Gabriella Ficocelli, assessore a Servizi sociali e Integrazione

«Convinta dal sindaco Rinaldo Melucci. Avverto la sofferenza della gente, chiede sostegno economico e una casa. Lavoriamo per gli anziani e per i giovani, centri di aggregazione e corsi di formazione. Dalla parte delle donne deboli, con orientamento a servizi sconosciuti, rapporti con tribunale e Asl»

Un assessorato che ci sta particolarmente a cuore, perché dalla parte dei deboli, è sicuramente quello ai Servizi sociali che fa il paio con l’Integrazione. Da poche settimane Gabriella Ficocelli, un passato nello stesso ruolo nell’Amministrazione del Comune di Pulsano, ha assunto una delega che in una città in sofferenza come quella di Taranto rappresenta un assessorato delicato, di “prima fascia” oseremmo dire.

Con il neoassessore a Servizi sociali e Integrazione, Ficocell partiamo proprio da un impegno non indifferente appena assunto. Una decisione non semplice.

«E’ una decisione che ho assunto con grande senso di responsabilità. Un ruolo importante, al di là dell’aspetto istituzionale, considerando che è lo stesso primo cittadino a rispondere della Giunta, lo ha avuto il sindaco. E’ stato Rinaldo Melucci, infatti, a chiedermi se avessi voluto far parte della sua squadra.

Accettato l’incarico, ho avuto modo di verificare come i Servizi sociali vantassero dirigenza, organizzazione e programmazione già avviata. Merito dell’Amministrazione ed evidentemente di chi mi ha preceduta in questa attività. Certo, facciamo i conti con il sovraccarico di lavoro, la carenza del personale, parte del quale a breve andrà in pensione. Ma detto questo, faremo un piano organizzativo con il quale proseguire l’attività in modo ragionato».FICOCELLI - Copertina 2Verso quale direzione ha mosso i primi passi?

«All’interno della progettazione e, in particolare, nel potenziamento di due progetti. Abbiamo, infatti, partenariato il Progetto marea, che dovrebbe beneficiare del finanziamento di bonifica per il Sud e che riguarderà i ragazzi dai dieci ai quattordici anni che muovono i primi passi in Città vecchia e al quartiere Tamburi. Un altro progetto, quello per gli ex detenuti, introdotti nel sociale attraverso un percorso di formazione e, successivamente, in ambito lavorativo».

Tribunale dei minori, Centri diurni, Case-famiglia, Centri per disabili e anziani, Sportello violenza sulle donne. Ma davvero le bastano 24 ore al giorno?

«Ce le facciamo bastare, mi sento affiancata da una struttura forte. Una delle prime visite l’ho fatta al Tribunale dei minori, dove ho incontrato il presidente Bina Santella, che ha confermato alta professionalità e sensibilità nel ruolo da lei rivestito. Nel corso dell’incontro mi ha manifestato massima collaborazione.

Ho visitato il Centro antiviolenza esistente all’interno di una sede Asl, fra via Campania e via Dante: la donna viene accolta da un’associazione presente tutti i giorni all’interno della struttura: massima disponibilità da parte del personale nel dare consigli in tema di ginecologia, formazione per il parto, allattamento e nel suggerire corsi personalizzati».

Continuità rispetto al passato?

«Faccio tesoro del lavoro di chi mi ha preceduto. Ognuno evidentemente ha il suo modo di operare, mi rapporterò con il vicesindaco Paolo Castronovi, che ha la delega anche alle Risorse umane. Insieme faremo il possibile per implementare la macchina amministrativa. A breve faremo riferimento a un finanziamento regionale che ci permetterà di contare su dodici nuove assistenti da inserire all’interno del nostro gruppo di lavoro perché il Segretariato sociale abbia maggiore rilievo e attenzione».FICOCELLI Articolo 02Il suo inserimento, in breve.

«Torno sulle parole del sindaco, che mi ha prospettato l’impegno facendomi sentire subito come fossi a casa mia. Faccio naturalmente tesoro del ruolo e della responsabilità assunta nei Servizi sociali nell’Amministrazione comunale della mia cittadina, Pulsano: è lì che ho maturato la mia esperienza; normative, regolamenti e piani di zona, dunque, non sono materie nuove per me».

Volessimo avere la percezione del suo operato.

«A brevissimo. E’ prevista la consegna di due centri di aggregazione per anziani, in piazza Grassi e piazza Catanzaro, con un’associazione che si prenderà cura degli ospiti. A seguire, il progetto di mediazione familiare, e sempre all’interno del nostro servizio, un bando di gara per borse-lavoro destinato ai ragazzi fra i sedici e i ventuno anni che faranno un percorso formativo e un tirocinio di sei mesi per avere sbocchi occupazionali».

Cosa le chiedono più spesso?

«Contributi economici, una casa. L’emergenza abitativa è un tema molto avvertito. Cerchiamo di responsabilizzare l’utenza alla ricerca di appartamenti, aiutandola con contributi per gli affitti con riferimento al Canone di locazione regionale. Cerchiamo, inoltre, di accompagnare gente che invoca aiuto anche nell’orientamento ai servizi che non conoscono, dai rapporti con il tribunale a quello con l’Asl. Non nascondo che in molti casi si crea un legame familiare, di grande affetto, e questo è un aspetto importante, se non fondamentale, in un assessorato, come diceva lei, così delicato».