Film Commission. “Pluto” è la storia di Igor, quarantenne disoccupato che cerca di sopravvivere soprattutto alla vigilia della nascita di una figlia, nata dalla relazione con Giulia conclusasi qualche mese prima. Un giorno viene convocato da una importante multinazionale (“Pluto Corporation”) che attraverso il suo vertice, Viktor, interpretato appunto da Tognazzi, lo mette davanti alla più grossa decisione della sua vita, un bivio senza ritorno.

Taranto vecchia 2 - 1

PLUTO, IL CANE DI BORIS…

Con lui ci sarà anche Pluto, il cane di Boris, il defunto figlio di Viktor. Ma perché proprio Igor? Cosa rappresenta il cane Pluto e cosa lo porta ad affrontare questa terribile situazione con apparente passività? Una serie di punti interrogativi che si accavallano e si sviscerano in una storia di sacrifici estremi ai limiti dell’assurdo, portando lo spettatore a ricostruire gli eventi scavando nel passato dei protagonisti.

Da lunedì 8 febbraio, dunque, una nuova troupe cinematografica è al lavoro in città e in provincia. Una squadra di professionisti, composta anche da eccellenze pugliesi: dal regista, Ivan Saudelli, allo scenografo, il martinese Vito Zito, fino alla truccatrice Giorgia Melillo. «Siamo felici – dice Saudelli – che finalmente il grande lavoro di preparazione fatto in questi mesi stia per confluire sul set, ancora più soddisfatto che Pluto possa prendere vita a Taranto, la mia città» .

Dopo la laurea a Roma, Saudelli è tornato a casa, nel capoluogo ionico, dove ha iniziato a lavorare ad una trilogia antologica che a distanza di anni sta per raggiungere il suo completamento. «Tutto – prosegue Saudelli – è cominciato nel 2010 con “Overture”, un lavoro distopico sull’industria e quindi sulla realtà strettamente tarantina; il secondo passo è stato “Icaro”, nel 2013, e ora , grazie a Clickom e Programma Sviluppo, ci apprestiamo finalmente a realizzare l’ultimo capitolo in un territorio che offre bellezze capaci di diventare valore aggiunto nella nostra storia» .

 

BIBLIOTECA, PAOLO VI, IL SET

Sono diverse, infatti, le location individuate da Saudelli per ambientare questo racconto che ha il sapore allo stesso tempo territoriale e futuristico. Dalla biblioteca «Acclavio» alla Circummarpiccolo, fino all’Incubatore ASI al quartiere Paolo VI. Alcune scene saranno infine girate nello stabilimento “Leonardo” di Grottaglie: negli ultimi mesi, infatti, sono stati intensi e frequenti gli incontri e i sopralluoghi durante i quali sono state individuate alcune aree dello stabilimento in grado di rappresentare in modo efficace il futuro, lo spazio e l’eccellenza ingegneristica della “Pluto Corporation”, la multinazionale rappresentata nel cortometraggio.

Tarantina, infine, è anche Clickom, la casa di produzione cinematografica che dopo l’esperienza di “Dorothy non deve morire” di Andrea Simonetti, con l’attrice Milena Vukotic, e prodotto da “10D Film”, continua a portare avanti la scelta di sostenere le eccellenze pugliesi. «Crediamo fortemente – ha spiegato Celeste Casaula, amministratrice Clickom – che il cinema e la cultura siano una delle strade da percorrere, in particolare a Taranto, per cambiare strada; crediamo nella rete tra soggetti sani e volenterosi e anche per questo abbiamo avviato un rapporto con il nuovo Spazioporto di Taranto: il futuro passa attraverso la valorizzazione delle eccellenze professionali, naturalistiche e umane del nostro territorio».