Undici anni, messicana, laureata in Ingegneria dei sistemi

Quoziente intellettivo superiore ad Einstein e Hawking. Sogna di lavorare alla Nasa e intanto inventa un braccialetto che registra le emozioni dei bambini. I genitori ringraziano, i compagni di classe che la bullizzavano, chiedano scusa

 

Undici anni, messicana e già una laurea nel cassetto. Anche se questo cassetto l’ha già aperto a uno dei suoi sogni: partire per gli Stati Uniti e lavorare alla Nasa. Perché quello è il sogno dei ragazzi, spesso invitati a ragionare con il mondo dei desideri. I maschietti di solito rispondono “l’astronauta”; trattandosi di una adolescente, Adhara, a questo punto il suo, di sogno, è quello di mandare in orbita uno dei suoi coetanei aspiranti a volare nello spazio.

La storia dell’undicenne messicana è complicata. Non si presenta nel migliore dei modi agli occhi dei genitori. La piccola non fa le cose da…piccola; fa ragionamenti complicati, i genitori non riescono a starle dietro, lo stesso i suoi compagni di scuola, che quando c’è da fare squadra e bullizzare il più debole, ci mettono poco a circondare la piccola. Adhara, infatti, non ha la testolina come i bambini con cui va a scuola, non riesce a seguire nemmeno l’insegnante che scandisce le parole aiutandosi a gesti: i bambini vanno aiutati. Alla bimba messicana i banchi della scuola elementare vanno stretti. Ad accorgersene sono gli specialisti a cui papà e mamma l’hanno affidata scongiurando che si tratti di una forma di autismo.

 

 

POVERA SI’, MA RICCA DI NEURONI

La piccola, nata in un quartiere povero di Città del Messico, mostra in un primo momento mostra disturbi comportamentali – si diceva – atteggiamenti successivamente collegati a una forma di autismo (sindrome di Asperger). Il rapporto con i compagni di scuola non è dei migliori, tanto che a seguito di episodi di bullismo, i genitori decidono di sottoporla alle attenzioni di specialisti. Sono proprio questi, che dopo una serie di test si accorgono che Adhara ha un potenziale straordinario. Insomma, non è una bambina come le altre: la piccola ha, infatti, capacità sorprendenti.

In seguito ai numerosi cui si sottopone, emerge che il quoziente intellettivo di Adhara è particolarmente elevato. Per fare un paragone: superiore perfino a quello di Albert Einstein e Stephen Hawking. Tanto che gli analisti consigliano alla madre di far frequentare alla figliola un centro scolastico per bambini dotati.

 

 

DIPLOMA A SEI, LAUREA A UNDICI

Così, ad appena sei anni, finisce il ciclo della scuola primaria presentando una relazione, attenzione, non sul “Cosa vorresti fare da grande?”, bensì sui buchi neri e sull’astrofisica. E’ in un clima a lei evidentemente più congeniale che Adhara lascia esplodere le sue incredibili di apprendimento, dimostrando di conoscere a memoria la tavola periodica degli elementi e presentando l’anno dopo una relazione sui “buchi neri” che lascia di stucco i suoi insegnanti.

Conseguito il diploma a soli otto anni, si laurea a undici anni in Ingegneria dei Sistemi. Non finisce mica qui. Durante gli studi per laurearsi, la ragazzina sempre molto attiva, si dedica alla stesura di un libro autobiografico (“Non mollare”) per iscriversi successivamente a un master di Matematica. E ancora, studia e realizza un braccialetto smart per registrare le emozioni dei bambini. Parole sue: “Sto creando un braccialetto che misura le emozioni dei bambini e quindi i genitori potranno vedere cosa provano i loro figli controllando un telefono, un tablet o un computer”. Benvenuta nel mondo dei grandi Adhara, quei grandi che possono cominciare non solo a scusarsi, ma anche a ringraziarti per quello che stai facendo e quello che farai, per loro e per tutti noi.