Brindisi e Buon Natale da “Costruiamo Insieme”
Venerdì a spumante, panettone e pandoro. Alle porzioni, generose, il presidente Nicole. Alle bottiglie da stappare, Maurizio, il direttore. A Silvia, tocca il discorso di fine anno, a Patrizia spiegare…una pianta di limone. A Barbara l’organizzazione.Cin cin. Non c’è Natale senza un brindisi. Uno di quelli a spumante e panettone, o pandoro, per quanti non amano imbattersi nell’uvetta. Comunque sempre rigorosamente tagliati a fette dal presidente, Nicole, anche quest’anno poche parole e molti auspici. Al direttore, Maurizio, il compito di far saltare il tappo alle bottiglie di spumante disposte sul tavolo delle riunioni. Anche in questo caso, soluzione democratica, bollicine assicurate a quanti amano spumante secco o leggero.
Non si può dire che non ci sia organizzazione. Ci pensa Barbara, anche lei discreta, ma presente in qualsiasi decisione nell’organizzazione degli eventi all’interno e all’esterno della Costruiamo Insieme.E poi c’è Silvia Bianco. Anche quando non è al centro del brindisi, perché vuole tenere un profilo discreto, viene posta al centro dell’attenzione. Fra gli operatori più rappresentativi e, ogni anno, tocca a lei interpretare i sentimenti di presidente e direttore e trasferirli ai colleghi; facendosi portavoce, anche in senso inverso, delle emozioni che toccano il cuore degli operatori e quelli degli ospiti.
Venerdì, tarda mattinata e pomeriggio, nella sede di via Cavallotti a Taranto, è stato un bel ritrovarsi. C’erano quasi tutti. I ragazzi slegati da turni e impegno di lavoro, e gli operatori che, invece, dovevano dare continuità all’attività giornaliera.SCAMBIO DI AUGURI…
Insomma, festeggiamo con appena un metro di anticipo il Santo Natale, festa molto sentita in direzione dove non mancano sottofondo musica dal sapore natalizio, cellophane e fiocchi che servono a confezionare i “pensieri” da porre sotto l’albero. Come sempre lo scambio dei doni. Ci sono gingilli, ma anche regali che vale la pensa segnalare. Anzi, si segnalano da soli, per originalità, come una pianta di limone ben confezionata. Gli operatori l’hanno acquistata per dare un contributo a una nobile causa, quella di un’associazione di volontariato, ma anche per dare un senso a un Natale che sia di buon auspicio. Stavolta è toccato a Patrizia spiegare quest’ultimo regalo. A lei si è unita Silvia, poi è arrivata Federica e, a seguire, Francesca.
«Questa pianta – hanno detto le ragazze, alle quali si deve la straordinaria intuizione – deve essere accudita e non lasciata in un angolo, come fosse un seme che dà germogli e cresce.…DONI E PROPOSITI
Presidente e direttore non hanno parole. Sarebbe una notizia, se non fosse che l’emozione si manifesta con un sorriso e poi con un “grazie”, che potrebbe anche dire poco, ma che nell’occasione dice tutto. «E anche di più», aggiunge il presidente. «Sarebbero molte le cose da dire, ma è da qui, dal fare squadra e fare sistema che dobbiamo ripartire».
Nessun cenno, nemmeno lontano, alla politica. La vita nel CAS prosegue nella massima normalità, con quei guizzi di squadra e di socialità che in via Cavallotti incoraggiano. Far sentire gli ospiti come se fossero a casa, spiegare loro anche attraverso i simboli, come si vivano in Italia e, in particolare, a Taranto, certe ricorrenze. Come è accaduto a Pasqua, come è successo e succederà a Natale. Anche quest’anno in via Cavallotti i ragazzi hanno vissuto il Santo Natale. La banda musicale, i dolci tradizionali, il brindisi, gli auguri. E l’immancabile gara natalizia con la gara per l’albero più bello con le votazioni ai manufatti all’ultimo “like”.
Nel pomeriggio anche i ragazzi hanno voluto brindare, alzare il calice e urlare cin-cin con lo scambio di auguri. Il manifesto di speranza del Natale e di auspicio per un anno migliore, passa dal sorriso di Patrick. Si staglia dal suo volto nero che pare l’ideale di uno spot pubblicitario. E’ incoraggiante quel sorriso. Ripartiamo da qui!