Massimo Cimaglia trasforma la fortezza in un set
Attore e regista, racconta una storia del Quattrocento. Schermidore professionista, interpreta pagine di storia dando ad esse un taglio cinematografico. Il pubblico seduto nella piazza d’Armi dell’antica fortezza tarantina, su un maxischermo le immagini degli attori che rappresentano in uno scenario di grande suggestione. Marina militare, Comune, privati in sinergia
Fosse vissuto sul finire degli anni Cinquanta o Sessanta, nel secolo scorso, quando Cinecittà era considerata una piccola Hollywood, Massimo Cimaglia sarebbe stato uno dei protagonisti di quel cinema di genere. Attore e regista, si sa, ma anche ottimo “spadaccino”, nel senso più stretto del termine, essendo uno schermidore professionista, sarebbe sicuramente stato fra i protagonisti di film di cappa e spada che hanno segnato un’epoca.
Roma, Massimo l’ha frequentata, l’ha vissuta. Si è mosso con disinvoltura fra teatro e tv, lavorato con registi e attori importanti. Poi, la nostalgia canaglia, che è un orologio, si presenta puntuale. Si fa sentire. Ma non è solo quella. Quando Cimaglia torna a Taranto per ripercorrere i luoghi della sua gioventù, perché nella testa gli sta balenando un primo progetto, forse due, riscopre una città dal grande fascino. Ogni angolo risplende, ognuno di questi può essere uno spunto per raccontare una storia. Ecco, Massimo, nel tempo, sta diventando il nostro cantastorie, nel senso più nobile del termine. Un “contastorie”, diremmo noi. E bene ha fatto nel raccontare certi aspetti della tarentinità. Attore, regista maturo, quando porta in scena un suo lavoro, Cimaglia mette in conto che deve mimare, aiutarsi con il linguaggio del corpo. Oltre che interpretare col giusto tono, la giusta inflessione, caricando le parole di gesti mai banali o fuori contesto. Non ci meraviglia, dunque, che Cimaglia abbia pensato e realizzato alla sua ultima creatura, “Il Castello sul Mare”, straordinario evento che si terrà sabato 2 ottobre alle 20.30 nel castello Aragonese di Taranto. Evento gratuito (3396259355 e 3355394694).
CINEMA, TEATRO…
Cinema e teatro, visita virtuale e tour itinerante – raccontano le note del suo lavoro – colpi di scena e azioni rocambolesche. Il tutto ambientato nel Quattrocento, pubblico seduto nella piazza d’Armi. Trenta personaggi in abiti d’epoca che raccontano un evento senza precedenti in Puglia. Far rivivere uno dei simboli della nostra città, questo lo scopo dell’opera. Non solo uno spettacolo – viene spiegato – ma una storia che è parte integrante della vita del luogo che la ospita, che lo anima. L’organizzazione è di Terra Magica Arte e Cultura e nasce dal testo dell’autrice Barbara Gizzi e dalla direzione dello stesso attore-regista Massimo Cimaglia. Evento inedito e originale, totalmente gratuito, che non mancherà di coniugare la bellezza del “monumento”, il Castello, con quella del paesaggio naturale che lo circonda, il mare.
Accompagnare il pubblico in una immersione totale nelle storie raccontate. L’idea è un viaggio dentro un’avventura quattrocentesca animata da cavalieri, usurpazioni, drammi, amore, battaglie, che avviene nel continuo intrecciarsi di teatro e cinema. Praticamente un film, dalle grandi suggestioni. Segrete, prigioni, fossati, saloni, e poi il canale navigabile. Insieme diventano luoghi di azione che saranno proiettate, che completeranno lo spettacolo dal vivo, su un maxi schermo (installato nella piazza d’Armi della fortezza) davanti alla gente in platea. Tutto ambientato nel periodo in cui il Castello fu completato nella sua veste attuale dall’architetto Di Giorgio Martini.
PERSONAGGI E INTERPRETI…
Il comparto artistico è composto interamente da pugliesi. Protagonisti sono Francesco Iaia (il principe Raimondo) e Valeria Cimaglia (la principessa Sofia) insieme ad attori, figuranti e comparse rigorosamente in abiti d’epoca, forniti dall’associazione Maria D’Enghien. La parte tecnica è diretta da Francesca Gemmino, per la realizzazione della parte cinematografica. Ospite speciale, l’attrice Barbara Amodio che ha “prestato” la sua voce per il prologo dello spettacolo. In scena anche lo stesso regista Massimo Cimaglia, nelle vesti de il principe Giovanni.
«Abbiamo fatto rete con tantissime realtà e istituzioni del territorio, per un regalo alla città», dice il comandante del Castello Aragonese C.F. Vito Mannara: «Confermiamo l’impegno della Marina Militare per offrire i suoi spazi come contenitore culturale e artistico». L’opinione del vicesindaco di Taranto e assessore alla Cultura, Fabiano Marti: «L’Amministrazione Melucci continua a puntare sui grandi eventi per il rilancio socio-economico di Taranto».
Il progetto rientra nel dossier di candidatura Taranto Capitale della Cultura italiana 2022. Sostenuto da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese (custodiamo la Cultura in Puglia, PACT – fondo speciale per la Cultura e il Patrimonio Culturale L.R.40 art.15 comma 3 – Investiamo nel vostro futuro), Comune di Taranto, Comando marittimo Marina Sud, Crest, Associazione Maria d’Enghien, Cinema Teatro Orfeo, Istituto Musicale Giovanni Paisiello, Palio di Taranto, Pro loco Taranto. C’è anche uno sponsor privato, necessari per realizzare grandi progetti (SCM Ingegneria). Inoltre l’evento gode del patrocinio di Università “Aldo Moro” di Bari, Soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo, Club Unesco Taranto e l’Associazione Amici del Castello Aragonese.