Francesco Basile, tarantino, Executive creative director di Ogilvy Italia
Lavora per una delle agenzie pubblicitarie più importanti d’Europa, studia e promuove brand italiani che fanno il giro del mondo. «Mi piacerebbe che dopo un anno di lavoro, la mia agenzia fosse soddisfatta del mio lavoro». E di quello della sua collega Lavinia Francia, che gli propone di condividere una prima campagna per Emergency. «Missione compiuta…»
Come sfondare nel campo della pubblicità, conoscendo perfettamente tutti gli step che portano a una comunicazione della quale si diventa padroni non a caso. Francesco Basile, tarantino, giovane ma con alle spalle già una solida esperienza, più che scoprirsi è stato scoperto dalla Ogilvy Italia. Lui ha mostrato di conoscere la materia, tanto da aver preso parte, oggi in modo ancora più significativo, alle campagne di brand famosi in tutto il mondo, fra questi Nutella e Campari. Due dei tanti marchi curati dall’agenzia Ogilvy che forniscono un autorevole passaporto al “made in Italy”.
Oggi, Francesco, compie un passaggio deciso in avanti. Da poco è Direttore creativo-esecutivo di Ogilvy Italia presieduta da Giuseppe Mastromatteo, presidente e chief Creative Officer. Insieme con Francesco, a rivestire sempre il ruolo di Direttore creativo-esecutivo, una brillante Lavinia Francia. E’ lei che fa scoccare la scintilla collaborativa con il primo lavoro condiviso per conto di Ogilvy: Emergency. Detto, fatto, e, soprattutto, missione compiuta.
«Abbiamo iniziato un anno e mezzo fa – dice Francesco, interpretando anche il pensiero della collega – mettendo insieme stili e background per raggiungere i nostri obiettivi comuni così da dare soddisfazione a Ogilvy». La scelta è stata sicura: non necessariamente assumere una figura esterna, bensì premiare l’impegno di chi conosce l’azienda e ha voglia di crescere con essa. Il rapporto con “Mastro”, come viene affettuosamente chiamato il presidente, non cambia. Si fa più stretto, forse.
CON I VERTICI, TUTTO OK
«Rapporto con Mastromatteo – prosegue Basile – non cambia tanto, considerando che avevamo un rapporto costante; il nostro, “Mastro” compreso, in realtà era già un terzetto per capire i progetti che stavamo affrontando: siamo una estensione in termini di testa e braccia: ogni progetto, oggi, ha sei occhi; affrontare tempestivamente domande ed eventuali problemi è più semplice».
A domanda precisa. Su quale possa essere il primo bilancio di un anno di lavoro. «Ci piacerebbe sapere – la risposta di Francesco – che il mio impegno e quello di Lavinia abbia funzionato e che la nostra agenzia sia ampiamente soddisfatta del nostro lavoro». Già copywriter e art director in Ogilvy Italia, Lavinia Francia e Francesco Basile, si diceva, sono stati nominati a inizio settembre direttori creativi esecutivi dell’agenzia.
«Bello vedere crescere talenti all’interno dell’agenzia e con essi l’energia che anima Ogilvy tutti i giorni», dice Giuseppe Mastromatteo, presidente e chief creative officer di Ogilvy Italia. «Francesco e Lavinia incarnano la visione multidisciplinare che stiamo portando avanti e hanno già dimostrato quanto questa visione possa portarci lontano», aggiunge Roberta La Selva, chief executive officer di Ogilvy.
PROFESSIONISTI SI NASCE
«Francesco Basile e Lavinia Francia sono due professionisti dal background diverso e complementare, animati dalla stessa passione e voglia di superarsi, che contribuiranno ad arricchire la visione creativa dell’agenzia e che nel nuovo ruolo sapranno portare nuova ispirazione ai team e ai clienti», ha aggiunto Mastromatteo.
I due nuovi direttori creativi esecutivi oggi affiancano proprio il presidente dell’agenzia nella guida del reparto creativo. Si interfacceranno, tra gli altri, con Armando Viale, creative director di Ogilvy Italia. Riconoscenti per l’attestato di fiducia e di stima, Francesco e Lavinia si sono detti entusiasti. «In particolare per di avere la possibilità di confrontarsi con tanti clienti di respiro nazionale e internazionale, di guidare un team ricco di capacità e di ambizione, di collaborare con tantissimi professionisti provenienti da diversi ambiti della comunicazione, di contaminare con la creatività ogni suo aspetto e ogni opportunità di business».