Il capoluogo ionico guadagna quattro posizioni
C’è ancora da lavorare. Interventi non sufficienti per garantire lavoro e fermare l’emorragia dell’emigrazione. I giovani decidono di andare a studiare fuori sede e, difficilmente, tornano. Anche la cultura segna il passo, migliora solo la voce “Giustizia e sicurezza”
Udine è la città in cui si vive meglio, la maglia nera torna a Foggia, che perde quattro posizioni e torna ad essere fanalino di coda nella classifica sulla Qualità della vita come ogni anno stilata dal quotidiano di economia Il Sole 24 Ore. Sempre secondo il quotidiano economico, a proposito delle grandi città, Milano è saldamente nella top ten, mentre Roma deve accontentarsi della trentacinquesima posizione. Taranto registra un leggero miglioramento attestandosi alla non troppo lusinghiera novantasettesima posizione rispetto al precedente centunesimo posto.
Non meglio le altre città pugliesi: Bari al sessantanovesimo posto (perde tre posizioni). Segue Lecce al settantunesimo posto, BAT all’ottantacinquesimo posto, Brindisi al centesimo, con Foggia che chiude la classifica al centosettesimo posto, tornando ad occupare l’ultima posizione dopo dodici anni. Prima volta, al primo posto, Udine, seguita da Bologna e Trento.
SUD NELLE RETROVIE…
Dato più che allarmante: nelle ultime quaranta posizioni le città del Sud. Unica eccezione, volendo considerare a tutti gli effetti Cagliari una città del Sud, il capoluogo sardo che occupa il ventitreesimo posto. Per stilare la classifica, il Sole 24 Ore ha considerato una serie di indicatori: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Demografia e società, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero.
Per ciò che riguarda Ricchezza e consumi, Taranto è all’ottantatreesimo posto (guadagna cinque posizioni); peggio Affari e lavoro, con la conferma di un brutto centocinquesimo posto; non meglio Demografia e società, centunesimo posto (come lo scorso anno); Ambiente e servizi, novantunesima posizione (scende di quattro posti); Cultura e tempo libero, novantaquattresimo posto (migliora di una sola posizione); va decisamente meglio, con un incremento considerevole, Giustizia e sicurezza con un quarantaquattresimo posto (era sessantottesima).
…MEGLIO IL NORD
Dicevamo di Udine, la città italiana in cui si vive meglio. Ad assegnare il titolo alla provincia friulana è la trentaquattresima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. A proposito di Udine, è la prima volta che la provincia friulana balza sul gradino più alto, entrando autorevolmente nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione. Un titolo meritato, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solo tre volte (dal ‘90 a oggi). Conferme, invece, giungono dalle città che occupano il secondo e il terzo posto: Bologna, vincitrice della scorsa edizione, e Trento.
Bergamo (Capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto. Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo posto (quattro posizioni in meno). Come dicevamo, anche questa edizione conferma nella seconda parte della graduatoria la maggior parte delle città del Mezzogiorno, con l’unica eccezione di Cagliari.
Chiudere la classifica Foggia. Il capoluogo dauno torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. La precedono Caltanissetta e Napoli al terz’ultimo posto (nonostante “l’effetto scudetto” sul turismo). Secondo l’indagine, il capoluogo campano “paga” per densità abitativa, criminalità predatoria in ripresa, scarsi dati occupazionali e un saldo migratorio sfavorevole.