Attraverso il lavoro e l’Otto per mille destinato alla Chiesa cattolica

A Cerignola inaugurata la fabbica di caramelle “Frik”. Per ora l’obiettivo è addolcire la Puglia, domani si vedrà. Tommaso, pasticciere, indica la strada da seguire, mentre Michele, ex panificatore, responsabile del lavoratorio esegue con i suoi compagni d’avventura. «Chi lavora qui spesso ha vissuto storie di esclusione», dice don Pasquale, direttore della Caritas pugliese. Destinatari ragazzi segnalati dall’Ufficio servizi sociali minori di Bari

 

Buone notizie dalla Puglia. Da Cerignola, nel Foggiano, a voler essere precisi. Una cittadina, a torto, spesso finita nell’occhio del ciclone per fatti di cronaca. Quando, invece, questo Comune si mostra virtuoso bruciando chiunque abbia solo in mento un progetto simile, è giusto parlarne. Anzi, farne un titolo – si diceva un tempo nei quotidiani – “a tutta pagina”. Cosa è ufficialmente accaduto appena qualche giorno fa? Ben, a Cerignola è nata una fabbrica di caramelle, con un indirizzo ben preciso: una piccola azienda per ragazzi con disagio sociale. Una fabbrica, per farla breve, anche se il processo ha richiesto tempo, resa possibile grazie ai fondi dell’Otto per mille destinati alla Chiesa cattolica. QAnche il nome delle caramelle ha il suo perché: si chiamano “Frik”, come “freak”, un inglesismo utilizzato per definire quanti erano ai margini, per scelta o perché posti all’angolo da una società che non faceva “prigionieri”. Il progetto si rivolge a giovani segnalati dai servizi sociali di Bari, offrendo loro un’opportunità di reinserimento sociale attraverso il lavoro.

 

 

DAL “DIRE”, FINALMENTE IL “FARE”

La fabbrica, ha riportato nei giorni scorsi l’Agenzia Ansa, è un progetto che ha come destinatari ragazzi segnalati dall’Ufficio servizi sociali minori di Bari che intraprenderanno percorsi di reinserimento sociale attraverso il lavoro. Fra quanti sono impegnati quotidianamente in questo straordinario progetto, in quanto di respiro sociale, c’è anche Michele, – segnala l’agenzia giornalistica – oggi responsabile del laboratorio, trentasei anni, trascorsi da panificatore. In questa nuova incoraggiante avventura, ha seguito (e seguirà ancora) i consigli di Tommaso, mastro pasticciere. Facendo seguito alle indicazioni di quest’ultimo, sicuramente Michele diventerà un vero esperto nella produzione di caramelle.

«È stato emozionante – dice Michele – abbiamo avuto subito la sensazione che questa caramella rappresentasse una passione che spero diventi il mio futuro e quello di tutti i ragazzi che lavorano con me». «Formare dei ragazzi che qui riescono a riprodurre le mie idee e i miei desideri – dice a sua volta Tommaso – è bello perché vedo un mio sogno realizzato da loro». «Chi lavora qui spesso ha vissuto storie di esclusione sociale. Noi offriamo loro una prospettiva diversa, permettendo di riscattarsi attraverso il lavoro», aggiunge, invece, don Pasquale, direttore della Caritas Puglia.

 

 

TENTAZIONE ALLO ZUCCHERO

Le caramelle, preparate con oli essenziali e zucchero, includono gelatina nelle varianti a pastiglia. A partire dai prossimi giorni, i prodotti saranno disponibili in quattro punti vendita della stessa Cerignola, con l’obiettivo di espandersi presto in tutta la Puglia e, perché no, oltre i confini della regione. «Chi lavora qui – riprende don Pasquale – spesso ha vissuto storie di esclusione sociale: noi offriamo loro una prospettiva diversa, permettendo di riscattarsi attraverso il lavoro». «Il nostro compito – il punto di vista di don Marco, direttore di Caritas Italia – è seminare speranza, dimostrando concretamente che una vita diversa è possibile. Ridare dignità alle persone attraverso il lavoro è il primo passo».

Infine l’intervento del vescovo di Cerignola, monsignor Fabio Ciollaro: «Che questa esperienza possa aiutarli a crescere professionalmente e a credere in loro stessi». La fabbrica di caramelle Frik non è solo un’impresa: è un segnale concreto di rinascita, una dimostrazione di come il lavoro possa trasformare vite e offrire un futuro migliore.