Samsin e i sorrisi: “il balsamo alle mie ferite”.

“Non c’è solo la guerra a rendere difficile la vita in alcune parti dell’Africa, purtroppo in alcuni casi le vecchie ruggini tra le differenti etnie diventano così forti da costringere la gente a scappare. Alcune di queste questioni non vengono raccontate dai giornali e quindi non si può capire fino in fondo il perché di un viaggio come che ho dovuto affrontare io e tanti miei fratelli”. Viene dal Ghana Samsin. Ha 26 anni ed è arrivato in Italia a maggio 2016.

Quando si racconta non mostra segni di dolore: il suo è il reportage di chi ha già dato un capitolo nuovo alla sua vita. Non ha dimenticato nulla del passato, ma Samsin ha scelto di guardare avanti. È difficile immaginare di accantonare alcuni pezzi della propria vita soprattutto quando sono particolarmente duri.

“Quello che mi ha aiutato ad andare avanti è l’accoglienza che ho trovato quando sono arrivato a Costruiamo Insieme: i sorrisi e la gentilezza con cui si rivolge lo staff è stato un balsamo per tante ferite. Credo che spesso si diano per scontate tante cose semplicemente perché sono quotidiane. Il mio viaggio, con il suo carico di sofferenza, mi ha fatto rivalutare tante semplici cose e in particolare il sorriso. Guardate non so come spiegarlo, ma dopo quei momenti in mare, in cui i volti accanto erano quasi delle maschere deformate dalla paura, ritrovare un sorriso è come una rinascita. Non so se può sembrare esagerato, ma qui a Costruiamo Insieme io sono un po’ rinato”.

Quando ha lasciato il suo paese, Samsin ha raggiunto il Niger: lavorava come aiutante muratore, ma nonostante la fatica è stato pagato solo poche volte. Ha provato a ricominciare raggiungendo la Libia, ma i rischi per chi come lui arriva da altri paesi erano troppo alti. Un giorno è stato costretto a partire ancora: “non mi è piaciuto il viaggio, ma non solo per le condizioni nelle quali l’ho affrontato, ma perché quel viaggio è un taglio con tutta una vita. Lasci gli affetti, il tuo lavoro, quello che hai costruito e non sai verso cosa stai andando. Portavo con me solo la speranza e in alcuni casi non era sufficiente. Per fortuna i sorrisi mi hanno restituito forza”.

Oggi Samsin studia la lingua italiana e cerca un lavoro: “onestamente all’inizio mi andrebbe bene qualunque lavoro: tutti dobbiamo iniziare piano piano e un piccolo lavoro mi aiuterebbe anche migliorare con l’italiano. Se proprio dovessi scegliere mi piacerebbe lavorare in campagna: ho sempre amato il contatto con la natura. Non voglio sembrare uno che ripete sempre le stesse cose, ma vivere e lavorare all’aria aperta è come guardare il sorriso della natura e, come ho detto, i sorrisi sono diventati la mia salvezza e la mia forza”.