MA QUANTO E’ BELLO IL SALENTO?

Ancora reportage positivi dagli Stati Uniti

Il New York Times descrive il fascino della nostra terra. Le province di Taranto, Lecce e Brindisi. Le masserie, i trulli, le spiagge e il mare infiniti. Da qui in poi l’incoronazione del Tacco d’Italia come la regione più bella del mondo

ostuni-2681560_960_720Forse torniamo sull’argomento. Un po’ per compiacerci, in quanto pugliesi, ma un po’ anche per seguire reportage e cronaca sui posti più belli e incantevoli del mondo. Se, si dice, tutte le strade portano a Roma, è anche vero che molti degli indizi raccolti su internet portano alla Puglia, meglio ancora al nostro Salento.

Poi, quando a certificarne la bellezza non è un giornale locale, con tutto il rispetto per la cronaca di provincia, o un magazine che di “mestiere” promuove il turismo, un po’ qua e un po’ là, ma nientemeno che il New York Times, allora non possiamo che lasciarci andare a considerazioni entusiastiche.

“Vuoi vedere che viviamo davvero nel posto più bello al mondo?”, ci domandiamo allora. Così, fra i tanti siti che riportano, promuovono i reportage del quotidiano americano che tanti film e romanzi ha ispirato, sfogliamo l’aggiornatissimo nanopress.it, un sito nel quale trovate tutti gli aggiornamenti su qualsiasi viaggio intendiamo fare. Stavolta, la bellezza di cui si parla è praticamente sotto casa. Non abbiamo bisogno di contattare agenzie, usare card per prenotare questo o quel posto: la destinazione del nostro prossimo viaggio, non se ne abbiano a male gli invidiosi, è quella del massimo profitto con il minimo sforzo. Il Salento, si diceva.

otranto-2447733_960_720BELLEZZE MOZZAFIATO

Il nostro è un Paese bellissimo, questo lo sappiamo e non abbiamo alcuna difficoltà ad ammetterlo. Così, quando i complimenti arrivano direttamente dall’estero, conseguendo risultati straordinari come i primi posti nelle classifiche di tutto il mondo, il nostro patriottismo comincia a far palpitare il cuore: secondo il New York Times – come avevamo riportato in un altro “domenicale” – l’Italia possiede una delle regioni più belle del mondo: la Puglia.

Più in particolare, la penisola più bella al mondo è il Salento, terra tra il mar Jonio e il mare Adriatico. E’ noto a tutto il mondo, è il caso di dirlo, che la Puglia è ricca di spiagge favolose e villaggi suggestivi, ma secondo anche occhi esterni c’è tanto e tanto ancora da vedere. Il

La giornalista americana del New York Times, non ha dubbi, scrive di un territorio avvolto dalla magia, tanto da suggerire – non solo ai suoi connazionali – che trascorrere una ricca vacanza nel Salento è qualcosa da prendere in seria considerazione.

Arrivare in Salento in auto – scrive nanopress.it – fa capire quanto sia lunga la Puglia, ma arrivare alla punta del Tacco d’Italia ne vale decisamente la pena. Con la sua coltre di ulivi, i muri a secco e le acque azzurre, questa regione è davvero incantevole. Non solo il cibo, ma anche le spiagge, i villaggi e le città. In effetti, non manca nulla. Anzi, c’è qualcosa di speciale.

alberobello-3645181_960_720SCRIVE IL NEW YORK TIMES…

Ondine Cohane, è lei la giornalista del New York Times, venuto in Puglia per i suoi reportage, ma anche in vacanza – evidentemente influenzato dai suoi stessi resoconti – tredici volte volte negli ultimi quindici anni, da queste parti c’è qualcosa di magico. La giornalista, affascinata da tutto il Salento, si spinge oltre: sembra di essere su un’isola, scrive. Forse perché si è circondati da due mari, tanto che ogni giorno si può decidere da che parte andare: a seconda di come soffia il vento.

Tutto il Salento, dunque, non solo quello che affaccia sul mare, esercita grande fascino. Anche l’entroterra offre una bellezza dietro l’altra: cittadine come Nardò, Otranto, la stessa Lecce, ma anche la provincia di Taranto con Martina Franca, Crispiano, Grottaglie, Manduria, proseguendo con la provincia di Brindisi, da Locorotondo ad Ostuni, fino ad Alberobello (Bari). Masserie trasformate in resort di lusso, dimore storiche, trulli, la proverbiale ospitalità degli abitanti e il cibo delizioso. E naturalmente le spiagge, dalle Marine di Leporano, Lizzano, Pulsano e San Pietro in Bevagna, proseguendo per Porto Selvaggio, Torre San Giovanni, Castro Marina, Punta Prosciutto e i laghi Alimini. Queste le bellezze marine di cui ha scritto il New York Times.

Un Salento che offre il piacere sotto molte forme. Una regione bellissima e accogliente che sta interessando sempre più l’attenzione dei turisti stranieri, in particolare provenienti dagli Stati Uniti. Di sicuro il New York Times ha fatto il suo, ma questo ennesimo reportage deve farci comprendere quanto sia il bello di casa nostra. Tanto che sarebbe utile guardare le nostre bellezze con occhi diversi, una volta tanto come fossimo turisti in casa nostra.

«Non licenzio!»

Imprenditore salentino, nonostante il caro-bollette

«Ultima bolletta: un milione di euro!», dice Spiridione Strafino, patron di Royal Salento, fabbrica di gelati di Monteroni (Lecce). «Mandare a casa il personale? Non ci penso nemmeno, piuttosto insieme con loro penso ad una ottimizzazione dei prodotti da rimodulare sul mercato e ad adottare misure energetiche che possano abbattere i costi a quasi la metà di quanto speso finora». Infine, una riflessione: «Perché uno che dà lavoro deve pagare kilowatt pesanti rispetto al consumo casalingo?»

Foto Messaggero

Foto Messaggero

Anche Salento Royal, una delle più note fabbriche di gelato del Sud, con sede a Monteroni (Lecce) finisce nel vortice del caro-bolletta. Stavolta, però, nonostante la somma schizzi alle stelle, triplicando, se non proprio quadruplicando la spesa in fatto di energia, l’imprenditore chiamato in causa accusa sì il colpo, ma non si piange addosso. Non chiude, né tantomeno manda a casa una parte del personale. Per farla breve, non ha alcuna intenzione di licenziare.

Corre ai ripari, questo sì, ma non riduce produzione, né accompagna i suoi dipendenti alla Cassa integrazione o, peggio, al licenziamento. Del resto, l’amministratore della società, Spiridione Strafino, commenta: «Non più di qualche mese fa, con l’aumento della domanda sui gelati di nostra produzione, ho assunto una decina di nuove figure professionali: ovviamente mi sto consultando con i miei collaboratori per comprendere quali strategie assumere e in quale modo poter risparmiare e ottimizzare produzione e costi».

La notizia viene ripresa da numerosi quotidiani e agenzie, fra questi l’edizione barese di Repubblica, con un articolo di Francesco Oliva, che descrive quanto accaduto e riporta le dichiarazioni dell’imprenditore-amministratore di Salento Royal.

BOLLETE PIU’ CHE SALATE

Tutto parte da una bolletta che ai più appare già salata. Causa “costi quadruplicati” Salento Royal ferma la produzione delle vaschette di gelato. Ma l’imprenditore Strafino, spiega Repubblica, non si arrende: «Stiamo realizzando un impianto fotovoltaico e a breve disporremo di un impianto di produzione di energia con grossi gruppi elettrogeni a gasolio: in questo modo risparmieremo il 40% sul costo attuale dell’energia».

Royal, l’azienda salentina produttrice di gelati, riprende l’agenzia Ansa, quest’anno ha pagato una bolletta da un milione di euro per l’elettricità, a differenza dei 300mila euro circa spesi negli anni scorsi per la stagione lavorativa che va da febbraio ad agosto. L’argomento che polarizza l’interesse dei lettori, evidentemente, è la serie di dichiarazioni rese da Spiridione alla stampa, che insiste sulla sua tesi. «Chiusura impensabile; licenziare, poi, è una cosa che non esiste», l’imprenditore ha deciso di puntare sul fotovoltaico e mettere temporaneamente da parte il gelato in vaschetta continuando a produrre formati meno “energivori” e “più remunerativi” dal punto di vista dei costi.

«Il costo dell’energia destinato a crescere dice l’imprenditore – lo ritengo un’anomalia: per la mia casa lo pago 0,26 centesimi a kilowatt; domanda: “perché un imprenditore che dà lavoro e distribuisce ricchezza deve pagarlo quattro volte tanto?”». «Gli altri anni – dichiara all’agenzia Ansa – il costo energetico incideva per il 5%, quest’anno è arrivato al 18-19%: non sempre si riesce a recuperare, è una guerra continua. Per la prima volta siamo dovuti intervenire per ritoccare i costi di alcuni prodotti siamo stati costretti a ritoccarli, mentre il costo della nostra vaschetta è sostanzialmente invariato dal 1984: costava 3.700 lire e oggi costa 1 euro e 90 centesimi».

Foto Telebari

Foto Telebari

«LlCENZIARE, NEMMENO PER SOGNO!»

Si diceva, che anziché licenziare, l’imprenditore ha pensato di ottimizzare i costi energetici della sua fabbrica di gelati, dedicando gli sforzi della sua azienda (cinquantadue dipendenti) alla produzione di gelati mono porzione, meno «energivori» delle vaschette.

In attesa degli aiuti dello Stato, la “Royal” ha inoltre intrapreso la realizzazione di un impianto fotovoltaico ed uno di produzione di energia con gruppi elettrogeni a gasolio, che consentiranno di risparmiare il 40% sul costo attuale dell’energia.

«Il latte e lo zucchero hanno subito l’ennesimo aumento a giugno – spiega ancora a Repubblica Strafino – i produttori di biscotti (dunque, farina, olio) dal primo ottobre aumenteranno i prezzi del 29%». Dal Governo, poi, non arriverebbero le risposte che si attendono da tempo. Anche troppo: «Facciamo esclusivo affidamento – conclude l’imprenditore salentino – stiamo realizzando un impianto fotovoltaico e a breve disporremo di un impianto di produzione di energia con grossi gruppi elettrogeni a gasolio: in questo modo risparmieremo il 40% sul costo attuale dell’energia». E noi? Tifiamo Salento, Strafino e per tutti gli imprenditori virtuosi che invece di demoralizzarsi a causa di queste pesanti docce fredde, riflettono e partono con un contrattacco virtuoso. E, soprattutto, facendo tesoro dei suggerimenti dei collaboratori e senza licenziarne uno che sia uno.

“Vènghino, signori, vènghino!”

Puglia, star dell’estate

Dal Salento alle spiagge e al mare di Taranto. Quanto costa un soggiorno. Mete ambite e prezzi, contenuti rispetto a località che non offrono lo stesso appeal. Qui i più bei posti, la migliore tavola. Una prima top ten dei luoghi più affascinanti e qualche suggerimento. Ma fate presto, l’estate è dietro l’angolo

“Vènghino, signori, vènghino!”. Si sa che per il sensale di una volta, la declinazione dei verbi non è il suo forte. Un po’ fantozziano, il richiamo più in uso nelle fiere di una volta, ci serve solo per introdurre un argomento che, come sapete, ci sta particolarmente a cuore: le vacanze. Specie se queste in qualche modo coincidono con la nostra regione.

Dunque, la Puglia, da anni, si conferma come uno dei posti più belli d’Italia. Ma spingiamoci anche oltre: del mondo. Non vogliamo tornarci su, ma negli Stati Uniti una delle riviste e dei quotidiani americani più autorevoli negli ultimi tre anni hanno incoronato proprio la Puglia come la regione più bella del mondo.

La Puglia anche quest’anno si candida come meta ideale per le vacanze. Il top, le spiagge e il mare di Taranto e il Salento che, come sempre registra cifre pazzesche quando il turista intenzionato a “scendere” al Sud cerca in affitto case-vacanze.

E anche stavolta è boom di richieste. Stavolta a confermare come il Salento sia la meta più ambita degli italiani, e non solo come vedremo, è “Holidu”, motore di ricerca per case e appartamenti vacanza d’Europa, che con Summer Price Index 2022 ha realizzato una classifica dei luoghi più belli e ricercati in Puglia, con disponibilità e prezzi medi delle case vacanze.

Foto blog-it.hotelsclick.com

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HOLIDU, UN MOTORE DI RICERCA…

Dunque, in questa speciale classifica lo studio indica le trenta destinazioni della Puglia più “cliccate” in tutti i mercati in cui il portale è presente (pertanto non solo per l’utenza italiana) con l’elenco di soggiorni fra l’1 giugno e il 30 settembre di quest’anno.

Secondo lo studio del motore di ricerca “Holidu”, al primo posto troviamo Gallipoli, regina incontrastata fra le case-vacanza, con un prezzo medio di 244 euro a notte. A seguire Otranto (230 euro a notte), Ostuni (212 euro), Torre dell’Orso (211 euro) e Porto Cesareo (234 euro). Infine, ma non ultima, Trani (124 euro).

Gallipoli viene indicata come simbolo della movida estiva salentina. In questa speciale classifica precede Otranto e Ostuni a completare il primo terzetto, cui seguono Torre dell’Orso e Porto Cesareo. A seguire, Pescoluse, Vieste, Monopoli e Bari, nono posto, con Lecce ad una incollatura, che chiude la Top 10 proprio al decimo posto.

Foto travel.thewom.it

Foto travel.thewom.it

…SAN PIETRO E MARUGGIO

Ma, attenzione: non è solo Gallipoli tra le località più care. La località più costosa in fatto di case ed appartamenti vacanze, stando sempre al motore di ricerca interpellato, è San Pietro in Bevagna, vicino Maruggio (Taranto): 261 euro a notte, a precedere la stessa Maruggio con 250 euro a notte. Leuca, Porto Cesareo e Otranto registrano 230 euro a notte, mentre la sempre affascinante Polignano a Mare si attesta su una media di 220 euro a notte.

E veniamo alle più economiche che superano, però, i cento euro a notte: Bari e Taranto, per esempio, con 134 euro e Trani con 124 euro. Con Brindisi che “chiude” a 120 euro in media a notte. Sempre secondo il motore di ricerca internazionale “Holidu”, al momento risultano avere disponibilità di alloggio: San Foca, Otranto e Torre Vado con oltre il 60%. Sotto il 50%, Martina Franca e Torre dell’Orso. Appena sotto il 40%, troviamo Vieste e Rodi Garganico, con un 30%, mentre le star della provincia di Taranto con vista-mare restano le Marine di Pulsano e Maruggio con il solo 25% di alloggi ancora prenotabili. Ma occorre fare presto, altrimenti fra motori di ricerca, siti, social e passaparola si rischia di trovare un cartello con su scritto “sold out”. E l’estate è alle porte.